E sì, riparte, riparte un'altra volta sto cantiere senza fine. Se guardiamo quando fu la prima volta ci spariamo; comunque è ripartito, questa è la notizia che, un'altra volta, viene ripresa sulla Stampa, facendo un copia incolla di uno dei tanti uguali articoli che, nell'arco degli anni ormai passati, sono stati pubblicati. Di nuovo c'è, soltanto, un'intervista con cui sta volta Canio anche ci avvisa che non sempre è d'oro ciò che, invece, par che luccichi. Ne siamo pur convinti, sapendo che dietro la ripresa del cantiere ci sta, in agguato, la sorpresa. Or dunque la sorpresa, sta volta, ha un nome; è la moneta. Sì, di certo, non basta la moneta sin qui già spesa nel cantiere e andata a fondo e quella che già era stata preparata per festeggiare la ripresa. Errori che causano ritardi, ritardi che generano poi danni, danni che generano richieste a risarcirli; lavori non previsti, anche se pur già prevedibili; insomma, l'impresa che ora è ripartita ha presentato la lista della spesa che somma in sol nuova moneta ben oltre un sol milione. Si allunga, dunque all'infinito, sta lista che da quando il primo cantiere della storia fu avviato è l'unica cosa che par abbia, egregiamente, funzionato; una macchina di soldi con cui si son pagate e ripagate carte, cause, ancora carte, poi altre carte, poi altre cause, poi anche danni, perizie e controperizie, consulenze e contro consulenze, anticipazioni, lavori pochi, visti quasi niente. Questo è un po' tutto quanto il nostro quadro. Dentro sta lista ci stanno 2 milioni che già furono spesi, ci stanno 3,5 milioni pronti a spendere e poi l'ultima, per ora, di sorpresa che supera il milione. Totale, se va bene, si sfiora il settimo milione. Doveva costare, inizialmente, una cifra sotto i tre milioni; la scienza ingegneristica accoppiata alla pubblica amministrazione ha fatto tutto il resto. Che fa l'opposizione che, per mestiere, deve fare un po' da controllore ? Ha fatto, per vero, il suo dovere. Tiene l'archivio delle carte di cantiere, esamina ogni cifra della spesa, presenta interpellanze ogni sei mesi, produce e aggiorna, davanti al Giudice dei Conti l'esposto che ha aperto l'istruttoria. Di più non può proprio più fare. Comunque si riparte, vediamo quanto dura.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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lunedì 15 dicembre 2014
ANNUNCIO
E sì, riparte, riparte un'altra volta sto cantiere senza fine. Se guardiamo quando fu la prima volta ci spariamo; comunque è ripartito, questa è la notizia che, un'altra volta, viene ripresa sulla Stampa, facendo un copia incolla di uno dei tanti uguali articoli che, nell'arco degli anni ormai passati, sono stati pubblicati. Di nuovo c'è, soltanto, un'intervista con cui sta volta Canio anche ci avvisa che non sempre è d'oro ciò che, invece, par che luccichi. Ne siamo pur convinti, sapendo che dietro la ripresa del cantiere ci sta, in agguato, la sorpresa. Or dunque la sorpresa, sta volta, ha un nome; è la moneta. Sì, di certo, non basta la moneta sin qui già spesa nel cantiere e andata a fondo e quella che già era stata preparata per festeggiare la ripresa. Errori che causano ritardi, ritardi che generano poi danni, danni che generano richieste a risarcirli; lavori non previsti, anche se pur già prevedibili; insomma, l'impresa che ora è ripartita ha presentato la lista della spesa che somma in sol nuova moneta ben oltre un sol milione. Si allunga, dunque all'infinito, sta lista che da quando il primo cantiere della storia fu avviato è l'unica cosa che par abbia, egregiamente, funzionato; una macchina di soldi con cui si son pagate e ripagate carte, cause, ancora carte, poi altre carte, poi altre cause, poi anche danni, perizie e controperizie, consulenze e contro consulenze, anticipazioni, lavori pochi, visti quasi niente. Questo è un po' tutto quanto il nostro quadro. Dentro sta lista ci stanno 2 milioni che già furono spesi, ci stanno 3,5 milioni pronti a spendere e poi l'ultima, per ora, di sorpresa che supera il milione. Totale, se va bene, si sfiora il settimo milione. Doveva costare, inizialmente, una cifra sotto i tre milioni; la scienza ingegneristica accoppiata alla pubblica amministrazione ha fatto tutto il resto. Che fa l'opposizione che, per mestiere, deve fare un po' da controllore ? Ha fatto, per vero, il suo dovere. Tiene l'archivio delle carte di cantiere, esamina ogni cifra della spesa, presenta interpellanze ogni sei mesi, produce e aggiorna, davanti al Giudice dei Conti l'esposto che ha aperto l'istruttoria. Di più non può proprio più fare. Comunque si riparte, vediamo quanto dura.
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