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sabato 30 aprile 2011

Facciamoci capire
Lo spunto, questa volta, ce lo offre l’altro locale blog che richiama all’ordine il governo e il contro governo perchè si facciano capire, chiamandoli burocrati ed invitando a formulare i testi, delle deliberazioni degli uni e delle proposte e robe varie degli altri, usando il linguaggio più semplice possibile perché così tutti possono capire. Questo è l’invito rivolto a noi impegnati nel locale, ma il problema, per il vero, sta  prima ed anche a monte; nei banchi del governo e dei parlamenti: nazionali e regionali, che sfornano leggi, decreti, regolamenti e quanto di più esiste che, molte volte, non solo sono poco o quasi per nulla comprensibili agli addetti anche ai lavori, ma che, pensate un po’, sono intraducibili in lingua inglese. Abbiamo un problema con l’Europa anche per questo e non solo per il debito sovrano. La lingua inglese, questo si sa, è lingua molto semplice ed essenziale, poche regole di  grammatica, una parola significa una cosa e non più d’una ed alla fine, tutti capiscono ed è chiaro. La lingua, anche se di Dante, è  invece  un’altra cosa; circa l’opposto. In questo opposto se messa, da sempre, la politica che ha voluto testi di legge sempre confusi e pasticciati per  applicare la regola famosa: “ Le leggi si interpertano per gli amici e si applicano per i nemici”. La burocrazia, (gli uffici legislativi di parlamento e consigli regionali), hanno sempre recepito questa richiesta di chi è di turno a governare ed il risultato è quello che sappiamo, impacciando il bel paese, ad esempio, in infiniti contenziosi. Ma per tornare a noi poveri locali, dobbiamo dire una parola di difesa: i testi ufficiali si scrivono in un modo e non si scrivono in un altro. Poi uno è bravo e si capisce, uno è meno bravo e si capisce forse meno, ma c’è un ordine formale da seguire ed anche noi del contro governo, quando depositiamo i nostri atti, vogliamo che siano formalmente ineccepibili. Il problema invece è forse un altro e vi faccio solo un esempio: sulla famosa storia della convenzione Pallavicino, abbiamo scritto 21 cartelle molto formali e non a caso, poi l’abbiamo anche spiegata in quattro righe con la storia del padre di famiglia e credo che anche i bambini l’hanno capita , purtroppo è Canio che , forse, ancora non capisce.

venerdì 29 aprile 2011

Consiglio I puntata II parte
Finiamo, per ora, questo resoconto semiserio di una puntata di Consiglio che è un po’ come il preavviso di un lutto cittadino per l’immatura quasi scomparsa del II dei due governi Canio, tanto è il vuoto di progetto e di programma che la serata ha poi svelato. Allora si riprende con la proposta, sempre di superminoranza, per modificare norme troppo vessatorie contenute nella recente convenzione con il Comune di Baveno per gestire uffici in comunione. Qui Canio, miracolo del cielo, dice che la proposta ha fondamento ( l’avrebbe avuta anche se lo negava) e quindi è meritevole . Ne parlerà prima con il collega di Baveno, in ossequio alle regole della locale diplomazia, e  confida che porterà poi la revisione in aula. Come sempre, in questi casi, evita il voto e chiede la sospensione dell’esame, sospensione che è concessa.
Sul gettone di presenza ne abbiamo già accennato, il voto qui è scontato. Questi si attaccano a tutto; quando è poco, come in questo caso, perché è poco e quindi non ne vale poi la pena, quando è  molto fanno il ragionamento alla rovescia ed il risultato è quello che non cambia proprio mai nulla.
Si parla della P. za Marconi, Superminoranza vuole la finanza di progetto per farne una vera piazza in superficie e la rimessa per le auto in sotterranea, la pagherebbe, tutta o una parte,  l’incasso delle soste. Piaceva al vice delegato, forse meno a Canio, ma tutti dicono che stanno pensando, ma non si vogliono impegnare, dicono che sarebbe bello, ma…. , ma….. , ma….., ma cosa? Questa domanda la fa Superminoranza e si da anche la risposta. Il ma è che Stresa Servizi quest’anno incasserà 380 mila euro dalle soste sulla piazza e non può permettersi di perdere il Core business.  Quanto poi darà al suo Comune di quegli incassi e degli altri che si aggiungono è presto detto: sono 170 mila euro. Qui i toni si scaldano anche un poco e, rivolta a Canio, la domanda è perentoria: Stresa Servizi è una risorsa o una palla al piede del Comune ?  Canio è preso in contropiede e un po’ vacilla. Votano contro.
Aleggia l’ignavia nella sala e questa è anche l’accusa che il Vice di Vecchi lancia ai Consiglieri, ma questi sono come statue di marmo senza voce.
Si riprende l’esame della mozione sulle infrastrutture per il diportismo nautico, un’altra cosa da gestite con un progetto di finanza a costo zero. E’ il vice delegato che risponde sostenendo che la proposta non è abbandonata, che ci stanno lavorando, ma che i tempi sono destinati ad allungarsi perché bisogna allineare il piano di città e tante cose. Ribatte minoranza che una cosa è il progetto che il Vice ha nella sua  mente davanti alla villa Pallavicino, un’altra cosa sono gli attracchi costieri e temporanei sulla tratta lungo lago. Si inizi da quelli che non sembra debbano presentare tanti problemi e non si rimandi tutto all’infinito. Forse il Vice ha recepito, comunque un altro voto contro la proposta.
Ancora un punto e poi Canio manda tutti a casa: il punto è la richiesta di Superminoranza per regolamentare le assegnazioni del patrimonio in locazione o concessione, giusto per non fare discriminazioni. Commenti positivi per voce del Capogruppo Professore, Canio si intromette e invita minoranza a presentare un testo in seno di Consiglio. Bene, allora si accoglie la mozione dice minoranza, no la bocciamo dice il Professore e Canio gli fa eco. Bene allora il regolamento ve lo scrivete voi replica la Superminoranza. E’ tarda ora, questi stanno forse perdendo o hanno già perso l’uso anche della ragione, è meglio spegnere le luci ed andare tutti a riposare, sono ormai quasi le 0,30 della notte e la continuazione è già fissata per Martedì 03 Maggio 2011, alle ore 18.30 presso il Palazzo dei Congressi . Si finirà l’ordine iniziato e si farà insieme un nuovo consiglio con un paio di punti all’ordine del giorno . Ne parleremo ancora e presto.
Consiglio I puntata
 
