La Stampa, quella di oggi, a
firma L. Gemelli ci monta un pezzo e inventa il giallo. Il pezzo sarebbe sempre
la variante per Zanetta che, giovedì sera ore 21, lo ripetiamo, va in aula per
conoscere la sorte che gli spetta. Il giallo, sempre a legger il Gemelli, sarebbe
il colore delle carte che a detta sua son un po’ vecchie e un poco incerte. Sin
qui dunque il giornale che chiude il pezzo con Canio che dichiara che: “ vedremo”.
Ora va pure ben usare un po’ anche il colore così per attirar qualche lettore,
va ben tinger di mistero la serata già annunciata, va bene proprio tutto, meno
uno. Il giallo ed il mistero non sta nelle carte che non sono colorate e sono tutte quante belle chiare, il giallo ed il mistero sta invece nel
fatto che ste carte sono rimaste per, ormai, sono tre anni, celate tutte quante.
Questo è il vero giallo; il giallo per cui Canio, Zanetta ed il Governo intero trema.
Quindi pazienza, giovedì sette di marzo dopo le ventuno si va in scena.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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