La scadenza che sta scritta è
il 17, ma la scadenza, quella vera è il lunedì 18 prossimo che viene. Fissata così
anche la data, noi già oggi abbiamo fatto il solito dovere, presentando il volumetto
dove stanno scritti i no di minoranze avverso quella mossa che Canio aveva, ahilui.
tentato nel Consiglio del 14 di maggio. Con il voto della sua di maggioranza e
con l’assenza del noto Professor dimissionato, Canio decise questo affondo: “ tutti
fermi, passa uno “ e così tentò lo stralcio di quella più nota variante di città:
quella alberghiera.
Chi mai lo avesse consigliato a
questo azzardo, onestamente non è noto, comunque a noi ci parve assai determinato e così è
stato. Il titolo di oggi però non è a caso e se questa volta tanto rumore non c’è
stato, forse è perché abbiamo intanto lavorato ed oggi, infatti, abbiamo consegnato. Ci sono dunque , è naturale, un po’ le
osservazioni che già avevamo presentato e che, questa volta, abbiamo riadattato, ma ce n’ è
una che è speciale. L’alzo dunque è quello a zero, quello che
quando parte il colpo non perdona, va a bersaglio. L’ ìpotesi che è stata da
noi, per ora, dimostrata è che Canio sia o meglio stia cascando nel reato,
almeno quello tentato. Certo non solo Canio ne è coinvolto, tutta la squadra ne
verrebbe trascinata da questa mossa improvvida e avventata. Quindi : variante stralcio
col reato, quello d’abuso d’atti dell’ufficio, quello che violando qualche
norma, nel caso sono, almeno, forse tre, si procura un vantaggio ingiusto al
patrimonio di qualcuno e che vantaggio ! In tre o quattro paginette è tutto
scritto, la struttura di ciò che sarebbe un bel reato è stata dimostrata, Canio
è avvocato, c’è un altro avvocato nella squadra, è vero manca il Professore,
mica è fesso; insomma, se sanno almeno leggere, l’avviso, forte e chiaro, è
stato dato: fermi tutti, polizia, giù le
armi, siete presi.
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