Gettone di presenza ai Consiglieri anno 2011.
Superminoranza ci riprova
Lo scorso anno è andata male, non ne hanno voluto proprio sapere ed allora quando torna l'occasione si riprova e questo che vien dopo è il testo della proposta che il Consiglio dovrà votare alla sua prossima riunione. Come andrà ? E chi lo sa.
Premesso che la legge definisce i limiti massimi entro i quali i Consigli Comunali , nella espressione della loro autonomia, possono assegnare ai Consiglieri, per l’esercizio del loro mandato, un compenso denominato gettone di presenza da riconoscersi per ogni partecipazione a seduta formalmente convocata.
Che la misura di tale gettone ha un significato più simbolico che reale e comunque non esaurisce e assorbe altre misure di cui i Consiglieri possono beneficiare per l’esercizio del mandato, ad esempio al diritto, a loro riconosciuto, di assentarsi, in forma retribuita e rimborsata dall’Ente al datore di lavoro, dal posto di lavoro per l’intera giornata in cui il Consiglio è convocato.
Premesso ancora che il tema del costo della politica è diventato , in questi anni, un tema sensibile per l’estensione quantitativa della classe politica in Italia e per la misura rilevante delle prebende con cui tale classe viene compensata, a partire dai livelli alti per scendere a raggiera su tutti i livelli di governo territoriale in cui è articolata l’organizzazione statuale italiana.
Che tale diffuso sistema ha fatto si che, ad ogni livello, non venga più percepita la funzione rappresentativa pubblica come una funzione, essenzialmente, libera e volontaria, ma invece e piuttosto come un’attività pari ad un’altra e come tale con diritto a retribuzioni, anche cospicue. Istituti come il trattamento di fine rapporto, quello di quiescenza, persino il vitalizio esteso ai superstiti, sono istituti più propri del rapporto di lavoro, trasferiti in questi anni, pari pari, nel campo del trattamento economico dei rappresentanti eletti nelle assemblee legislative e non solo.
Che, a correnti alterne, vengono introdotte misure legislative atte a mitigare il costo della politica, ma tali misure sono per lo più assolutamente simboliche e, sino ad oggi, non hanno inciso la sostanza del problema.
Quanto premesso, si ritiene che questo Consiglio, per quanto irrilevante sia la incidenza delle indennità dei propri componenti sul bilancio, debba riaffermare un principio e cioè quello dell’esercizio della funzione pubblica elettiva su base essenzialmente volontaria e quindi, nella espressione della propria autonomia, approvi la soppressione per l’anno 2011 del gettone di presenza dalle poste del bilancio di previsione.
Tutto quanto premesso
Propongono quindi al Consiglio la approvazione della presente proposta, così come formulata in relazione, con soppressione per l’anno 2011 del gettone di presenza spettante ai Consiglieri per ogni partecipazione a seduta formalmente convocata .
I Firmatari ringraziano
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