Adesso questo è il clima, lo si respira fuori, ma lo si respira anche dentro quel Palazzo imbandierato, non certo per una festa che non c’è, ma ormai per prassi quotidiana, così nessuno fa più caso. Dentro ci stanno quelli mandati con un voto generoso, cosa ci fanno non si sa, visto che i soldi li fanno tutti fuori a mantenere, in qualche modo, l’ordinario e, quanto a migliorare ed innovare, poi non c’è manco uno di euro. Arriverà così ed anche in fretta l’imposta di soggiorno ( 6 o 700 mila d’euro) prelevata, ogni anno, dalle tasche di chi dorme e non si accorge; quanto a cosa fare e come fare con questi nuovi soldi, questo è tutto da vedere. Il primo effetto certo di questa nuova imposta, sarà quello di rendere ancor meno virtuosi gli inquilini di Palazzo, ma a sentirli, loro già sembrano virtuosi, figuriamoci poi dopo. Pronto è stato dunque Canio a proporre di mettere l’imposta, non ha perso neanche un giorno, ma quanto invece a far partir l’operazione chiesta e richiesta da Tremonti per far emerger l’evasione, Canio, e i suoi anche colleghi, bisogna pure dirlo, se ne guarda, perché lì sarebbe in gioco quell’algebra dei voti di cui ne abbiam parlato a proposito dei nostri due regnanti. Intanto è autunno, certo, e come abbiamo ricordato, matura il tempo del porto e il suo progetto e siamo anche curiosi di scoprire un po’ le carte, sperando che questa volta siano carte fortunate e non, invece, taroccate. C’è poi tutto il fermento, che è un po’ tipico d’autunno, ma che non nasce certo nel Palazzo, ed è , invece, il frutto del dissesto nazionale e un po’ internazionale, ma anche i singoli palazzi ne subiscono gli effetti nell’ansia di riforme, sempre scritte, poi riscritte, anche trascritte, ma che alla fine e tanto spesso, rimangono di carta. Non mi voglio dilungare sui dei temi un po’ così pesanti, invece è degno di notare che, segnato sull’ agenda di Canio Imperatore, c’è fissato, a breve tempo, un incontro chiesto e combinato dalla Lega, dell’Ambiente, ben si intende. Guarda il caso, il tema sull’agenda è quello della variante di città. Chissà cosa mai racconterà a chi gli chiederà ? Mi sa che, dentro il Palazzo, sin da ora presta del mattino, abbiano già ripreso a strillare, un po’ troppo, i centralini.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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giovedì 20 ottobre 2011
Adesso questo è il clima, lo si respira fuori, ma lo si respira anche dentro quel Palazzo imbandierato, non certo per una festa che non c’è, ma ormai per prassi quotidiana, così nessuno fa più caso. Dentro ci stanno quelli mandati con un voto generoso, cosa ci fanno non si sa, visto che i soldi li fanno tutti fuori a mantenere, in qualche modo, l’ordinario e, quanto a migliorare ed innovare, poi non c’è manco uno di euro. Arriverà così ed anche in fretta l’imposta di soggiorno ( 6 o 700 mila d’euro) prelevata, ogni anno, dalle tasche di chi dorme e non si accorge; quanto a cosa fare e come fare con questi nuovi soldi, questo è tutto da vedere. Il primo effetto certo di questa nuova imposta, sarà quello di rendere ancor meno virtuosi gli inquilini di Palazzo, ma a sentirli, loro già sembrano virtuosi, figuriamoci poi dopo. Pronto è stato dunque Canio a proporre di mettere l’imposta, non ha perso neanche un giorno, ma quanto invece a far partir l’operazione chiesta e richiesta da Tremonti per far emerger l’evasione, Canio, e i suoi anche colleghi, bisogna pure dirlo, se ne guarda, perché lì sarebbe in gioco quell’algebra dei voti di cui ne abbiam parlato a proposito dei nostri due regnanti. Intanto è autunno, certo, e come abbiamo ricordato, matura il tempo del porto e il suo progetto e siamo anche curiosi di scoprire un po’ le carte, sperando che questa volta siano carte fortunate e non, invece, taroccate. C’è poi tutto il fermento, che è un po’ tipico d’autunno, ma che non nasce certo nel Palazzo, ed è , invece, il frutto del dissesto nazionale e un po’ internazionale, ma anche i singoli palazzi ne subiscono gli effetti nell’ansia di riforme, sempre scritte, poi riscritte, anche trascritte, ma che alla fine e tanto spesso, rimangono di carta. Non mi voglio dilungare sui dei temi un po’ così pesanti, invece è degno di notare che, segnato sull’ agenda di Canio Imperatore, c’è fissato, a breve tempo, un incontro chiesto e combinato dalla Lega, dell’Ambiente, ben si intende. Guarda il caso, il tema sull’agenda è quello della variante di città. Chissà cosa mai racconterà a chi gli chiederà ? Mi sa che, dentro il Palazzo, sin da ora presta del mattino, abbiano già ripreso a strillare, un po’ troppo, i centralini.
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