Ore 21, quasi tutti sono in aula e infatti solo Bertolino e Piervalle sono a presidiare i banchi di superminoranza: Vecchi è in Cina, Luini ha impegni di lavoro e Severino è ad ascoltare Bossi a Domodossola; un paio sono le assenze di grande maggioranza e poiché la lista è lunga si comincia subito e con lena.
Passa la lettura dei verbali precedenti, c’è il così detto piano delle valorizzazioni ed alienazioni immobiliari, per il vero quasi niente: due tetti da rifare e pochi metri da alienare, povera Stresa.
Vengono poi confermate le aliquote dell’ici ed aggiornati i valori delle aree edificabili, ma solo all’indice dell’istat. Anche qui poco da dire e da decidere.
Arriva il piano, si chiama proprio così anche se dentro non cè niente. C’è soltanto il buco contestato della P.za Capucci che, secondo maggioranza, sarà realizzato con un progetto di finanza e lo scopo sarà proprio quello di fare autorimesse da concedere ai privati. Cosa ci sia di pubblico in questa previsione rimane quindi da scoprire. Comunque si va avanti e vengono previste le stazioni della navigazione al Lido e Isola Bella. Qui Canio, che all’inizio di seduta appare nervosetto tanto da reagire molto male quando Piervalle gli ricorda che sulla storia delle miss il Presidente del Distretto turistico non  la pensa come Lui , nega che maggioranza abbia mai bocciato quella che fu la medesima proposta di superminoranza. Non c’è verso, negherà più o meno tutto fine alla fine di seduta.
No, non è un errore, l’errore è dell’ufficio che così ci aveva detto, ma i 900.e passa mila per fare e strafare illuminazioni pubbliche ci sono proprio nel triennio, si aspetta solo l’esito della gara nazionale cui il ramo di Enel partecipa. Sara un leasing in costruendo ed in otto anni , dal 2014 in poi, si pagheranno , all’anno, 119.000 euro o su di lì per restituire soldi ed interessi. Per minoranza non va bene, non la qualità, ma l’entità di questa spesa se è vero che i tempi sono di grande ristrettezza, ma non valgono argomentazioni, hanno deciso e così sia.
Così è finito il grande piano e con la scusa di Tremonti archiviano in fretta tutte le scelte per le quali potevano trovare anche capitali privati pronti ad investire, ma sono scelte appunto e da quel che si capisce, scegliere non è più di Canio il suo forte. Infatti si mette a parlare di un futuro dove e quando tante cose si faranno, insomma sembra di sentirlo ancora il primo giorno di governo e par che non si renda conto che è già arrivato in fondo.
Arriva il piatto forte, quello sul bilancio, qui la parola o meglio la lettura è al delegato sanitario che, complice Tremonti, mostra il risultato dopo il taglio: neanche quasi un soldo ad investire e tutto il resto a mantenere la macchina che c’è. Man forte in questa dotta esposizione la fornisce anche Canio che non manca mai di ricordare che la manovra non colpisce i cittadini, ma i sacrifici sembra siano solo per Lui ed il Suo governo. Niente maggiori tasse, niente addizionali, niente, proprio niente ripete come fosse una sua scelta. E’ la legge nazionale che non lo permette, ma Lui si guarda bene dal ricordalo mentre, verso la fine di seduta, ci ricorderà l’arrivo della tassa di soggiorno. L’opposizione si prende allora tutto il tempo, ed anche oltre, che il regolamento le concede per smontare , pezzo per pezzo, il bilancio presentato. Tesi di fondo è che il colpevole è Canio Di Milia , non Tremonti, perché Canio Di Milia ha fatto salire la spesa improduttiva, quella corrente, dagli  €. 4.084.000,00 del 2006 agli €. 5.332.000,00 nel 2010. Un aumento del 30,56 %, altro che il tasso di inflazione, che ha dato fondo a tutte la maggiori risorse che il Comune in quegli anni aveva reperito, utilizzandole anche per l’effimero anziché impegnarle per migliorare la qualità della città. Ora Tremonti colpisce e l’incremento di quella spesa fa crescere il concorso del comune di Stresa al patto di stabilità. Canio si agita sulla sedia , ma le cifre sono li e nessuno può contestarle. Ma l’affondo va avanti è viene presentata la lista degli sprechi e delle inefficienze. E’ una lunga lista fatta di voci e di cifre che vengono snocciolate in aula, una ad una, invitando il delegato a imporre una vera riforma della gestione del governo locale affinchè si abbassi decisamente la soglia della spesa corrente e si liberino risorse per investimenti, ora azzerati. Si invocano buone pratiche, comportamenti virtuosi, attenzione nelle spese anche minori e un esempio da parte degli amministratori affinchè riconducano le loro indennità a quelle previste per i comuni sotto la soglia dei 5000 abitanti. Su questo viene presentato un’ emendamento, subito prontamente bocciato dall’ubbidiente maggioranza. Siamo alla chiusura dell’esame, prende la parola il Professore, deve riconoscere che nella lista degli sprechi c’è, probabilmente, anche del vero, che vi sono buoni consigli cui tener conto ma da buon ex e sempre democristiano, alla fine è sempre quello che preferisce non cambiare proprio niente. Si va al voto ed è scontato.
Tanto per non smentirsi mai si votano, subito dopo, il gettone di presenza, vota anche il Sindaco che non ne ha diritto, non si sa mai. A questo punto la proposta di minoranza di cancellare questo inutile gettone non ha storia.
Andiamo avanti ci sono i soliti debiti fuori dal bilancio, sono 17.000 circa euro, lo scorso anno furono, alla fine più di centomila e vi sono anche i debiti per la difesa di Canio in un processo. L’Ente mise 3000 euro ed adesso che la vicenda è ormai finita, bene per Canio, l’avvocato ne vuole 5.500,00. Troppi, per la natura e lo svolgimento del processo, dice minoranza e non c’è forse neppure la natura di debito e così maggioranza se li approva. Anche qui Canio vota e minoranza lo contesta.
Si va a sciogliere l’istituzione che governava la nostra biblioteca e si riassegna la gestione direttamente all’Ente comunale, mentre un comitato culturale affiancherà questo nuovo modello di gestione. Speriamo bene, comunque minoranza si astiene. C’è il rinnovo di convenzione con Pro Loco e qui ci risiamo un’altra volta, era infatti nella lista degli sprechi. Minoranza ha un bel spiegare che bisogna cambiar passo, che è Pro Loco che deve fare un progetto di gestione dell’ufficio e dei servizio e raccogliere l’adesione ed il sostegno degli operatori economici locali, mentre il Comune metterci , al più , il saldo e non pagare solo tutto e basta. Il Professore allora spiega che minoranza ha, forse, ragione, e questa è la tendenza , ma che Lui è democristiano e più di tanto non ci riesce. Allora è qui che arriva Canio, ricordando che è la tassa di soggiorno quella che metterà tutto poi a posto.
Finisce qui l’o.d.g  di grande maggioranza , ma il Consiglio va avanti ancora un po’ , anche se non finisce . Il resto che rimane , però, ve lo racconto questa sera.


