Continua l'assedio a sto
portone. Ci prova ora chi di queste cose è del mestiere essendo suo lo scopo
per il quale si batte e si ribatte. Lo fa con la missiva diretta a pubblici soggetti
un poco incauti che, forse, pensando gli altri essere distratti, fan finta che fan
tutto e fanno, invece, proprio niente. Insomma pare il caso risponda a
decisione, magari da qualche parte presa in alto, di metterci sopra un po' di
sabbia e fare finta sia finita. Con questa missiva e l'altra che già abbiamo
reso nota, si torna dunque a sollevare il caso per toglierci la sabbia prima che il tutto nei secoli riposi.
ITALIA
NOSTRA
Sezione Verbano Cusio Ossola
Domodossola, 3 Gennaio 2014
Spett.
Comune di Stresa
Servizio
Edilizia privata
SEDE
Spett. Soprintendenza per i beni architettonici
e
paesaggistici di Novara Alessandria e Verbano
Cusio Ossola
C.so
Felice Cavallotti 27
28100
NOVARA
e
p.c.
Spett. Direzione Regionale per i
beni
architettonici
e paesaggistici del Piemonte
P.za
S. Giovanni 2
10122
TORINO
Ns. Prot. n. 114
OGG: Comune di Stresa - Costruzione di
nuovo portale del Grand Hotel Des Iles Borromees. Assenza di titolo edilizio e
illegittimità autorizzazione monumentale.
Questa
Associazione aveva già avuto modo di manifestare agli Enti in indirizzo, con
propria nota del 28/01/2013, Prot. n. 313 le proprie argomentate ragioni
avverso il realizzato nuovo portale del Grand Hotel Des Iles Borromees.
In
esito a quanto manifestato riceveva nota del 19/03/2013 della Soprintendenza
per i beni architettonici e paesaggistici per le Province di Novara Alessandria
e Verbano-Cusio-Ossola con la quale, da un lato si davano giustificazioni nel
merito delle autorizzazioni rilasciate, la prima e quella poi in variante,
mentre si demandava ad altre non ben definite opportune sedi, il compito di
verificare la conformità di quell'intervento edilizio con "gli strumenti
urbanistici e di governo del territorio".
Nessun
riscontro alla nota veniva, invece, dato da parte del Comune di Stresa che,
alla luce delle informazioni, successivamente, acquisite da parte di nostri
iscritti ha, inopinatamente, provveduto ad archiviare il procedimento avviato
nei confronti della proprietà del Grand Hotel volto all'accertamento della data
di effettivo intervenuto avvio dei lavori, accogliendo senza motivazioni, le
argomentazioni prodotte dalla proprietà stessa.
Nel
merito del riscontro ottenuto dalla Soprintendenza si deve osservare che, a
contrario di quanto da essa sostenuto, il progetto autorizzato in variante non
ottemperava affatto alle prescrizioni contenute nel primo provvedimento
il quale escludeva, in assoluto, la possibilità di realizzare i telamoni che,
invece, la variante ammetteva con solo una qualche limitazione, poi disattesa
completamente in sede attuativa.
Quanto
poi al demandare ad altre sedi il compito di verificare la conformità di quanto
autorizzato rispetto agli strumenti urbanistici e di governo del territorio,
sarebbe interessante conoscere l'esito di tale verifica che, si badi, avrebbe
dovuto riguardare la normativa in atto nel momento autorizzativo e non certo,
come invece sostenuto nella nota Soprintendenziale, nel momento progettuale.
Per
quanto invece riguarda la competenza del Comune di Stresa nel valutare la
validità del titolo edilizio alla data di effettivo inizio dei lavori,
sorprende la rapidità con cui il relativo procedimento è stato archiviato sulla
base, esclusivamente, delle argomentazioni sostenute dalla proprietà.
Tali
argomentazioni, per quanto a conoscenza,risultano estremamente deboli e
inconsistenti, tali da, paradossalmente, confermare la validità delle prove
documentali prodotte a comprova della intervenuta decadenza del titolo edilizio
entro il primo anno di sua validità per mancato concreto, inequivoco e
comprovato avvio di consistenti opere.
Alla
luce di quanto espresso, questa Associazione non può che manifestare il proprio
disappunto per il comportamento tenuto in tale vicenda da tutti i soggetti sui
quali ricade una qualche competenza, augurandosi che un'azione di autotutela
possa ancor oggi essere promossa al fine di ripristinare non solo un decoroso
grado di rispetto e di conformità a norme di legge, indipendentemente dagli
autori di qualsivoglia violazione, ma anche e soprattutto una tutela effettiva
dei beni vincolati che, in tale circostanza, non pare le autorità aver
protetto con sufficiente e adeguata capacità di azione.
Con
riserva quindi di rendere pubblico il contenuto della presente, si gradisce un
riscontro.
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Presidente
Dr.
Italo Orsi
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