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venerdì 30 gennaio 2015

LAVORI IN CORSO




Domani è l'ultimo giorno di gennaio, l'anno è il 2 mila e zero 15; sono passati dunque un anno, un mese e forse quattro giorni da quando dal Palazzo sono usciti 390 mila euro serviti a pagare un anticipo dei lavori, effettivamente avviati, di questo porto che, ancora, però non c'é. Tranquilli; fedeli al mandato, stamani abbiamo cercato di aggiornare le nostre informazioni a riguardo e la risposta è stata proprio questa: tranquilli, i lavori non si vedono, ma ci sono. Ce lo avessero detto prima avremo evitato di fare una qualche brutta figura, presentando mozioni e interpellanze prive di alcuna ragione di essere, o fornendo informazioni del tutto prive di alcun fondamento. Dobbiamo stare molto tranquilli perché i lavori fervono, sono in pieno svolgimento e il fatto che non si vedono dipende, esclusivamente, dai modi organizzativi e operativi dell'azienda che deve farli, anzi che li sta facendo. Poiché è un'azienda molto seria, e noi questo non lo mettiamo minimamente in dubbio, poiché è un'azienda certificata in mille modi, questo è il suo modello operativo: prendere i soldi di un'anticipazione di cui forse non ne aveva alcun diritto, accettare una consegna di lavori che non poteva farsi perché dal lì a 10 giorni vennero sospesi , presentare poi, al momento della successiva ripartenza, un pacchetto di richieste economiche che girano attorno al milione di euro e adesso, a distanza di quattro mesi dalla ripresa dei lavori, riuscire a fare i lavori senza che i lavori si vedano. Comunque ci dicono di stare tranquilli perché l'impresa è seria e avendo trovato un committente un po' meno serio, giustamente e entro i limiti, rigorosi ma ampi della legge, approfitta dell'occasione d'oro. Comunque, nel frattempo, e questa è la seconda notizia, Pafundi ha sentenziato, emettendo il richiesto giudizio legale sulle richieste avanzate dall'impresa. Giusto il tempo ancora di quindici giorni e il verdetto verrà reso noto, quando la RUP ( bruttissima sigla per definire una persona che fa o dovrebbe fare la parte del Palazzo nella vicenda) dovrà, appunto, far conoscere la sua proposta mediativa attorno alle richieste di moneta dell'impresa. Intanto? Intanto tranquilli, i lavori continuano e se non si vedono è un'altra questione.






 

 

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