Consiglio I puntata
Ore 21, quasi tutti sono in aula e infatti solo Bertolino e Piervalle sono a presidiare i banchi di superminoranza: Vecchi è in Cina, Luini ha impegni di lavoro e Severino è ad ascoltare Bossi a Domodossola; un paio sono le assenze di grande maggioranza e poiché la lista è lunga si comincia subito e con lena.
Passa la lettura dei verbali precedenti, c’è il così detto piano delle valorizzazioni ed alienazioni immobiliari, per il vero quasi niente: due tetti da rifare e pochi metri da alienare, povera Stresa.
Vengono poi confermate le aliquote dell’ici ed aggiornati i valori delle aree edificabili, ma solo all’indice dell’istat. Anche qui poco da dire e da decidere.
Arriva il piano, si chiama proprio così anche se dentro non cè niente. C’è soltanto il buco contestato della P.za Capucci che, secondo maggioranza, sarà realizzato con un progetto di finanza e lo scopo sarà proprio quello di fare autorimesse da concedere ai privati. Cosa ci sia di pubblico in questa previsione rimane quindi da scoprire. Comunque si va avanti e vengono previste le stazioni della navigazione al Lido e Isola Bella. Qui Canio, che all’inizio di seduta appare nervosetto tanto da reagire molto male quando Piervalle gli ricorda che sulla storia delle miss il Presidente del Distretto turistico non la pensa come Lui , nega che maggioranza abbia mai bocciato quella che fu la medesima proposta di superminoranza. Non c’è verso, negherà più o meno tutto fine alla fine di seduta.
No, non è un errore, l’errore è dell’ufficio che così ci aveva detto, ma i 900.e passa mila per fare e strafare illuminazioni pubbliche ci sono proprio nel triennio, si aspetta solo l’esito della gara nazionale cui il ramo di Enel partecipa. Sara un leasing in costruendo ed in otto anni , dal 2014 in poi, si pagheranno , all’anno, 119.000 euro o su di lì per restituire soldi ed interessi. Per minoranza non va bene, non la qualità, ma l’entità di questa spesa se è vero che i tempi sono di grande ristrettezza, ma non valgono argomentazioni, hanno deciso e così sia.
Così è finito il grande piano e con la scusa di Tremonti archiviano in fretta tutte le scelte per le quali potevano trovare anche capitali privati pronti ad investire, ma sono scelte appunto e da quel che si capisce, scegliere non è più di Canio il suo forte. Infatti si mette a parlare di un futuro dove e quando tante cose si faranno, insomma sembra di sentirlo ancora il primo giorno di governo e par che non si renda conto che è già arrivato in fondo.
Arriva il piatto forte, quello sul bilancio, qui la parola o meglio la lettura è al delegato sanitario che, complice Tremonti, mostra il risultato dopo il taglio: neanche quasi un soldo ad investire e tutto il resto a mantenere la macchina che c’è. Man forte in questa dotta esposizione la fornisce anche Canio che non manca mai di ricordare che la manovra non colpisce i cittadini, ma i sacrifici sembra siano solo per Lui ed il Suo governo. Niente maggiori tasse, niente addizionali, niente, proprio niente ripete come fosse una sua scelta. E’ la legge nazionale che non lo permette, ma Lui si guarda bene dal ricordalo mentre, verso la fine di seduta, ci ricorderà l’arrivo della tassa di soggiorno. L’opposizione si prende allora tutto il tempo, ed anche oltre, che il regolamento le concede per smontare , pezzo per pezzo, il bilancio presentato. Tesi di fondo è che il colpevole è Canio Di Milia , non Tremonti, perché Canio Di Milia ha fatto salire la spesa improduttiva, quella corrente, dagli €. 4.084.000,00 del 2006 agli €. 5.332.000,00 nel 2010. Un aumento del 30,56 %, altro che il tasso di inflazione, che ha dato fondo a tutte la maggiori risorse che il Comune in quegli anni aveva reperito, utilizzandole anche per l’effimero anziché impegnarle per migliorare la qualità della città. Ora Tremonti colpisce e l’incremento di quella spesa fa crescere il concorso del comune di Stresa al patto di stabilità. Canio si agita sulla sedia , ma le cifre sono li e nessuno può contestarle. Ma l’affondo va avanti è viene presentata la lista degli sprechi e delle inefficienze. E’ una lunga lista fatta di voci e di cifre che vengono snocciolate in aula, una ad una, invitando il delegato a imporre una vera riforma della gestione del governo locale affinchè si abbassi decisamente la soglia della spesa corrente e si liberino risorse per investimenti, ora azzerati. Si invocano buone pratiche, comportamenti virtuosi, attenzione nelle spese anche minori e un esempio da parte degli amministratori affinchè riconducano le loro indennità a quelle previste per i comuni sotto la soglia dei 5000 abitanti. Su questo viene presentato un’ emendamento, subito prontamente bocciato dall’ubbidiente maggioranza. Siamo alla chiusura dell’esame, prende la parola il Professore, deve riconoscere che nella lista degli sprechi c’è, probabilmente, anche del vero, che vi sono buoni consigli cui tener conto ma da buon ex e sempre democristiano, alla fine è sempre quello che preferisce non cambiare proprio niente. Si va al voto ed è scontato.
Tanto per non smentirsi mai si votano, subito dopo, il gettone di presenza, vota anche il Sindaco che non ne ha diritto, non si sa mai. A questo punto la proposta di minoranza di cancellare questo inutile gettone non ha storia.
Andiamo avanti ci sono i soliti debiti fuori dal bilancio, sono 17.000 circa euro, lo scorso anno furono, alla fine più di centomila e vi sono anche i debiti per la difesa di Canio in un processo. L’Ente mise 3000 euro ed adesso che la vicenda è ormai finita, bene per Canio, l’avvocato ne vuole 5.500,00. Troppi, per la natura e lo svolgimento del processo, dice minoranza e non c’è forse neppure la natura di debito e così maggioranza se li approva. Anche qui Canio vota e minoranza lo contesta.
Si va a sciogliere l’istituzione che governava la nostra biblioteca e si riassegna la gestione direttamente all’Ente comunale, mentre un comitato culturale affiancherà questo nuovo modello di gestione. Speriamo bene, comunque minoranza si astiene. C’è il rinnovo di convenzione con Pro Loco e qui ci risiamo un’altra volta, era infatti nella lista degli sprechi. Minoranza ha un bel spiegare che bisogna cambiar passo, che è Pro Loco che deve fare un progetto di gestione dell’ufficio e dei servizio e raccogliere l’adesione ed il sostegno degli operatori economici locali, mentre il Comune metterci , al più , il saldo e non pagare solo tutto e basta. Il Professore allora spiega che minoranza ha, forse, ragione, e questa è la tendenza , ma che Lui è democristiano e più di tanto non ci riesce. Allora è qui che arriva Canio, ricordando che è la tassa di soggiorno quella che metterà tutto poi a posto.
Finisce qui l’o.d.g di grande maggioranza , ma il Consiglio va avanti ancora un po’ , anche se non finisce . Il resto che rimane , però, ve lo racconto questa sera.