Inizia l'anno e prende il via la funivia. La Giunta
guidata da Bottini, assente Canio, approva in tutta fretta l'accordo di
programma con l'Ente Regionale. Lì c'è dentro un po' tutto; chi caccia questi
soldi, quanti, quando e come; chi mette gli altri soldi, e non son pochi, quanto poi
verrà ancora dato, anno per anno, a quel gestore che la gara, più volte ormai annunciata, dovrebbe essere capace di trovare. Il quadro
comunque della spesa lo incolliamo qui sotto per vostra dovuta informazione.
Sono 4.106.000,0 gli euro previsti e indispensabili per tenere in vita l'impianto, per vero ne
occorrerebbero di più per miglioralo, ma quelli proprio non ci sono e quelli necessari
sono "soltanto" appunto quei 4 e 106, mentre per gli altri, per ora,
non si sa. Chi dunque ce li mette eccolo qua :
Da Regione da Fondo di sviluppo
e coesione (FSC) €.1.750.000,00Da Comune di Stresa €. 1.000.000,00 ( 70.000 il primo anno e poi 58.000 ogni anno da passare al concessionario)
Da Concessionario-gestore privato €. 1.356.000,00
Totale complessivo €. 4.106.000,00
Dunque se poi la gara troverà chi caccia quei 1, 3 e 56,
la funivia si salva, diversamente si tornerà da punto a capo e si vedrà.
Comunque chi la prenderà avrà pure, a suo vantaggio, i soldi degli affitti in
corso che cacciano 30 mila euro anno per
anno. Insomma non sembra proprio male e ora non ci resta che guardare ed
aspettare. Silenzio invece in assoluto sulla questione di chi sia il benedetto
impianto. L'accordo di programma, con abilità veramente diplomatica, evita di
citar mai questa parola. Insomma per l'accordo l'impianto sembra di tutti e di
nessuno e così è evitato l'incidente diplomatico che avrebbe rischiato di
mandare all'aria anche l'accordo. La soluzione a questo giallo è dunque
rimandata a non si sa bene a quando; probabilmente a mai, salvo poi questo problema
tornare a galla a ogni necessità di nuova spesa. Dall'epilogo attuale della
storia occorre dire che ci son pure gli assenti; l'uno e l' abbiamo già accennato
è proprio Canio che, probabilmente, stava oltre frontiera; l'altro è il gran
Consiglio che invece proprio in pari data dell'accordo stava radunato. Orbene,
mentre di Canio c'è il suo Vice che provvede, il Consiglio non ha vice e, nel
caso dell'accordo di programma occorreva il suo consenso. D'accordo era formale,
mica tradiscono il suo capo i nominati, comunque ci voleva e non c'è stato e quindi
Canio non può siglare quell'accordo senza il consenso;quindi provveda e ci
richiami.
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