mercoledì 27 aprile 2011

Vigilia di Consiglio
 
Domani sera, mai una volta che lo fanno di mattina, ore 21, pala congressi, ingresso libero, si inizia. La previsione è che si andrà avanti un paio di sedute per esaurire il lungo elenco nell’agenda. Questa volta c’è l’equilibrio tra maggioranza e minoranza, circa 50
% per ciascuna delle parti. C’è il bilancio, quello di previsione per tre anni, quello che Tremonti avrebbe prosciugato facendo finire a Canio il mandato anticipato. Dire che c’è il programma degli investimenti è invece come contare barzellette, lo abbiamo già spiegato che dentro non c’è nulla, ma solo un buco in mezzo alla città , probabilmente anche questa volta fatto in acqua. La parola o meglio la lettura con i punti, le virgole e i punti e virgola, toccherà, questa volta, a chi ha preso in cura le finanze e non sarà facile perché il paziente è un malato tanto grave che rifiuta le cure salvavita e si accontenta di quelle palliative. Povero ministro alle finanze è come quello del governo nazionale che ha ereditato il debito sovrano, qua per verità di debito c’è poco, ma a dispetto del programma del primo dei due governi Canio che voleva ridurre la spesa non di investimento, la spesa, quella invece corrente per l’appunto, si è messa a correre più forse del dovuto e adesso, con l’abbrivio che si è presa, non si ferma tanto presto: era di euro 4.084 nel 2006, di euro 4.624 nel 2007, di euro 4.923 nel 2008 è di euro 5.332 nel 2010, vedete un po’ voi.
Insomma il nostro Canio è stato una cicala ed ora deve tornare ad essere formica. Comunque l’invito è per domani e, se riusciamo, già nella notte il resoconto, altrimenti di mattina. Arrivederci.

martedì 26 aprile 2011

Errata corrige
 
A proposito di road map addio, avevamo riferito di alcune previsioni contenute nel programma che Canio ha presentato. In particolare vi avevamo raccontato di maxi rotatoria al ponte Roddo, di p.za Marconi rifatta in superficie, di approdi per il diportismo nautico, di prima tranche per la Pallavicino, di rifacimenti della pubblica illuminazione, di auditorium al Pala dei congressi.
Ferma tutto, punto e a capo. Il vero è che queste cose erano nel programma predisposto ed adottato dalla giunta di Canio e del suo governo, mentre in Consiglio tutta quella roba non ci andrà. Non solo, ma non ci andrà neppure tutto quello che è rimasto scritto, perché c’è anche qualche errore di scrittura. Insomma e per farla molto breve, è scomparso quasi tutto, il bello ed il meno bello ed anche il brutto. Quello che lo finanziava l’ente, quello che si prevedeva venisse finanziato dalla finanza di progetto, quello che si sarebbe fatto con un leasing in costruendo. Cosa è rimasto allora. Be è rimasto il buco da fare in mezzo alla città, non so se la più brutta delle cose, certo la meno intelligente e sono comparse le stazioni della navigazione al Lido di Carciano ed Isola Bella, quelle proposte da superminoranza ed in Consiglio anche bocciate, ma così vanno le cose. Qui ci sta anche la sorpresa, Stresa service salpa e prende il largo e chissà come e perché diventerà il gestore delegato alla realizzazione di queste ultime opere. Insomma anche le isole avranno forse i parcheggi, mentre la città aspetta e non più neanche ci spera.
Dopo questi tagli vigorosi rimane però ancora un’altra cosa, a far cosa non si sa: rimane Canio e il suo governo.


sabato 23 aprile 2011

Controllati e controllori
 
Siamo in tempi di bilancio ed il tema, per qualche giorno, gira attorno all’argomento e mentre si legge anche dei tagli che Canio, dolente, ha dovuto portare al Suo bilancio ecco che viene da ridere a leggere invece quello che, sempre Canio e il Suo governo, non sappiamo quanto dolenti e quanto no, il 26 del gennaio ormai trascorso, decisero di fare: di aumentare il compenso al Revisore, cioè la persona cui il Consiglio, il 23 di luglio dell’anno ormai trascorso, decise di affidare, per altri tre anni, l’obbligo di vigilare sui conti da tagliare. 5 mila e 900 euro, oltre oneri fiscali e quelli parafiscali, era il compenso che il Consiglio fissò per ciascuno dei tre anni. Ora si legge invece che al Revisore quel compenso sta un poco stretto e così, sempre per quei 226 abitanti forse in più che non ci sono oltre i 5000 residenti, viene autorizzato anche l’aumento che sarà di  €. 1.589,00, oltre oneri fiscali e parafiscali, in più per anno. Obiezione vostro onore verrebbe qui a noi da osservare e le ragioni sono due: la prima è che il Consiglio decise e non ha cambiato idea per cui va rispettato, la seconda è che, addirittura, da più parti si ritiene che il compenso ai revisori vada ridotto dall'anno  2011 nella misura del 10% , altro che aumentarlo. Così per esempio, ma non è la sola , lo dice la Corte dei Conti di Toscana :
La Corte dei Conti Sezione regionale di controllo per la Toscana con delibera n.204/2010/PAR del 9/12/2010, ha espresso il parere che anche il compenso spettante ai revisori degli enti locali debba essere ridotto del 10% a decorrere dall’1/1/2011, rispetto agli importi risultanti al 30/4/2010, ai sensi dell’art.6, comma 3 del D.L.78/2010.

