Ogni tanto pubblichiamo qualche
cosa di integrale e così, questa è la volta che vi mettiamo in rete quel
documento sul bilancio che abbiam portato in aula la sera del solstizio. Buona
lettura.
GRUPPO CONSILIARE INSIEME
Relazione al documento di bilancio
2012 e pluriennale
A dispetto di una consolidata abitudine degli amministratori
al lamento finanziario programmato, il quadro delle risorse che risultano, di
parte corrente, disponibili per l’anno in corso, non muta, sensibilmente,
rispetto a quello dell’esercizio chiuso, comunque migliora.
Così crescono da 3 milioni e 503 mila a 3 milioni 707 mila
le risorse proprie dalle imposte e dalle tasse, calano, un poco, i trasferimenti, - 76 mila; al
netto della partita accesa per la questione IVA sugli impianti gas, aumentano,
di circa 300 mila, le risorse provenienti dai servizi propri e dalla gestione
del patrimonio.
Si conferma il quadro generale che vede i comuni
turistici beneficiare di risorse ,
“compensative” , rispetto a quelle che
la sola popolazione residente garantirebbe loro e quindi, la poca fondatezza
dei lamenti ricorrenti.
Questo, almeno, per quanto riguarda il quadro delle risorse
correnti. ICI prima, IMU ora e nuova
imposta di soggiorno insegnano ed il loro gettito compensa così ed ampiamente, la perdita di
trasferimenti che derivano dalle norme di stabilizzazione della finanza
pubblica generale.
Quanto poi alla capacità e volontà delle amministrazioni
locali di trarre beneficio da situazioni locali più felici della media
generale, questa è tutta altra storia.
Certo è che l’abbondanza non genera virtù reale, ma solo,
semmai, quella legale, tanto che registriamo, subito, il consumo dell’intero
previsto gettito della nuova imposta di soggiorno, destinato, prontamente, a
colmare l’ennesimo buco che, dopo, ormai 10 anni, si è aperto, nuovamente, nell’acqua del porto, porto che è il nostro
scandalo locale.
L’amministrazione che, da
sette anni, ne segue la vicenda e che, tra i suoi primi atti, può vantare
la concessione della liberatoria, del valore di 300 mila euro, data a professionisti il cui redatto progetto
risultò irrealizzabile, si vede ora il nuovo progetto, mandato in gara,
ribaltato, un’ altra volta, da una ditta vincitrice di gara ed incrementare i
costi del 47 % rispetto a quelli scritti in un contratto, solo da poco,
stipulato. Qualunque sarà l’esito finale di questa vicenda, nessuno dovrà
farsene merito.
Per ora registriamo l’ennesimo prosciugamento di risorse per
un’opera fantasma e contro questo prosciugamento ci opponiamo.
Luci ed ombre si vedono nella lettura del bilancio, il cui
dato di confronto tra previsione e rendiconto ultimo, rimane però falsato da un
elemento; la tendenza cioè a partire bassi e a chiudere in salita, spese e entrate.
4 milioni 879 mila era stato il dato previsionale 2011, chiuse a 5 milioni 582
mila, da cui togliamo, pure i 400 mila e rotti della partita gas, ma 5 milioni 070
mila è il dato previsionale 2012. Quest’ anno si spenderà, quindi, meno o si spenderà di più rispetto l’anno trascorso ? Chi lo sa,lo vedremo
solo alla fine esercizio.
Se dovessimo condurre la curva lungo le cifre di spesa
corrente, essa andrebbe un po’ giù e un po’ su, alla fine l’impressione è che
non cambierà poi molto, in linea insomma con il conservatorismo consolidato di questo vostro governo.
L’assenza, negli ultimi giorni, della funzionaria di
ragioneria, non ci ha permesso di approfondire meglio alcuni aspetti che
avremmo voluto e questo rende carente l’analisi e alcune conclusioni; ce ne dogliamo.
Ad esempio non abbiamo capito se, effettivamente, la spesa
per il personale avrà, in previsione triennale, un leggero calo o no. A parte
infatti la riduzione per cantieri di lavoro, le vacanze che sono intervenute,
che interverranno poi ancora in corso d’anno o gli incrementi, sono registrati
nel loro saldo netto di spesa per l’anno in corso? Così dovrebbe, ma allora
perché non c’è variazione sensibile sulla proiezione di spesa 2013, 2014 ?
