Adesso danno il nome anche all’anticiclone; Scipione è ormai
passatto, ora arriva anche quello che battezzano Caronte, insomma sarà un’
estate con questi colpi di calore, intervallati da rovesci che più che
rinfrescare faranno solo crescere il disagio per questo clima dal nome poi, per
chi l’avesse anche scordato, molto
esatto: “ sub tropicale alpino”. In questo clima dunque, ragionare non sempre è
così semplice, a volte prevale una certa sonnolenza, vi è poi un calo di
energia, le ferie son fatte proprio adesso e non a caso. Chi rimane, chi non
riposa, chi le ferie non le prende, poi lo paga, non c’è scampo. Guardiamo un
po’ dentro il Palazzo, se è vero quello che sopra abbiamo detto, prender
decisioni, tra un anticiclone che è passato e l’altro che è in arrivo, è sempre un po’ azzardato e, da quello che si
sa e da quello che, invece, si sospetta,
la tesi è confermata.
Per quello che sappiamo, in pieno anticiclone, l’ africano,
Canio si è letto il parere di Pafundi sul buco dentro al porto e, felice come un papa, l’ha tutto condiviso e
fatto proprio. Siamo d’ estate, c’è un caldo da morire, perché non cercare di
finire e allora tira fuori dalle casse un milioncino messo via e chiude il buco,
cos’ sia. Per quello che ,invece, si sospetta c’è un continuo tira e molla su cosa fare della piazza di Marconi; c’è
chi la vuole sopra e chi la vuole sotto, a secondo di quanto salga o scenda
questo termometro d’estate. Girano le carte, girano i progetti milionari, gira un
po’ anche la testa, un giorno dicono di si, un giorno anche di no , il caldo
non sembra, al meglio, consigliare ed il problema è meglio rinviare. E’ l’intervallo
tra il primo anticiclone e l’altro già annunciato, si aspetta un po’ più fresco
e Canio ne approfitta per andare in conferenza per la SIAV srl, ma per quel poco che sappiamo e per tanto che, magari, indoviniamo, la
previsione è errata, il caldo sale nuovamente e tira brutti scherzi. Ribolle
allora il nostro Canio e dentro in conferenza, sbaglia e fa un’arringa,
denuncia gli aguzzini che l’anno preso a morte, promette la vendetta: giustizia sarà fatta.
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