Come accennammo riparte dunque la variante assai parziale; riparte con l'atto della Giunta che la manda in conferenza il giorno 23 febbraio prossimo venturo e poi.., e poi probabilmente, si ferma un'altra volta o, al più, va dentro un Consiglio il giorno ultimo utile di mandato e morta lì. Non ci sarà comunque il tempo tecnico che è utile per chiudere del tutto sta variante che dovrà ancora raccogliere le osservazioni del pubblico interesse, passar l'esame provinciale, esaminar le osservazioni e poi concludere. La corsa fatta nell'ultimo anno del mandato si ferma dunque a un metro e mezzo dal traguardo, mentre spetterà poi a chi sarà, di nuovo, l'inquilino decidere il che fare e chiuder la partita. Comunque sta volta non sembra che l'oggetto contenuto nei testi predisposti sia tale da rinfocolar ancora una battaglia. Di nuovo, inteso di nuove costruzioni, non pare ve ne siano o comunque non sono rilevanti, per di più si cambiano gli usi consentiti che transitano, in genere, da alberghi a residenze o da alberghi a commerciale e da scuole a residenze. Se dunque non par che via sia molto di nuovo, quello che ancora, invece, non compare è una qualche segno di una pubblica presenza, o se preferite di una pubblica decenza. Insomma, passati che sono quasi dieci anni a raccontare a tutti, a destra e a manca, che ci cambiava il volto alla città, restituendolo all'onore e dignità, lascia, invece, in sua di eredità soltanto questo straccio di piccola variante dove, raccoglie sì sto pacchettino di richieste annose e, forse, disperate, ma che dimentica che lo scopo e il fine del governo è anche un poco d'altro. Muore pertanto, prima ancora che venga esaminata, la richiesta formulata di mettere le mani su uno degli sconci che illustra la città per chi arriva col treno e se ne va. Fedele al modello di governo che non sente consigli e vuol far tutto da solo, alla fine, poco o nulla e male, al più, lui sempre combina e, per fortuna, se ne va.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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martedì 27 gennaio 2015
SPECIALE ELEZIONI
Come accennammo riparte dunque la variante assai parziale; riparte con l'atto della Giunta che la manda in conferenza il giorno 23 febbraio prossimo venturo e poi.., e poi probabilmente, si ferma un'altra volta o, al più, va dentro un Consiglio il giorno ultimo utile di mandato e morta lì. Non ci sarà comunque il tempo tecnico che è utile per chiudere del tutto sta variante che dovrà ancora raccogliere le osservazioni del pubblico interesse, passar l'esame provinciale, esaminar le osservazioni e poi concludere. La corsa fatta nell'ultimo anno del mandato si ferma dunque a un metro e mezzo dal traguardo, mentre spetterà poi a chi sarà, di nuovo, l'inquilino decidere il che fare e chiuder la partita. Comunque sta volta non sembra che l'oggetto contenuto nei testi predisposti sia tale da rinfocolar ancora una battaglia. Di nuovo, inteso di nuove costruzioni, non pare ve ne siano o comunque non sono rilevanti, per di più si cambiano gli usi consentiti che transitano, in genere, da alberghi a residenze o da alberghi a commerciale e da scuole a residenze. Se dunque non par che via sia molto di nuovo, quello che ancora, invece, non compare è una qualche segno di una pubblica presenza, o se preferite di una pubblica decenza. Insomma, passati che sono quasi dieci anni a raccontare a tutti, a destra e a manca, che ci cambiava il volto alla città, restituendolo all'onore e dignità, lascia, invece, in sua di eredità soltanto questo straccio di piccola variante dove, raccoglie sì sto pacchettino di richieste annose e, forse, disperate, ma che dimentica che lo scopo e il fine del governo è anche un poco d'altro. Muore pertanto, prima ancora che venga esaminata, la richiesta formulata di mettere le mani su uno degli sconci che illustra la città per chi arriva col treno e se ne va. Fedele al modello di governo che non sente consigli e vuol far tutto da solo, alla fine, poco o nulla e male, al più, lui sempre combina e, per fortuna, se ne va.
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