Canio si è svegliato, ha visto il calendario,
guardato l’orologio e come chi è rimasto addormentato fa un salto giù dal letto
e dice sono pronto. Così domani suona l’adunata, riunisce la sua truppa, ne
arruola anche degli altri po’ e poi……..? Poi vedremo o meglio sentiremo qual
sia la strategia del nostro capo sul fronte ormai a tutti molto noto di quell’impianto
di trasporto che rischia di finire rottamato. Sarà un appuntamento decisivo o
ancora rinviato ? Non sappiamo; notizie nuove
in giro non sembra sian girate e, salvo una sorpresa, non penso domani ci
saranno. E allora ? Allora, il tempo è molto stretto, se i soldi qualcuno non
li mette, la cosa è, ormai, finita. I
soldi non son pochi o meglio, è tutto relativo, per noi son troppi, quindi se
non li caccia la Regione, saluti e buona notte. Alla Regione poi, di euro e di
milioni, ne mancan 400 per chiudere il bilancio di quest’anno, l’ultima data
fissata, da Statuto, è il 30 del mese dopo Pasqua e se dentro lì non mette,
almeno, un po’ di soldi, un’altra volta saluti e buona notte. Comunque sia, sto
gioco del cerino per cui lo passo ad altri prima che mi bruci il mio ditino,
non è che risolva poi quel tanto. Nessuno sembra infatti che da questa storia possa
dire che lui si tira fuori. Non lo può fare Canio, cui la legge disse sei il
padrone, non lo può fare la Regione cui la stessa legge disse, però mettici i tuoi
soldi. Questa è poi in fine la questione, la questione sono i soldi, il tempo era
larghissimo, lo si sapeva già 42 anni fa che si arrivava ora e adesso che
mancan 30 giorni alla scadenza………..? Per completare il quadro vi postiamo l’interpello
che sarà discusso il 2 prossimo di aprile, poi vedremo.
GRUPPO
CONSILIARE “INSIEME”
19/03/2013
Al Sig.
Sindaco
Preg.
mo Avv. Canio Di Milia
Sede
Municipale
STRESA
OGG: Art. 45 del regolamento sul funzionamento del
Consiglio- Nuova interpellanza in
materia di impianto funiviario Stresa Mottarone.
Di seguito a
precedente interpellanza datata 16/01/2013 e di pari oggetto, si torna in
argomento affinché il Consiglio Comunale venga informato ed aggiornato in
relazione agli sviluppi ed alle prospettive, da un lato del riavvio
dell’esercizio dell’impianto, attualmente sospeso per guasto tecnico e,
dall’altro, circa le prospettive, a medio termine, riferite alla presentazione
del progetto di aggiornamento e al suo finanziamento. In particolare, dopo la
precedente discussione in aula, sono seguite notizie di stampa successive ad
incontro intervenuto presso la Prefettura, incontro durante il quale la Regione
Piemonte avrebbe ridimensionato, in maniera considerevole, la possibilità di apportare
risorse per il finanziamento del rinnovo tecnico dell’impianto, smentendo così
quanto in precedenza anticipato circa un impegno ad apportare risorse pari a
circa il 70% del costo di rinnovamento dell’impianto. E’ altresì noto che presso
il Comune di Stresa si è svolto un successivo incontro bilaterale tra Comune
medesimo e Regione, presente l’Assessore al regionale al turismo, durante il
quale la Regione avrebbe sostenuto la efficacia della Legge Regionale n. 15/97
che ha disposto il trasferimento della proprietà dell’impianto funiviario da
Regione medesima al Comune di Stresa. E’ nota la posizione del
Sindaco di Stresa che in tutte le occasioni che si sono succedute per la
discussione del problema del rinnovo dell’impianto ha, sempre, sostenuto essere
la Regione l’unico Ente a cui, a motivo della titolarità della proprietà,
spettava provvedere in merito al rinnovo dell’impianto. Tale posizione verrebbe
però ora smentita dalla medesima Regione
in virtù della legge tutt’ora vigente e che non risulta sia stata mai contesta
nelle forme e nei modi dovuti, legge che tuttavia contiene anche disposizione
finanziarie la cui attivazione, peraltro, avrebbe dovuto dipendere da
iniziative poste in atto dal Comune in quanto proprietario e che non sono state
poste in atto. Alla luce di tutto quanto
premesso, si impone un chiarimento urgente che il Sindaco abbia ad illustrare
davanti al Consiglio al fine di dissipare dubbi, fare chiarezza e riportare i corretti
termini della questione al centro della trattativa Comune/ Regione che ora
sembra imporsi con carattere di somma urgenza. In particolare quindi si
formula interpello al Sindaco perché abbia a rispondere in aula alle seguenti
domande:
1)
La ricostruzione
nelle premesse svolta degli accadimenti intervenuti successivamente la data del
Consiglio in cui il Sindaco ebbe a dare risposta ad interpello di pari
oggetto, risponde a quanto
effettivamente accaduto e se no o se vi sono altri elementi a noi non noti,
voglia il Sindaco chiarire ed illustrare.
2)
Il problema della
proprietà dell’impianto, definito con legge regionale nel lontano anno 1997,
perché ha comunque fatto si che il Comune, sino a questo momento, non abbia
agito nella sua veste di proprietario legale ed, invece, abbia continuato ad
imputare tale proprietà alla Regione, ente che ora tuttavia sembra volersene dissociare ?
3)
Quali atti,
iniziative ed azioni sono state assunte da questo Comune ritenendo di
contrastare gli effetti di quella disposizione di legge e che l’imputabilità
della proprietà degli impianti non ricadesse su di esso ?
4)
Quali sono state
le ragioni per le quali il Sindaco, a fronte comunque di una disposizione di
legge vigente e mai modificata con atto di pari grado, abbia sempre sostenuto
essere la proprietà degli impianti in capo alla Regione Piemonte,
disinteressandosi quindi direttamente del problema, peraltro previsto e
prevedibile, della scadenza della vita tecnica dell’impianto e della necessità
del suo rinnovo ?
5)
Quali sono ora,
anche alla luce delle notizie più recenti note e di quelle che il Sindaco potrà
fornire in aula, le prospettive di una ripresa dell’esercizio dell’impianto e
di un suo rinnovo che ne garantisca il funzionamento per gli ulteriori suoi due
decenni di vita ?
Si
ringrazia
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