Canio invece non ha dubbi e da l’aumento.
A questo punto viene da chiedersi chi controlla il controllore, forse il controllato?

venerdì 22 aprile 2011

Road map addio
 
Così ieri intitolavamo il nostro quotidiano giornalino, dandovi conto delle ultime novità che sono uscite dal Palazzo. Vero che ormai è la Pasqua, ma non è che siano sorprese dentro un uovo; di sorprese, se è per dirla in positivo, forse, da qui alla fine del mandato non ne vedremo molte, forse non c’è neppure il tempo. Quello che invece un po’ ci intriga a leggere le cose che il governo ora ci dice che farà, sono cose, all’apparenza un poco strane, che comunque costano una cifra e che Canio e il suo governo pensa, o almeno così scrive, di lasciarci quale gradita eredità. Ne parliamo di qualcuna come il parcheggio sotto una piazza dentro il centro di città, stima per circa unmilione e 300.000 mila euro, mentre, e già l’abbiano detto, nulla si trova nel nuovo programmino del governo, di quella grande opera strategica, risolutiva di tutti i problemi dei posti per le auto che si chiamava la Gabbiola, pezzo forte di Canio, detto il primo. Sparisce anche l’annuncio del Vice delegato per un gran restyling del parcheggio fronte lago per farlo diventare vera piazza con tutti i suoi annessi, per l’appunto, in superficie e parcheggio solo in sotterraneo. E’ così, come per gioco, purtroppo non è un gioco, ecco sparire qualche cosa che era buono e comparire questa trovata del parcheggio dentro un buco in mezzo alla città. Diciamola così, quest’opera sembra pensata più per un debito, di quelli elettorali, che per vera e concreta intelligente pubblica sua utilità. Probabilmente non sta neppure in piedi sotto il profilo finanziario per chi dovrebbe cacciare tanti soldi, salvo che si faccia per tanti box semiprivati ed ecco che il debito, quello elettorale ben si intende, è ripagato. Comunque non sarà tanto diverso, quelli che oggi occupano la superficie tutto quanto il santo giorno e forse anche la notte, andranno giù di sotto, mentre al loro posto gireranno macchinette a mangiar soldi. Quanto ad arrivarci e poi a partire, chiunque lo capisce che lì un parcheggio, più di quel che c’è, non ha da divenire, ma più ne fai, un po’ di qua e un po’ di là, ecco che, alla fine, anche la favola della Gabbiola sparirà.

giovedì 21 aprile 2011

Road map addio
 
Possiamo usare queste parole per definire la strategia anche di un locale governino, insomma il modo per raggiungere il programma o anche il progetto che chi governa dovrebbe avere in mente per giungere alla meta. La boa di mezza via è già passata, i primi sei di dieci se ne sono belle andati e quelli che rimangono dovrebbero essere un po’ come fare il raccolto di ciò che si è prima seminato. C’è infatti un tempo per tutto: uno per pensare cosa fare, un altro per progettare quello che è uscito dal pensiero, ed infine un altro per fare. Dovremmo quindi esserci arrivati e da qui alla fine del mandato raccoglierne soli i suoi frutti. Dovremmo appunto e invece non lo siamo, complice Tremonti si dirà, questo è ormai certo, ma dalle carte che, ogni tanto, ci vengono fornite dal Palazzo, viene il sospetto che quelli del governo siano ancora fermi alla fase del pensare cosa fare. Il loro piano, se così osano chiamarlo, per il prossimo triennio sembra più una somma di cose, vecchie e nuove messe li, non un vero piano di mandato. Tanto per cambiare della Gabbiola, tanto strategica, neanche una parola, mentre si inventa e si pensa di far spendere a qualcuno, con la formula della finanza di progetto, un milioncino e 300 mila euro per fare un parcheggio sotto P.za Capucci dove manco c’è e ci sarà mai una viabilità decente per tentare di arrivarci e di partire, mentre con la formula del leasing in costruendo si andranno a spendere un altro quasi milione per cambiare le luci della  città, poi e ancora si andranno a spendere 378 mila euro, (solo però se la regione caccerà i soldi necessari) per fare le stazioni al lido di Carciano e Isola Bella ( a volte i consigli si ascoltano), mentre, ma non si sa ancora come si finanzia, si vogliono spendere 500 mila euro per rifare p.za Marconi e qui invece i consigli non si vogliono ascoltare. Poi si insiste, e qui bisogna proprio essere cocciuti al cubo, si vuole fare un’altro leasing in costruendo per regalare al Principe Pallavicino i suoi primi 310.000 euro ( facciano pure, se ne accorgeranno), poi però c’è un altro consiglio che sembra ascoltato, un progetto di finanza o qualche cosa di analogo per fare un milione e 350 mila euro di pontili per il diporto. Be forse stanno esagerando e così rischiano di non ottenere un nulla. Pezzo forte , da tenersi con entrambe le mani, tra il 2012 e l’anno dopo, se ne vanno un milione e 421 mila di euro da spendere al ponte del Roddo, opera strategica, forse in previsione dell’apertura al pubblico della vicina vasca da bagno e dulcis in fundo, un milione e 932.806,60 , c’è scritto proprio così con anche i 60 centesimi finali, da spendere nel 2013 per sistemare l’auditorium del pala dei congressi. Chi li caccia tutti questi soldi, nel documento non c’è scritto, mentre nel bilancio triennale neppure, forse una dimenticanza.
Deve essere un momento difficile, come la fine prossima di un regno, si perde la mappa e si va a caso, sperando di indovinarne almeno una. I prossimi commenti in aula.

mercoledì 20 aprile 2011

CONSIGLIO COMUNALE

CITTA’ DI STRESA (Provincia del Verbano – Cusio – Ossola)
SERVIZIO SEGRETERIA
Stresa, 20 aprile 2011
Prot. N. 6146
Ai Signori
Consiglieri Comunali
LORO SEDI
Oggetto: Convocazione ordinaria del Consiglio Comunale. IL SINDACO Visti l’art. 50 del D.Lgs. 18.8.2000, n.267;
Visto l’articolo 13 dello Statuto Comunale;
DISPONE di convocare il CONSIGLIO COMUNALE in sessione ordinaria – seduta di I convocazione, per il giorno di Giovedì 28 Aprile 2011, alle ore 21.00 presso il Palazzo dei Congressi in sessione ordinaria – seduta di II convocazione, qualora non si raggiunga il numero legale in prima convocazione, per il giorno di Giovedì 28 Aprile 2011, alle ore 21.30 presso il Palazzo dei Congressi Per deliberare il seguente ORDINE DEL GIORNO Seduta pubblica. 1. Lettura ed approvazione verbali sedute precedenti.

2. Art. 58 legge 133/2008 – Esame ed approvazione piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari.

3. Bilancio di Previsione esercizio finanziario 2011 – I.C.I. imposta comunale sugli immobili. Determinazione aliquote e valori aree fabbricabili.

4. Piano Triennale OO.PP. 2011/2013 ed Elenco Annuale 2011 – Approvazione definitiva.

5. Esame ed approvazione Relazione Previsionale e Programmatica 2011/2013, Bilancio di Previsione 2011 e Pluriennale 2011/2013.

