Consiglio: ultimo atto
Ore 18,30 si ricomincia un’altra volta, qualcuno di noi, per vero aveva, forse mal capito alle 21, qualcuno di noi invece aveva capito, forse bene, a Palazzo di città ed invece era riunito al Pala dei congressi. Poco male, il pubblico non viene ed il biglietto non si paga. Le parti son schierate con qualche defezione, forse un paio per ogni parte e la serata, come noto, è riservata a quel che resta dell’ordine del giorno di superminoranza. Subito si parte interpellando circa il futuro di Stresa dei servizi. L’interpello è ricco e motivato, sostenuto da citazioni e informazioni, quindi si chiede, a parte l’eventuale esito del quesito referendario del prossimo 12 di giugno, che si fa? Qui sta la sorpresa, perché Canio ci dice che tutto è già risolto sino a tutto l’anno 2013 che verrà. Canio, se è convinto, è purtroppo fuori strada, ma con evidenza, quando si parla di Stresa dei servizi preferisce cambiar strada, a costo di spararla, come stavolta, proprio grossa.
Allora va avanti l’interpello sulla questione degli ottomila e più euro spesi per i gadget di Natale. Qui risponde l’Assessore delegata all’assistenza, ma era quella spesa una assistenza ? Comunque se la cava raccontando che era una prassi del Comune, chiunque fosse a governare non importa, e qui certo non c'è nulla quindi da innovare .
Si vogliono poi avere le notizie se vi sia attività per scoprire i falsi residenti e qui l’Assessore delegata offre un po’ di numeri su quelli che sono i risultati , comunque il traguardo dei 5000 residenti è ancora sopra di quasi circa duecentocinquanta singole unità, quindi niente addio al patto di stabilità.
Qui poi invece il fantasma è l’alberghiera e Canio, infatti è reticente, ma l’interpellante non demorde, vuol sapere e infatti, un poco a poco, le risposte , come ad un esame, vengono fuori e non son belle o forse si perché da quel che si capisce la Provincia vuol scendere sul piano ed il Comune dovrà trovare una collocazione nuova all’istituto. Insomma lassù in cima costa troppo, non va bene il progetto per quelli del paesaggio, tempo qualche mese la decisione verrà assunta, così almeno dice Canio. Insomma un’altra bell’opera che deve riprendere da capo. A Canio poi si chiede anche un impegno, quello di informare il povero Consiglio senza dover leggere le cose sui giornali.
C’è una questione che sta a cuore al Vice delegato, quella dello stato dell’ufficio opere pubbliche, mezzo decapitato e mezzo licenziato. Sarà proprio il Vice delegato a dare una parte di risposta, riconoscendo che superminoranza ha tratteggiato bene lo stato del servizio. Quanto alla soluzione , è la volta dell’altro delegato, quello avvocato, che ci racconta un po’ le stesse cose quando si parla del pubblico impiegato, insomma niente molto di concreto nel prossimo futuro.
Siamo alla fine, i tempi pienamente rispettati, il clima è un po’ quello che c’è nell’aria della sera e ci prova allora Vecchi con il suo interpello sul contributo alla casa di riposo del lascito Tadini. Gli risponde il dottore alle finanze che, presa la cosa un po’ lontano, arriva poi all’attualità e fornisce quasi tutte le risposte alle questioni. Comunque sembra, così dice, che nulla sia stato ancora già pagato e che ora le suore sono pronte per spendere circa 300.000 euro per la casa. Forse l’interpello è servito anche a questo.
Così finisce con l’annuncio che la prossima volta sarà il turno del bilancio che dovrebbe cadere intorno al 27 del mese che è già in corso, e con uno scambio di cortesie finali, superminoranza annuncia che domani o posdomani presenterà il nuovo pacchetto; pare che, questa volta, debbano essere soltanto otto o nove le proposte.
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