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lunedì 12 gennaio 2015

PANNE







 
Per quanto ne sappiamo e per quanto ne capiamo, il motore ormai è già fermo. Non è che fosse mai stato un gran motore; partiva, faceva una fiammata e poco dopo si imballava; ripartiva e poi da lì a poco si fermava. Insomma è sempre stato più un problema che un aiuto; di spinta ne aveva sempre poca, a volte partiva a marcia indietro, a volte partiva a marcia avanti contro un muro, di strada alla fine ne ha fatta molto poca. Difetto di spinta propulsiva, questo pareva quello ricorrente; più volte il motore andava in officina, sul banco ci stava un po' di tempo, la prova sembrava positiva, ma in pista si impiantava e finiva sempre a spinta. Adesso le cose sono peggio, benzina non ce n'è nel serbatoio; di strada ne manca proprio poca, è un tratto che, di norma, sta in discesa, sta volta accipicchia va in salita, non solo si rischia che sta ferma, si rischia che parte, ma in discesa. L'autista o meglio il macchinista non si trova, è sceso alla fermata, ha aperto il vano del motore, gli ha dato una guardata, ha chiuso sbattendo il portellone ed è sparito. Sta macchina adesso è in sosta che intralcia la marcia sulla strada; si suona, si chiama, si cerca dappertutto, l'autista non si trova, sparito, neppure sta al bar di sotto casa. In questa condizione ci manca, soltanto, il carro con gli attrezzi che agganci e lo porti a rottamare, perché ormai non c'è più niente che valga riparare. Finisce così prima del tempo la corsa che pareva volesse sconfiggere anche il tempo. Finisce molto amara e molto insoddisfatti ci sembrano i tanti spettatori venuti a veder l'ultima tratta della gara. Vedremo se da qui al taglio del traguardo la macchina darà ancor qualche segnale o, invece, è proprio andata a male.

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