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domenica 24 giugno 2012

CANIO, IL DOTTORE, IL BILANCIO E PERCHE’ IL NO



Ogni tanto pubblichiamo qualche cosa di integrale e così, questa è la volta che vi mettiamo in rete quel documento sul bilancio che abbiam portato in aula la sera del solstizio. Buona lettura.   

GRUPPO CONSILIARE INSIEME
Relazione al documento di bilancio 2012 e pluriennale

A dispetto di una consolidata abitudine degli amministratori al lamento finanziario programmato, il quadro delle risorse che risultano, di parte corrente, disponibili per l’anno in corso, non muta, sensibilmente, rispetto a quello dell’esercizio chiuso, comunque migliora.
Così crescono da 3 milioni e 503 mila a 3 milioni 707 mila le risorse proprie dalle imposte e dalle tasse, calano, un poco, i trasferimenti, - 76 mila; al netto della partita accesa per la questione IVA sugli impianti gas, aumentano, di circa 300 mila, le risorse provenienti dai servizi propri e dalla gestione del patrimonio.
Si conferma il quadro generale che vede i comuni turistici  beneficiare di risorse , “compensative” ,  rispetto a quelle che la sola popolazione residente garantirebbe loro e quindi, la poca fondatezza dei lamenti ricorrenti.
Questo, almeno, per quanto riguarda il quadro delle risorse correnti. ICI prima, IMU ora e nuova  imposta di soggiorno insegnano ed  il loro gettito   compensa così ed ampiamente, la perdita di trasferimenti che derivano dalle norme di stabilizzazione della finanza pubblica generale.
Quanto poi alla capacità e volontà delle amministrazioni locali di trarre beneficio da situazioni locali più felici della media generale, questa è tutta altra storia.
Certo è che l’abbondanza non genera virtù reale, ma solo, semmai, quella legale, tanto che registriamo, subito, il consumo dell’intero previsto gettito della nuova imposta di soggiorno, destinato, prontamente, a colmare l’ennesimo buco che, dopo, ormai 10 anni, si è aperto, nuovamente,  nell’acqua del porto, porto che è il nostro scandalo locale.
L’amministrazione che, da  sette anni, ne segue la vicenda e che, tra i suoi primi atti, può vantare la concessione della liberatoria, del valore di 300 mila euro, data  a professionisti il cui redatto progetto risultò irrealizzabile, si vede ora il nuovo progetto, mandato in gara, ribaltato, un’ altra volta, da una ditta vincitrice di gara ed incrementare i costi del 47 % rispetto a quelli scritti in un contratto, solo da poco, stipulato. Qualunque sarà l’esito finale di questa vicenda, nessuno dovrà farsene merito.
Per ora registriamo l’ennesimo prosciugamento di risorse per un’opera fantasma e contro questo prosciugamento ci opponiamo.

Luci ed ombre si vedono nella lettura del bilancio, il cui dato di confronto tra previsione e rendiconto ultimo, rimane però falsato da un elemento; la tendenza cioè a partire bassi e a chiudere in salita, spese e entrate. 4 milioni 879 mila era stato il dato previsionale 2011, chiuse a 5 milioni 582 mila, da cui togliamo, pure i 400 mila e rotti della partita gas, ma 5 milioni 070 mila è il dato previsionale 2012. Quest’ anno si spenderà, quindi,  meno o si spenderà di più  rispetto l’anno trascorso ? Chi lo sa,lo vedremo solo  alla fine esercizio.
Se dovessimo condurre la curva lungo le cifre di spesa corrente, essa andrebbe un po’ giù e un po’ su, alla fine l’impressione è che non cambierà poi molto, in linea insomma con il conservatorismo  consolidato di questo vostro  governo.

L’assenza, negli ultimi giorni, della funzionaria di ragioneria, non ci ha permesso di approfondire meglio alcuni aspetti che avremmo voluto e questo rende carente l’analisi e alcune conclusioni; ce ne dogliamo.

