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giovedì 8 gennaio 2015

PRO MEMORIA






Siamo in attesa, dunque, che il caro Canio ora ci chiami; nulla di meglio dunque, nel frattempo, che rispolverare le pratiche giacenti. " La Zanetta" è appunto una di quelle. Non è che se noi non ne parliamo, questo vuol dire che il tutto sia dimenticato, ma che scherziamo? Ci siamo fatti un mazzo come pochi, abbiam studiato, abbiamo scritto, abbiam proposto, abbiam deliberato, ci hanno querelato e adesso lo scordiamo ? La pratica è giacente, ad oggi, nulla che sia risolutivo è stato ancora definito. Si attende il giudizio autorizzativo sul progetto, si attende il giudizio del TAR sulla variante. Ci prova la lettera che sotto vi postiamo a smuovere le acque un po' stagnanti; sull'esito che avrà ve lo diremo.           

COMUNE DI STRESA
 GRUPPO CONSILIARE INSIEME

Stresa 05/01/2015

RRR

  Spett. Ministero per i Beni Culturali e
  Architettonici 
 Servizio IV Tutela e qualità del
  paesaggio
 Servizi II - Tutela patrimonio
architettonico
Via San Michele,22
00153 ROMA

OGG: Comune di Stresa- Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici del Piemonte- Sezione Novara-Verbano-Cusio-Ossola- Alessandria. Approvazione variante strutturale urbanistica stralcio. Vincoli sovraordinati esistenti- mancata rilevanza.

 

                                            Con nota del 16/03/2013, questo Gruppo Consiliare aveva posto all'attenzione del Servizio del Ministero in indirizzo, la vicenda di una variante stralcio che il Comune di Stresa aveva, a quell'epoca, in itinere.
Tale variante interessava, pesantemente, un ambito oggetto di un complesso sistema di vincoli, recenti e remoti, di natura culturale, diretti e indiretti e di paesaggio.
Nonostante le voci critiche, fortemente motivate e documentate, che levammo contro quella procedura di variante, da noi giudicata un azzardo, e che coinvolgevano anche l'operato della Soprintendenza territorialmente competente, da noi giudicato fortemente carente, l'iter di quella variante è pervenuto ugualmente e senza modifica alcuna alla sua finale approvazione.
Al momento, per quanto è dato conoscere, sarebbe in fase di esame da parte della Regione e, probabilmente, della stessa Soprintendenza, il progetto edilizio della nuova grande struttura alberghiera, di circa 40.000 mc. che è intendimento della proprietà realizzare nell'ambito, paradossalmente, tutelato da un sistema di vincoli, in astratto, senza precedenti.
Contro il provvedimento di approvazione della variante, si è mossa la sezione Provinciale dell'Associazione Italia Nostra che, a firma del Presidente nazionale, si è costituita in giudizio avanti il TAR del Piemonte. Al momento non ha avuto ancora esito la richiesta di prelievo per ottenere un giudizio in tempi rapidi, mentre è oggetto di attento monitoraggio l'eventuale rilascio della autorizzazione che provocherebbe, da parte della Associazione Italia Nostra, una richiesta di immediata sospensiva.
Quanto premesso e ricordato giova peraltro osservare che una, ma non certo la sola, delle problematiche sulle quali si era soffermata la nostra attenzione era quella che indicava una parte dell'area oggetto di variante essere sottoposta a vincolo di paesaggio con provvedimento Ministeriale risalente all'anno 1924, in quanto compresa, sino al 1986, all'interno dei confini del parco del Grand Hotel Borromées, poi staccata per intervenuta cessione proprietaria.
Questo fatto, unitamente a quello che ha visto la Regione Piemonte far scattare, con l'adozione del PPR nel corso del 2009, una norma di salvaguardia su tutto il perimetro originario del vincolo del 1924, confinandone l’utilizzo edificatorio alle sole ipotesi di restauro dei beni esistenti, avrebbe dovuto, a nostro giudizio, precludere anche la possibilità di conteggiare tale area ai fini dell'incremento volumetrico accordato dalla variante a tutto il comparto. 
Su tale questione, in prima battuta, la Soprintendenza locale aveva, con una propria nota indirizzata al Comune, sostenuto la tesi dell' intervenuta decadenza del vincolo del 1924 in quanto "sostituito" implicitamente per sopravvenuto vincolo, a valenza però culturale, posto nel corso dell'anno 2004 sull'edificio sede del vicino Grand Hotel Borromées e sulla sua pertinenza a parco, che, però, per effetto della divisione proprietaria del 1986 non coinvolgeva più l'ambito interessato dalla variante.
Tale tesi vedeva il nostro dissenso in quanto la natura dei vincoli era diversa, così come pure era diverso e non coincidente l'ambito sul quale cadevano e non solo quello dell'area di variante.
Tale tesi venne, invece, fatta propria dal Comune di Stresa in sede di controdeduzioni alle nostre osservazioni, ancorché non ne fosse favorevole neppure il legale di fiducia dell'Ente, allo scopo interpellato. Non ebbe così l'Ente esitazione a concludere l'iter approvativo.
Successivamente la stessa Soprintendenza è parsa tuttavia ripensare il giudizio espresso e con la nota del 15/05/2013 prot. 6164, indirizzata anche a Codesto Ministero parve rimettere tale questione al giudizio delle Direzione Generale.
 Dopo di allora allo scrivente nulla più è dato sapere circa la soluzione data al quesito.
 Ora è indubbio che essendo la complessa e dibattuta vicenda ancora in corso e per nulla conclusa ancorché il Comune sia pervenuto alla approvazione della contestata variante, gioverebbe conoscere il giudizio che su questo particolare aspetto della vicenda il Ministero e la Direzione Generale competente ha ritenuto dare, ma più in generale conoscere anche una valutazione complessiva della vicenda che ha coinvolto, seppur in maniera consultiva, ma di fatto determinante, il proprio Organo periferico sul quale non venne lesinato alcun giudizio critico da parte nostra, sempre ampiamente documentato e documentabile.
 Distintamente 
  Il Capo Gruppo Consiliare di “Insieme”
 Dott. G.B. Vecchi

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