Che dire poi dei documenti di programmazione triennale del
personale dove in atto n. 1 G .M.
si prevede la copertura di posto C in uscita e in documento 2, pari data,
sempre G.M. si denuncia tale mobilità come economia di spesa, economia che, se
tale poi non sarà, per intanto la si assegna al 50 % ad incremento del fondo
incentivante, per poi , forse, ridurlo, se il piano triennale sarà poi attuato
?
Domande che, al momento non hanno risposte, comunque un
fatto è certo e che, senza timore di perdita o di mancati guadagni di
consensi, occorre dire che la somma
delle dotazioni di risorse impegnate per il personale ( 1. milione e 392 mila
anno 2012) e la sua complessiva consistenza numerica , non si esprimono in una
adeguata produttività. Sotto questo profilo si deve ,quindi denunciare, non
tanto la politica dell’Assessore munito di delega a riguardo, quanto piuttosto
l’ assenza di una sua politica riformatrice e programmatrice. A, parziale,
scusante vorremmo dirgli che non è facile, ma questo non significa proprio
niente e non lo esonera dal provarci. Comunque registriamo l’ennesimo
avanzamento dei livelli superiori, inseguendo, anche noi, il record del comune
di Taranto quanto a generali nell’organico del suo corpo di polizia, là sono tutti meno due.
Comunque registriamo anche l’ennesimo atto di mancata
rinuncia a prebenda alcuna da parte degli amministratori e, a dispetto delle
indicazioni e delle dichiarazioni al sacrificio, registriamo ancora previsioni
di indennità che, come sappiamo tutti,
sono calcolate su di una popolazione che, censimento insegna, non c’è.
La disponibilità comunque e sempre di risorse importanti, la
cecità di prospettive diverse, l’illusione che il quadro di finanza locale, per
la parte governata dal centro, poi mutasse, ha distolto il governo locale da un
obiettivo importante che poteva essere raggiunto, anno per anno, una revisione
della spesa che se voleva dire non fare alcune spese anche effimere, al proposito non sembrano queste
ridursi per il 2012, voleva dire,
specialmente, fare le stesse cose spendendo meno e quanto ad esempi di sprechi
ne abbiamo portati molti in quest’aula, ma senza effetto alcuno.
Se i rubinetti per gli investimenti sono stati, progressivamente,
chiusi dalle leggi di stabilità finanziaria generale, bisognava fare di
necessità virtù; ripensare modelli
gestionali, saper rinunciare a soluzioni
consolidate, imporre processi di spesa più virtuosi accrescendo i controlli
interni, operare una virtuosa politica di esternalizzazioni sfruttando
l’effetto depressivo della domanda sui prezzi messi in concorrenza, mettere
mani al giocattolo di Stresa Servizi (vedremo come andrà a finire a non seguire
i nostri consigli…..) , governare e
utilizzare i modelli di finanziamento privato degli investimenti pubblici
economici che sono consentiti e che potevano essere una risposta vincente.
Neppure possiamo dire che ci avete provato ed il mercato non ha risposto, manco
si è voluto provarci. Per inettitudine ? Per contrasti interni sui programmi ?
Per rivalsa a suggerimenti che da questi banchi arrivavano ?
Non lo sappiano;
registriamo soltanto il nulla e il nulla ancora, ma l’inseguimento, forsennato,
da parte di un capo del governo locale confuso nei suoi obiettivi, verso un modello
di città da privatizzare in tutte le sue dimensioni e da svendere alle potenze
economiche locali, senza che nel frattempo, uno che uno soltanto dei problemi
infrastrutturali sia stato risolto e che , persino, lo stato manutentivo del
bene pubblico più diffuso, la viabilità,
in tutte le sue componenti, versa in stato di collettiva vergogna.
In questo quadro, il patto di stabilità e i suoi vincoli
diventano il caprio espiatorio per giustificare ogni mancato raggiungimento di
promesse e l’immobilismo totale.
Bravi, siete in vista dell’ultima boa, girata la quale
inizia la discesa e si va al traguardo. Non
vi arriverete da vincitori, ma da perdenti.
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