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domenica 17 aprile 2011

Il flop
 
Come chiamarlo, in altro modo non saprei, ma questa è la giusta sintesi , fors’anche l’epilogo di un regno, quello di Cannio, che iniziato pieno di speranze e di promesse, passo dopo passo, ha lasciato dietro sé una scia di delusioni e di incertezze. Ora sembra che abbia scritto il testamento, lasciando da fare ad altri le cose che aveva Lui promesso. Ne avevamo fatto un cenno un qualche giorno fa; riprendiamo quelle carte che ci ha dato, è il suo prossimo bilancio per l’arco di anni che va da oggi sino al prossimo  2013, insomma il cuore del mandato. In quest’arco si costruisce qualche cosa oppure  niente. La risposta, purtroppo è ancora niente e con un po’ la scusa di avere le ganasce del patto per la stabilità, non è che non si spende, eccome se si spende. ma non si investe. Da una parte entrano ed escono 5 milioni di euro ogni anno, giusto per mantenere la macchina corrente, uno sproposito, e dall’altro si investono 300 mila euro, sempre per anno, in ognuno dei tre anni, una miseria.
Sembra di leggere il bilancio di un padre di famiglia che manco vuol costruire la casa in proprietà e vive in affitto per non lasciare ai figli il debito del mutuo, e mentre quel padre lo si può anche capire, meno o niente si capisce il nostro Alcalde. Infatti non solo è come quel padre di famiglia, ma  è anche un padre che, mentre lesina sui soldi per la casa, butta via tanto denaro ed ogni anno, spende 60.000 euro per pulire il municipio, solo 5.000 euro per avere in un quadretto i numeri sulle pagine bianche che quasi più nessuno sta a guardare, che poi favoleggia di prendersi le miss a 600 mila euro ( giusto l’altrieri bocciato dal Presidente del Distretto del Turismo-vedi l’intervista su vco notizie tv-il sasso nello stagno) che, insieme al suo governo, prende indennità riferite ai residenti virtuali e non reali, che nel quinquennio precedente ha buttato un mare di soldi nella Stresa dei Servizi, che per i primi sei anni ha festeggiato e largheggiato nel campo dell’effimero mettendo, solo l’altro anno, 130 mila euro dei suoi e 150 mila sempre dei nostri, in off shore e candidature floreali, che nei sei anni che sono già passati non ha smagrito la struttura che, quest’anno, costerà da sola circa un milione e 333 mila di euro, che in un comune che non ha niente di proprio per la cura dell’infanzia, riuscirà quest’anno a spenderne di euro 250 mila, ma dulcis in fundo, è un comune, quasi, senza debito, il 3,54% sono gli interessi sull’importo delle entrate la dove la legge lascia arrivare sino al 12%. Però , bisogna dirlo, il nostro Alcalde ci lascia ancora una speranza, ci dice infatti che investirà con i soldi dei privati : quando e per che cosa non si sa, rimane la domanda perché mai non lo abbia fatto prima. Poi abbiamo trovato la risposta : prima pensava che fosse il pubblico a dover finanziare anche il privato e inventò il modello Pallavicino. Valli a capire questi Sindaci.

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