Ad esempio non abbiamo capito se, effettivamente, la spesa per il personale avrà, in previsione triennale, un leggero calo o no. A parte infatti la riduzione per cantieri di lavoro, le vacanze che sono intervenute, che interverranno poi ancora in corso d’anno o gli incrementi, sono registrati nel loro saldo netto di spesa per l’anno in corso? Così dovrebbe, ma allora perché non c’è variazione sensibile sulla proiezione di spesa 2013, 2014 ?
Che dire poi dei documenti di programmazione triennale del personale dove in atto n. 1 G.M. si prevede la copertura di posto C in uscita e in documento 2, pari data, sempre G.M. si denuncia tale mobilità come economia di spesa, economia che, se tale poi non sarà, per intanto la si assegna al 50 % ad incremento del fondo incentivante, per poi , forse, ridurlo, se il piano triennale sarà poi attuato ?
Domande che, al momento non hanno risposte, comunque un fatto è certo e che, senza timore di perdita o di mancati guadagni di consensi,  occorre dire che la somma delle dotazioni di risorse impegnate per il personale ( 1. milione e 392 mila anno 2012) e la sua complessiva consistenza numerica , non si esprimono in una adeguata produttività. Sotto questo profilo si deve ,quindi denunciare, non tanto la politica dell’Assessore munito di delega a riguardo, quanto piuttosto l’ assenza di una sua politica riformatrice e programmatrice. A, parziale, scusante vorremmo dirgli che non è facile, ma questo non significa proprio niente e non lo esonera dal provarci. Comunque registriamo l’ennesimo avanzamento dei livelli superiori, inseguendo, anche noi, il record del comune di Taranto quanto a generali nell’organico del suo corpo di polizia, là  sono tutti meno due.

Comunque registriamo anche l’ennesimo atto di mancata rinuncia a prebenda alcuna da parte degli amministratori e, a dispetto delle indicazioni e delle dichiarazioni al sacrificio, registriamo ancora previsioni di indennità  che, come sappiamo tutti, sono calcolate su di una popolazione che, censimento insegna, non c’è.  

La disponibilità comunque e sempre di risorse importanti, la cecità di prospettive diverse, l’illusione che il quadro di finanza locale, per la parte governata dal centro, poi mutasse, ha distolto il governo locale da un obiettivo importante che poteva essere raggiunto, anno per anno, una revisione della spesa che se voleva dire non fare alcune spese anche  effimere, al proposito non sembrano queste ridursi  per il 2012, voleva dire, specialmente, fare le stesse cose spendendo meno e quanto ad esempi di sprechi ne abbiamo portati molti in quest’aula, ma senza effetto alcuno.

Se i rubinetti per gli investimenti sono stati, progressivamente, chiusi dalle leggi di stabilità finanziaria generale, bisognava fare di necessità virtù;  ripensare modelli gestionali,  saper rinunciare a soluzioni consolidate, imporre processi di spesa più virtuosi accrescendo i controlli interni, operare una virtuosa politica di esternalizzazioni sfruttando l’effetto depressivo della domanda sui prezzi messi in concorrenza, mettere mani al giocattolo di Stresa Servizi (vedremo come andrà a finire a non seguire i nostri consigli…..) ,  governare e utilizzare i modelli di finanziamento privato degli investimenti pubblici economici che sono consentiti e che potevano essere una risposta vincente.
Neppure possiamo dire che ci avete  provato ed il mercato non ha risposto, manco si è voluto provarci. Per inettitudine ? Per contrasti interni sui programmi ? Per rivalsa a suggerimenti che da questi banchi arrivavano ?
 Non lo sappiano; registriamo soltanto il nulla e il nulla ancora, ma l’inseguimento, forsennato, da parte di un capo del governo locale  confuso nei suoi obiettivi, verso un modello di città da privatizzare in tutte le sue dimensioni e da svendere alle potenze economiche locali, senza che nel frattempo, uno che uno soltanto dei problemi infrastrutturali sia stato risolto e che , persino, lo stato manutentivo del bene pubblico  più diffuso, la viabilità, in tutte le sue componenti, versa in stato di collettiva vergogna.

In questo quadro, il patto di stabilità e i suoi vincoli diventano il caprio espiatorio per giustificare ogni mancato raggiungimento di promesse e l’immobilismo totale. 

Bravi, siete in vista dell’ultima boa, girata la quale inizia la discesa e si va al traguardo.  Non vi arriverete da vincitori, ma da perdenti.


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