Non ha retto la prova dell'appello. Così era stato lungo
e contrastato il primo grado, così è stato veloce e inaspettato l'altro grado.
Ieri sul tavolo di Canio, portata dal cronista locale della "Stampa"
è giunta la notizia non attesa: " domani l'Architetto torna a casa". C'è
dunque sta questa novità che rovina l'inizio dell' anno all'inquilino del
Palazzo. Non è bastato dunque un primo grado lungo e tormentato; la scure
giudiziaria ora si abbatte, come un masso, sulla sentenza "Riccobono“ di
cui ne fa mille di pezzi. Comunque vedremo e leggeremo poi questa sentenza che,
come tutte, si rispettano e commentano. Per ora c'è solo un po' l' indiscrezione
da cui trapela, soltanto, il suo disposto, cioè che dice che a Ermini sta salvo
il posto di lavoro. Tanto è già quello che basta per rendere cupo il clima nel
Palazzo, dove dopo anni trascorsi in contenzioso giudiziario, non sarà di certo
una sentenza a ristabilire un clima d'amore e d'accordo tra le parti. C'è poi,
quasi sicuro, anche un aspetto che verte sul denaro, perché dovrà, con
probabilità quasi sicura, ripristinarsi all'imputato assolto quello stipendio
pieno che fu, invece, anche ridotto; poi c'è la questione delle spese della
lite giudiziaria e non son poche e quindi, alla fine, un gruzzoletto dovrà questo
Palazzo predisporsi anche a sborsare. Che poi questa questione sia finita, anche
su questo adesso è presto per sapere; magari vedremo aprirsi un'altra volta la vicenda
con qualche nuova procedura di sanzione o, invece, vedremo il Palazzo impugnare
la sentenza in Cassazione. Vedremo dunque che cosa poi dirà Pafundi, a cui, da
un po' di tempo in qua, non c'è quasi più nulla che va giusta. La Giunta fatta
di uomini del foro, affonda dunque in serie di sconfitte sul piano giudiziario
che lasciano perplessi; comunque taluni soddisfatti ed altri insoddisfatti. Rimane infine
l'ultimo problema, quello di cui già ne abbiamo fatto cenno e che nessun
giudice o sentenza ripristina e modifica; le relazioni interne tra le parti e
qui son veri seri guai.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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