6. D.M. 19.04.2000, N. 119 – Determinazione misura del gettone di partecipazione alle sedute consiliari – Anno 2011.

7. Riconoscimento debiti fuori bilancio.

8. Scioglimento dell’ Istituzione Centro di Cultura di Stresa.

9. Esame ed approvazione modifiche al Regolamento Comunale sul funzionamento della Biblioteca Civica A. Zapelloni.

10. Esame ed approvazione convenzione con l’ Associazione Turistica Pro Loco Stresa per la gestione dell’ Ufficio Turistico "Città di Stresa" 1.4.2011-31.12.2013.

11. Gruppo Consiliare Insieme! Proposta deliberativa ad oggetto "Servizi convenzionati con il Comune di Baveno. Servizi espropriazione e disciplinare. Riparto delle spese. Modifica." (prot. N. 5529 del 09.04.2011).

12. Gruppo Consiliare Insieme! Proposta deliberativa ad oggetto "Gettone di presenza ai Consiglieri Comunali anno 2011. Non attribuzione." (prot. N. 5538 del 09.04.2011).

13. Gruppo Consiliare Insieme! Mozione relativa a riqualificazione urbana. Proposta di progetto finanza area piazza Marconi (prot. N. 5531 del 09.04.2011).

14. Gruppo Consiliare Insieme! Mozione relativa ad infrastrutture aree costiere per attracchi temporanei a servizio del diportismo nautico. Ripresa e conclusione dell’ esame. (prot. N. 5532 del 09.04.2011).

15. Gruppo Consiliare Insieme! Mozione relativa a regolamentazione per assegnazione in uso dei beni comunali. (prot. N. 5533 del 09.04.2011).

16. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza relativa a progetto giardini d’ inverno. Impegno dell’ Assessorato al Turismo. Verifica di sua attuazione. (prot. N. 5530 del 09.04.2011).

17. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza relativa a liberalizzazione dei servizi pubblici locali, Stresa Servizi S.r.l. Sostenuta inapplicabilità dell’ articolo 23 bis D.L. 112/2008, convertito in L. 133/2008. (prot. N. 5534 del 09.04.2011).

18. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza relativa a terre gravate da diritti di uso civico alienate senza valido titolo. Procedura di reintegra tra i beni del demanio comunale usi civici. Verifica stato di attuazione (prot. N. 5535 del 09.04.2011).

19. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza relativa a L.R. 1/2011. Piano casa regionale. Intenti dell’ Amministrazione (prot. N. 5536 del 09.04.2011).

20. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza su stato della procedura di variante al P.R.G.C. (prot. N. 5537 del 09.04.2011).

21. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza relativa ad apertura al pubblico del parco di Villa Palazzola e stato dei parcheggi area lido. (prot. N. 5994 del 16.04.2011).

 IL SINDACO.
(avv. Canio Di Milia).

La trattazione degli argomenti iscritti al presente Ordine del Giorno proseguirà sino ad esaurimento di seduta, salva diversa disposizione nel corso della medesima. RELATA DI NOTIFICA Il sottoscritto Messo Comunale di .
Consiglio: nuovo round
 
Dopo la lunga sessione di quello precedente, il prossimo giovedì 28 aprile, ore 21, Palacongressi, ingresso sempre libero, torna a riunirsi il gran consiglio. Ventuno sono i punti all’o.d.g.: 10 sono di maggioranza e 11 di superminoranza. Su quelli di quest’ ultima ci siamo già, a lungo, soffermati mentre maggioranza porta: il bilancio preventivo, con i suoi annessi  e i suoi  connessi, come il piano triennale delle opere e poi il rinnovo della convenzione con Pro/loco, un po’ di debiti fuori dal bilancio, tanto per non smentirsi mai, lo scioglimento  della “ Istituzione Centro di cultura di Stresa”. Più o meno abbiano detto tutto, ma la partita vera si giocherà solo sul bilancio. Esso è una debacle, dove la cura di Tremonti ammazza anche il paziente. Affidate a un sanitario le nostre finanze sono andate  in agonia e Canio rischia, di fatto, di chiudere anzitempo il mandato a governare. Già questo sembra proprio il gran problema che Canio non avrebbe mai voluto avere, tanto che è ancora vivo il ricordo di quando, in consiglio, ci diceva che Lui il patto non lo poteva rispettare. Leggere i  numeri che hanno messo nel bilancio è come cantare il de profundis, tutto sembra cascato come un castello fatto con la carta, il programma non c’è semplicemente più, questa è tutta la questione. La domanda che si pone è se c’è ancora un rimedio. La risposta al delegato sanitario.
Noi le nostre carte non le scopriamo ancora, vi diciamo soltanto che il rimedio forse  c’è, ma è fatto di lacrime e di sangue.

martedì 19 aprile 2011

Affonda l’off shore
 
La cura di Tremonti non sembra lasciare più qualche speranza, occorre fare tagli e le prime che devono cadere sono le spese per l’effimero. Nel bilancio che Canio ha   consegnato la prima ad affondare, è  il caso proprio di dirlo, è la gara dell’off shore. I motori degli scafi che, per due anni, hanno rombato davanti al lungo lago per la gioia di grandi e di piccini, quest’anno hanno finito la benzina o meglio non hanno più chi la benzina, diventata nel frattempo troppo cara, gliela paga, quindi o se la pagano da loro, che non sarebbe poi una cosa così strana, oppure cercheranno un altro benzinaio. Il mondo è grande e da qualche parte pur lo troveranno. 
Finisce quindi senza soldi un altro degli eventi, con polemiche,  che hanno segnato Canio ed il suo regno, mentre altri nuovi eventi, come quello delle miss, subito bocciato, sono solo sogni del sovrano che sta perdendo anche il suo regno.

lunedì 18 aprile 2011

 Ancora su Stresa Service
 
Nell’ultimo Consiglio superminoranza portò un’ interpellanza per conoscere gli intendimenti del governo sul prossimo futuro di quella Stresa dei Servizi, tanto inutile quanto ben voluta dai suoi soci fondatori. Canio,  in quell’occasione, liquidò in fretta la questione affermando che il decreto mille proroghe aveva rimandato la questione al 2013, quindi non c’era più il problema. Di più e di diverso Canio non disse o non volle dire, nonostante a ciò sollecitato. Ora il problema è un po’ tecnico/giuridico e ce ne scusiamo se, questa volta,  non saremo troppo facili, ma siccome passare proprio per fessi non ci va, riproponiamo la questione nel prossimo consiglio e questa volta almeno una risposta Canio dovrà darla o comunque dovrà spiegare quale sarebbe il criterio con il quale una volta si dice, anzi si scrive,  che si applica una norma e un’altra volta che si applica invece l’altra norma. L’impressione è che il criterio sia quello per cui si applica la norma più favorevole ai propri desideri e, in questo caso, anche  più lontana nel tempo. Un’altra nuova dottrina dello studio associato : Canio – Falciola. Comunque, chi ha pazienza legga l’integrale interpellanza.

