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martedì 5 aprile 2011

Canio il togato  
La polemica era iniziata giusto in aula, nell’ultima seduta del Consiglio senza fine. Oggetto del contendere era l’attuale gestione dei cimiteri comunali, prendendo spunto dall’occasione nata da una recente disfunzione capitata a uno sfortunato trapassato che non  sembra aver trovato la fossa pronta in tempo utile per la sua triste sepoltura. Contendenti in aula : la Severino, il Bottini e poi la Sala.  Però  non finisce tutto li e qualche giorno dopo, ieri o oggi ben non so, Canio, con coraggio, prende iniziativa e convoca a Palazzo tutte le parti. C’è l’Assessore delegata, c’è l’accusata Severino, c’è tutto l’ufficio li riunito, poco ci manca che si riesumi anche il caro estinto. E’ qui Canio inizia il suo processo, riprendendo la Consigliere troppo impudente che avrebbe leso, in aula, la sensibilità dell’Assessore delegata, che avrebbe anche tentato quasi un complotto contro il governo, sfruttando, forse, informazioni riservate e l’imputato quindi diventa  anche l’ufficio che non sembra allineato. Insomma, a sentire Canio che questa volta indossa anche la toga, la questione sembra diventata un affare anche di stato e li in quell’aula improvvisata e in quel processo combinato vorrebbe arrivare anche a sentenza. Prove di un processo a noi verrebbe a dire e come è andata poi a finire, ma dopo il solito rissare  è che, per ora l’imputata se ne è tornata a casa a piede libero, la parte lesa delegata è rimasta, per così dire, insoddisfatta e il giudice togato deve, come è la prassi di giustizia, rinviare la sentenza sine die.
Andrà poi tutto in prescrizione.                  

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