Canio non ha fretta; ricevuta che ha, da un po' di giorni, la richiesta di Consiglio, per ora, non decide il giorno in cui verrà poi fatto. Prima o poi sarà pur fatto e questo è il massimo che noi che siamo minoranze ci aspettiamo. Comunque invece combina un altro passettino la variante; cioè la variantina. Rimasta un poco indietro rispetto al calendario concordato, riprende il suo percorso periglioso. Mistero ancora su quanto è contenuto; ancora pochi giorni però e lo sapremo, così che lo diremo. Comunque è proprio un passettino, la prossima tappa è infatti già indicata, ma cade, soltanto, il 23 del mese che verrà. Sarà una conferenza; nessuno sa quante sedute poi si prenderà, comunque e questo è certo, siamo fuori tempo massimo per chiuderla entro la fine di mandato. La storia dunque, anche sta volta, si ripete e alla vigilia di un voto elettorale, c'è sempre una qualche promessa di variante da mostrare. Sta volta ormai, però, è già certo che sarà il governo che verrà che poi la chiuderà e che, magari, sarà quasi uguale a quello che c'è già. Niente comunque ancora in vista su dove sarà il campo di calcio per fare l'alberghiera; niente ancora in vista circa un nuovo bando per sistemar la funivia; niente ancora in vista nell'eterno cantiere di quel porto che attende ora il parere ordinato al solito Pafundi; niente insomma pare che, di nuovo, vi sia in vista. Ecco perché Canio non ha, per ora, niente fretta.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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giovedì 22 gennaio 2015
NIENTE FRETTA
Canio non ha fretta; ricevuta che ha, da un po' di giorni, la richiesta di Consiglio, per ora, non decide il giorno in cui verrà poi fatto. Prima o poi sarà pur fatto e questo è il massimo che noi che siamo minoranze ci aspettiamo. Comunque invece combina un altro passettino la variante; cioè la variantina. Rimasta un poco indietro rispetto al calendario concordato, riprende il suo percorso periglioso. Mistero ancora su quanto è contenuto; ancora pochi giorni però e lo sapremo, così che lo diremo. Comunque è proprio un passettino, la prossima tappa è infatti già indicata, ma cade, soltanto, il 23 del mese che verrà. Sarà una conferenza; nessuno sa quante sedute poi si prenderà, comunque e questo è certo, siamo fuori tempo massimo per chiuderla entro la fine di mandato. La storia dunque, anche sta volta, si ripete e alla vigilia di un voto elettorale, c'è sempre una qualche promessa di variante da mostrare. Sta volta ormai, però, è già certo che sarà il governo che verrà che poi la chiuderà e che, magari, sarà quasi uguale a quello che c'è già. Niente comunque ancora in vista su dove sarà il campo di calcio per fare l'alberghiera; niente ancora in vista circa un nuovo bando per sistemar la funivia; niente ancora in vista nell'eterno cantiere di quel porto che attende ora il parere ordinato al solito Pafundi; niente insomma pare che, di nuovo, vi sia in vista. Ecco perché Canio non ha, per ora, niente fretta.
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