OGG: Interpellanza. Art. 44 del regolamento consiliare. Liberalizzazione dei servizi pubblici locali. Stresa servizi s.r.l.. Sostenuta inapplicabiltà dell’ art. 23/bis D. L. n. 112/2008, convertito in legge 133/08 .

                  
                           Gli interpellanti richiamano integralmente quanto dichiarato dal Sindaco in aula in seduta consiliare del sei aprile in risposta all’interpellanza presentata in relazione agli intendimenti dell’amministrazione in ordine alla, si riteneva, sussistenza dell’obbligo di porre in cessione almeno il 40% delle quote della Società Stresa Servizi srl in quanto affidataria in  house senza gara.
Nella risposta il Sindaco, appellandosi all’intervenuta recente approvazione di conversione del decreto detto mille proroghe, ha sostenuto l’inesistenza del problema sollevato dagli interpellanti in quanto tali ultime norme avrebbero provocato l’effetto di posticipare al 31/12/2013 gli obblighi, eventuali, di liquidazione o cessione delle società pubbliche.
La tesi sostenuta dal Sindaco è tuttavia risultata, agli interpellanti, tanto singolare e interessante da farne oggetto di una nuova interpellanza affinchè essa possa essere meglio compresa e valutata anche da tutto il Consiglio .
Quanto premesso occorre comunque assumere come riferimento costante quanto contenuto nella deliberazione Consiliare n. 81 del 06/10/2010 nella quale l’amministrazione sosteneva la tesi, peraltro non dai sottoscritti contestata, che negava l’applicabilità alla società Stresa Servizi  delle norme dal decreto legge n. 78/2010 miranti a rendere obbligatoria la cessione o liquidazione, entro il 31/12/2011, delle società detenute dai comuni con popolazione inferiore ai 30.000 abitanti. Tale tesi dell’amministrazione era basata sul presupposto che la nuova norma non impedisse la prosecuzione delle attività di società realizzate per perseguire strettamente le finalità istituzionali degli enti o che svolgessero servizi di interesse generale. Così si esprimeva comunque la delibera Consiliare che, in punto deliberativo, al comma 1 faceva riserva, però, di assumere l’adozione dei provvedimenti di cui all’art. 23/bis del D. L. n.112/2008 convertito in legge  n. 133/2008 come modificato dall’art. 15 del D. L. n. 135/2009 convertito in legge n. 166/2009, che a buon fine qui si riporta :
Art. 23/bis comma  8. Il regime transitorio degli affidamenti non conformi a quanto stabilito ai commi 2 e 3 è il seguente:
(comma così sostituito dall'articolo 15, comma 1, lettera d), legge n. 166 del 2009)

a) le gestioni in essere alla data del 22 agosto 2008 affidate conformemente ai principi comunitari in materia di cosiddetta “in house” cessano, improrogabilmente e senza necessità di deliberazione da parte dell'ente affidante, alla data del 31 dicembre 2011. Esse cessano alla scadenza prevista dal contratto di servizio a condizione che entro il 31 dicembre 2011 le amministrazioni cedano almeno il 40 per cento del capitale attraverso le modalità di cui alla lettera b) del comma 2;
 Poiché tali ultime norme citate sono quelle che, tra l’altro, impongono la cessione di almeno il 40% delle quote possedute di una società affidataria senza gara,  la tesi sostenuta dal Sindaco nella seduta del sei aprile scorso, ribalta invece  e completamente la posizione dell’Amministrazione espressa con la deliberazione 81 del Consiglio Comunale .   Ragione della interpellanza è quindi la doverosa comprensione di tanto repentino e radicale mutamento di opinione, perché di opinione sembra trattarsi,  quando e se si pone attenzione che le norme richiamate dal Sindaco e cioè il “ mille proroghe”, non sembra abbiano inciso sulla normativa dettata dall’art. 23/bis più volte qui richiamato , ma solo sui termini e sui modi di applicazione di quella normativa che la delibera 81 di questo Consiglio ne  negava l’applicazione alla Stresa Servizi. In particolare quelle norme hanno agito nei confronti del comma 32 dell’art. 14 della legge 122/2010, differendo i termini di applicazione, proprio quel comma la cui applicazione era negata al punto numero 4 “ Richiama” della parte narrativa della deliberazione ricordata. Già in sede di replica alla risposta data in sede di interpellanza , si osservò come autorevoli commentatori  sulla stampa specializzata e a diffusione nazionale, ponevano invece l’attenzione sull’obbligo di procedere alla cessione delle quote , fatti salvi solo gli esiti referendari del prossimo giugno e quindi, è ora motivo di preoccupazione la sottovalutazione o erronea valutazione che il Sindaco pone riguardo al problema sollevato, da rischiare di far slittare l’Ente fuori dai termini perentori di adeguamento della società ai disposti normativi.
Alla luce delle osservazioni svolte interpellano quindi il Sindaco affinchè in aula fornisca un
urgente e esauriente chiarimento in merito a tutta la problematica qui sollevata e dia conto delle  motivazioni logiche e giuridiche di quanto sostenuto il giorno sei di aprile.
I Firmatari ringraziano 

