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mercoledì 13 aprile 2011

La variante di città
Forse maggioranza se ne è anche già scordata, ma l'impegno che il 21 di dicembre il Professore delegato si era preso, noi lo ricordiamo e se continuate la lettura lo troverete così come  stenografato nel verbale di seduta. Insomma, questa storia della variante di città, "strutturale" per dirla in modo tecnico, era iniziata ormai sono più di due anni già trascorsi e a ricordare , anche qui, le dichiarazioni rese dal Capo di città, doveva essere un po' una passeggiata, da quasi finire, pensate un po', prima delle elezioni di mandato.
Noi lo dicevamo di non aprire quel vaso di Pandora, ma questi fecero finta manco di capire e tanto vollero provare che ci picchiarono la testa.  Rassicuranti, il 21 di dicembre, dissero in aula che tutto era già pronto, poche settimane e sarebbero arrivati con quattro fogli a spiegarci tutto quanto. Di settimane, intanto, ne sono passate già 15, che cosa sia successo nessuno lo ha più detto, mentre sono anche corse voci un poco anche inquietanti. Ancora un poco di pazienza, alla prossima il Professore ci dirà, almeno si spera, come  stanno davvero queste cose e questo è il motivo dell'interpello di superminoranza che, integralmente , trascriviamo.      

OGG: Interpellanza art. 44 del regolamento consiliare. Stato della procedura di variante PRGC.

                  
Gli interpellanti rammentano che , in occasione di precedente interpellanza in merito all’oggetto, l’Assessore Delegato rassicurava il Consiglio intero circa la realistica previsione di convocare, nel corso del mese di gennaio successivo, una riunione di tutti i consiglieri allo scopo di illustrare, preliminarmente, i contenuti della revisione della  variante strutturale già oggetto di non approvazione da parte della conferenza di pianificazione svoltasi al termine dell’anno 2009. In particolare veniva affermato che dovesse essere presentata una nuova relazione del documento programmatico da sottoporre, prima al Consiglio e, successivamente, alla conferenza di pianificazione quale momento di riavvio concreto della procedura di revisione del piano regolatore.
Più precisamente ancora , come rilevato dal verbale della seduta, l’Assessore delegato affermava:

 “Come già riferito in precedente seduta, a seguito di contatti con l’ arch. Malosso, funzionario regionale incaricato di seguire l’ iter, l’ Amministrazione ha ritenuto di sdoppiare l’ iter della variante. Sono così proseguite le elaborazioni tecniche per quanto riguarda il PAI, da una parte, e parallelamente quelle relative alla variante vera e propria. Per il PAI si è tenuta lo scorso giovedì la seduta del terzo tavolo tecnico; sono state esaminate le ultime osservazioni dei soggetti interessati (ARPA, Ufficio Opere Pubbliche, Urbanistica), relative più che altro ad aspetti formali, che il geologo incaricato dal Comune si è impegnato a completare entro la fine dell’ anno. Con la metà di gennaio sarà così possibile chiudere questa parte. Per quanto riguarda la variante strutturale sotto l’ aspetto propriamente urbanistico, chiariti gli aspetti problematici emersi sul primo documento, (la delibera programmatica) ed apportate le opportune correzioni, l’ Amministrazione ha concluso la fase delle scelte programmatiche. Concordo sulla opportunità che la nuova delibera programma
tica venga preventivamente illustrata ai Consiglieri comunali e sarà mia cura richiedere agli estensori un incontro, presumibilmente entro e non oltre la fine del prossimo gennaio.”.

Alla data della presente e cioè a circa tre mesi da quella scadenza che l’Assessore si era dato, non sono emersi fatti nuovi e concludenti rispetto a quanto promesso e previsto dall’Assessore.
Alla luce  della premessa, si interpellano il Sindaco e l’Assessore delegato al fine di conoscere:
A) I  motivi del mancato rispetto delle scadenze che l’Assessore medesimo si era assegnato e se è in grado  l’Assessore  di indicare una nuova aggiornata data entro la quale abbiano a concretarsi gli impegni assunto di fronte al Consiglio tutto.
B) In particolare si chiede di conoscere i reali motivi cui ricondurre il maturato ritardo, se  siano  ragioni, per così dire tecniche, o se invece siano ragioni imputabili alla mancanza di una condivisa linea programmatica da parte dell’esecutivo.
C) Chiedono di precisare se la nuova revisione del documento di programmazione  della variante si conformerà alle prime linee guida dettate dal Consiglio in sede di avvio della procedura di variazione dello strumento urbanistico, linee come noto poi ampiamente e gravemente disattese, o se invece si indirizzerà anche verso altri obiettivi e se , in questo caso, non ritenga il Sindaco e l’Assessore delegato che il documento di indirizzo, inizialmente assunto, debba essere riportato, riveduto e corretto, all’esame  del Consiglio e ciò prima ancora di affrontare l’esame ed il voto del documento preliminare di programmazione.
 D) Da ultimo, alla luce dei ritardi e degli insuccessi conseguiti nei trascorsi già due anni dall’avvio della tentata variante strutturale ed alla luce dei  tempi concreti di sua prevedibile approvazione, chiedono di conoscere se ritengono, il Sindaco  e l’Assessore delegato, tutt’ora valida e realizzabile la prospettiva di riuscire a chiudere in tempi stretti una variante strutturale o se , invece e più realisticamente, ritengano produttivo ed efficace indirizzare la revisione del PRGC nei confronti di obiettivi puntuali, specialmente a valenza pubblica, riuscendo, quanto meno, a dare una risposta significativa e concreta ai bisogni di infrastrutturazione che la cittadina attende ed invano da molti e troppi anni.


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