La rete, timidamente, ora si muove e si domanda che cosa mai succederà nel turno elettorale che, nel giro di 4 o 5 mesi, ben presto arriverà. Domanda legittima, magari un tantino prematura per aver qualche certezza; comunque una cosa dovrebbe essere certa, non so però se per tutti anche lo è; che occorre rottamare. Sparisca ormai la parte della " classe dirigente" che, con qualche interruzione, sta in mezzo ai nostri piedi da ben oltre un trentennio e qui ci siamo intesi. Poi c'è quella più giovane e dinamica, quella che ha tenuto in mano le redini e la frusta negli ultimi due lustri più recenti. Su questa magari il giudizio è più diviso; l' Alcade partiva avvantaggiato, forte del bulgaro consenso, poi col tempo che passava e il quasi nulla che sempre più lui combinava, si erodeva anche il consenso, ma quanto sia quello rimasto nessuna indagine lo dice o lo smentisce. Caratteristica saliente di quest'ultima classe dirigente è stata, comunque, la presenza di un capo preminente e tutti quanti gli altri, quasi, degli assenti. Condiviso o no che sia questo giudizio, l'effetto quasi certo è che, finito che sarà quest'ultimo mandato, nessuno ci sarà tra quelle fila che possa aspirar di prendere in mano il testimone. Canio ha, ordunque, compiuto la miglior, sin qui, delle sue scelte; attorniandosi di ascari a lui sempre fedeli, pronti a votar con sì o con no secondo il suo volere, giunto che sarà a questo capolinea, si troverà a rottamar, senza speranza, se stesso e la sua squadra. Impedito l'Alcade dalla legge a ripresentar se stesso al seggio di Palazzo, anche la truppa non sembra infatti che possa rimaner compatta senza che il condottiero più la conduca, ma all'ordine di sciogliere le righe, si squaglierà, come la neve, al sol di primavera. Sembra che possa dunque andar in porto la speranza che veda sparir di scena l'armada intera così che, sgombrato il campo, possa entrar la nuova squadra. C'è pur sempre però ancora un rischio; che vecchi rottami del passato, spazzati che siano stati quelli più o meno a noi recenti, possan pensare di risalir le fila e con i pezzi del passato riciclato e con quelli di un qualche più giovane ingaggiato, tentare la scalata del Palazzo.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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