domenica 17 aprile 2011

Il flop
 
Come chiamarlo, in altro modo non saprei, ma questa è la giusta sintesi , fors’anche l’epilogo di un regno, quello di Cannio, che iniziato pieno di speranze e di promesse, passo dopo passo, ha lasciato dietro sé una scia di delusioni e di incertezze. Ora sembra che abbia scritto il testamento, lasciando da fare ad altri le cose che aveva Lui promesso. Ne avevamo fatto un cenno un qualche giorno fa; riprendiamo quelle carte che ci ha dato, è il suo prossimo bilancio per l’arco di anni che va da oggi sino al prossimo  2013, insomma il cuore del mandato. In quest’arco si costruisce qualche cosa oppure  niente. La risposta, purtroppo è ancora niente e con un po’ la scusa di avere le ganasce del patto per la stabilità, non è che non si spende, eccome se si spende. ma non si investe. Da una parte entrano ed escono 5 milioni di euro ogni anno, giusto per mantenere la macchina corrente, uno sproposito, e dall’altro si investono 300 mila euro, sempre per anno, in ognuno dei tre anni, una miseria.
Sembra di leggere il bilancio di un padre di famiglia che manco vuol costruire la casa in proprietà e vive in affitto per non lasciare ai figli il debito del mutuo, e mentre quel padre lo si può anche capire, meno o niente si capisce il nostro Alcalde. Infatti non solo è come quel padre di famiglia, ma  è anche un padre che, mentre lesina sui soldi per la casa, butta via tanto denaro ed ogni anno, spende 60.000 euro per pulire il municipio, solo 5.000 euro per avere in un quadretto i numeri sulle pagine bianche che quasi più nessuno sta a guardare, che poi favoleggia di prendersi le miss a 600 mila euro ( giusto l’altrieri bocciato dal Presidente del Distretto del Turismo-vedi l’intervista su vco notizie tv-il sasso nello stagno) che, insieme al suo governo, prende indennità riferite ai residenti virtuali e non reali, che nel quinquennio precedente ha buttato un mare di soldi nella Stresa dei Servizi, che per i primi sei anni ha festeggiato e largheggiato nel campo dell’effimero mettendo, solo l’altro anno, 130 mila euro dei suoi e 150 mila sempre dei nostri, in off shore e candidature floreali, che nei sei anni che sono già passati non ha smagrito la struttura che, quest’anno, costerà da sola circa un milione e 333 mila di euro, che in un comune che non ha niente di proprio per la cura dell’infanzia, riuscirà quest’anno a spenderne di euro 250 mila, ma dulcis in fundo, è un comune, quasi, senza debito, il 3,54% sono gli interessi sull’importo delle entrate la dove la legge lascia arrivare sino al 12%. Però , bisogna dirlo, il nostro Alcalde ci lascia ancora una speranza, ci dice infatti che investirà con i soldi dei privati : quando e per che cosa non si sa, rimane la domanda perché mai non lo abbia fatto prima. Poi abbiamo trovato la risposta : prima pensava che fosse il pubblico a dover finanziare anche il privato e inventò il modello Pallavicino. Valli a capire questi Sindaci.

sabato 16 aprile 2011

Trasloco: replica
 
Su un altro blog locale, ma non siamo concorrenti, per la questione dell’alberghiera, ieri  ci hanno tirato un poco per la giacca e allora è doverosa la replica di rito; naturalmente senza rancore.
A parte i toni che poi sono sempre i nostri soliti, comunque niente mai di personale, quanto al contenuto non ci è parso ne di agitarci, ne di essere negativi rispetto alla proposta che volteggia. Ci è però parso di mettere in fila e per ordine le cose e i suoi problemi perché non si venda, come si usa dire, la pelle prima che l’orso è catturato. Noi siamo uno di quelli che dovranno alzare o non alzare anche la mano quando ci chiederanno, per ratifica, di dire anche la nostra e quindi non ci è parso e non ci pare di disturbare chi manovra la questione, ma solo di anticipare un po’ i temi che pur dovranno anche risolvere, salvo fare un altro buco ancora in acqua. Allora per concludere , la soluzione offerta sembra facile, ma lo ribadiamo il punto vero è quanto costa e poi chi paga. Se per risparmiare da una parte, se li va a spendere dall’altra, forse il conto torna meno, diversamente non è certo chi scrive che si mette a fare ostacoli,  ne fanno abbastanza già da soli .


venerdì 15 aprile 2011

Trasloco
 
Pensa che ripensa ora sembra che abbiano trovato la giusta soluzione. Come  in un gioco, tolgo di qua e metto di là e tutto torna a posto. Semplice a dirsi e ad annunciarsi, forse meno semplice sarà poi il farsi.
Mettiamo un poco in fila tutte le questioni:

1)    La finale decisione spetta ad un Consiglio che, proprio non più di dieci giorni fa, veniva, tanto per cambiare, tenuto all’oscuro di ogni progetto che girava per la mente di qualcuno. Per ora a questo Consiglio nessuno ha chiesto proprio niente.
2)    Che si dovesse trovare un’altra soluzione a quella originaria, non ci voleva una laurea a capirsi, ma sino a qualche mese fa Canio lo negava.
3)    Che metterla allo stadio potrebbe essere un’adeguata soluzione qui non  lo si nega.
4)    Il problema diventa allora dove lo metti questo “stadio” e certo non dove pensavano di metter l’alberghiera perché ritornerebbe la questione della strada. Comunque si andrà su per la collina , ma chi lo paga questo trasloco?
5)   Il trasloco non sarà però proprio alla pari, perché il nuovo “stadio” dovrà essere realizzato con norme tecniche vigenti e qui ti voglio. La Provincia caccia tutti i soldi o solo un poco e quanto costa alla fine questo trasloco?
6) L'ultima cosa, i soldi cacciati per la prima soluzione chi li rimborsa. La poltica?
La vasca da bagno
















Come documentiamo nelle due foto attuali,  l’opera d’arte ha preso la sua forma e, per dirla in modo assai realistico è fatta come due scatole, una dentro l’altra. Uno scatolone che tiene dentro uno scatolino, per l’appunto la vasca per il bagno che occupa quell’area che si vede, più o meno, al centro dell' intera costruzione. Se poi si fa attenzione si vede che il fondo della vasca è, circa, messo all’altezza della strada. Insomma chi la guarda, al di là di ogni altro giudizio, qualche domanda se la pone e infatti molti che non sanno, ancor oggi si chiedono cos' è ?  Lo stesso risultato, probabilmente e con qualche accorgimento, forse, poteva costare molto meno anche perché, futura copertura a parte di cui, lo diciamo, non c’è traccia nel prossimo triennio del programma che Canio ha predisposto, non si capisce proprio perché la vasca si debba far per aria e non per terra. Comunque questo hanno voluto i governanti, questo hanno voluto tutti coloro che li hanno eletti, ne agli uni, ne agli altri, probabilmente,  importa molto quanto costa, l’hanno intitolata : “ riqualificazione del lido”; il Lido fa schivo come prima e più di prima .

mercoledì 13 aprile 2011

La variante di città
Forse maggioranza se ne è anche già scordata, ma l'impegno che il 21 di dicembre il Professore delegato si era preso, noi lo ricordiamo e se continuate la lettura lo troverete così come  stenografato nel verbale di seduta. Insomma, questa storia della variante di città, "strutturale" per dirla in modo tecnico, era iniziata ormai sono più di due anni già trascorsi e a ricordare , anche qui, le dichiarazioni rese dal Capo di città, doveva essere un po' una passeggiata, da quasi finire, pensate un po', prima delle elezioni di mandato.
Noi lo dicevamo di non aprire quel vaso di Pandora, ma questi fecero finta manco di capire e tanto vollero provare che ci picchiarono la testa.  Rassicuranti, il 21 di dicembre, dissero in aula che tutto era già pronto, poche settimane e sarebbero arrivati con quattro fogli a spiegarci tutto quanto. Di settimane, intanto, ne sono passate già 15, che cosa sia successo nessuno lo ha più detto, mentre sono anche corse voci un poco anche inquietanti. Ancora un poco di pazienza, alla prossima il Professore ci dirà, almeno si spera, come  stanno davvero queste cose e questo è il motivo dell'interpello di superminoranza che, integralmente , trascriviamo.      

OGG: Interpellanza art. 44 del regolamento consiliare. Stato della procedura di variante PRGC.

                  
Gli interpellanti rammentano che , in occasione di precedente interpellanza in merito all’oggetto, l’Assessore Delegato rassicurava il Consiglio intero circa la realistica previsione di convocare, nel corso del mese di gennaio successivo, una riunione di tutti i consiglieri allo scopo di illustrare, preliminarmente, i contenuti della revisione della  variante strutturale già oggetto di non approvazione da parte della conferenza di pianificazione svoltasi al termine dell’anno 2009. In particolare veniva affermato che dovesse essere presentata una nuova relazione del documento programmatico da sottoporre, prima al Consiglio e, successivamente, alla conferenza di pianificazione quale momento di riavvio concreto della procedura di revisione del piano regolatore.
Più precisamente ancora , come rilevato dal verbale della seduta, l’Assessore delegato affermava:

 “Come già riferito in precedente seduta, a seguito di contatti con l’ arch. Malosso, funzionario regionale incaricato di seguire l’ iter, l’ Amministrazione ha ritenuto di sdoppiare l’ iter della variante. Sono così proseguite le elaborazioni tecniche per quanto riguarda il PAI, da una parte, e parallelamente quelle relative alla variante vera e propria. Per il PAI si è tenuta lo scorso giovedì la seduta del terzo tavolo tecnico; sono state esaminate le ultime osservazioni dei soggetti interessati (ARPA, Ufficio Opere Pubbliche, Urbanistica), relative più che altro ad aspetti formali, che il geologo incaricato dal Comune si è impegnato a completare entro la fine dell’ anno. Con la metà di gennaio sarà così possibile chiudere questa parte. Per quanto riguarda la variante strutturale sotto l’ aspetto propriamente urbanistico, chiariti gli aspetti problematici emersi sul primo documento, (la delibera programmatica) ed apportate le opportune correzioni, l’ Amministrazione ha concluso la fase delle scelte programmatiche. Concordo sulla opportunità che la nuova delibera programma
tica venga preventivamente illustrata ai Consiglieri comunali e sarà mia cura richiedere agli estensori un incontro, presumibilmente entro e non oltre la fine del prossimo gennaio.”.

Alla data della presente e cioè a circa tre mesi da quella scadenza che l’Assessore si era dato, non sono emersi fatti nuovi e concludenti rispetto a quanto promesso e previsto dall’Assessore.
Alla luce  della premessa, si interpellano il Sindaco e l’Assessore delegato al fine di conoscere:
A) I  motivi del mancato rispetto delle scadenze che l’Assessore medesimo si era assegnato e se è in grado  l’Assessore  di indicare una nuova aggiornata data entro la quale abbiano a concretarsi gli impegni assunto di fronte al Consiglio tutto.
B) In particolare si chiede di conoscere i reali motivi cui ricondurre il maturato ritardo, se  siano  ragioni, per così dire tecniche, o se invece siano ragioni imputabili alla mancanza di una condivisa linea programmatica da parte dell’esecutivo.
C) Chiedono di precisare se la nuova revisione del documento di programmazione  della variante si conformerà alle prime linee guida dettate dal Consiglio in sede di avvio della procedura di variazione dello strumento urbanistico, linee come noto poi ampiamente e gravemente disattese, o se invece si indirizzerà anche verso altri obiettivi e se , in questo caso, non ritenga il Sindaco e l’Assessore delegato che il documento di indirizzo, inizialmente assunto, debba essere riportato, riveduto e corretto, all’esame  del Consiglio e ciò prima ancora di affrontare l’esame ed il voto del documento preliminare di programmazione.
 D) Da ultimo, alla luce dei ritardi e degli insuccessi conseguiti nei trascorsi già due anni dall’avvio della tentata variante strutturale ed alla luce dei  tempi concreti di sua prevedibile approvazione, chiedono di conoscere se ritengono, il Sindaco  e l’Assessore delegato, tutt’ora valida e realizzabile la prospettiva di riuscire a chiudere in tempi stretti una variante strutturale o se , invece e più realisticamente, ritengano produttivo ed efficace indirizzare la revisione del PRGC nei confronti di obiettivi puntuali, specialmente a valenza pubblica, riuscendo, quanto meno, a dare una risposta significativa e concreta ai bisogni di infrastrutturazione che la cittadina attende ed invano da molti e troppi anni.


martedì 12 aprile 2011

Ragionier Canio
Questo è peggio di Tremonti e dei ministri che l’hanno preceduto messi insieme, si perché Canio ha ora depositato il Suo bilancio, quello che copre  tre esercizi finanziari, insomma il cuore del mandato che si è fatto dare a governare. Eravamo un po’ curiosi di guardare quali sorprese conteneva quel bel pacco di carta che ci ha fatto consegnare. L’esame, dobbiamo dirlo è appena incominciato, ma tanto basta e forse avanza per scoprire che è proprio un pacco di sola carta e niente d’altro.
A leggere quei numeri vien solo da dire che il mandato è già finito e non era neanche incominciato, non c’è nulla, non c’è un bel nulla e avrei l’articolo già belle finito. Ne ho visti tanti di bilanci e qui non parlo certo della sua correttezza sul piano tecnico formale, ci mancherebbe, ma il bilancio che non c’è è proprio quello del programma. E’ come una dichiarazione di sconfitta, con quei soldi che ci ha messo, 900.000,00 euro in tre anni, non si fanno investimenti, non si chiudono manco i buchi nelle strade e cosa ne dice il Vice delegato?   Poi, da qualche parte, Canio  parla di  finanza di progetto e di leasing in costruendo, con cui finanzierà che cosa e quando chi lo sa ?  Ritorneremo in argomento  prima di andare in aula, dopo la Pasqua , ma se  questa è la premessa sarà scontro, altro che tregua.
Si prepari il sanitario delegato che cura le finanze, a raccogliere morti e feriti sul campo della prossima  battaglia .