CANIO FURIOSO
Questa sera si va in replica e ancora un’altra volta Canio porta in scena
sempre i testi, che minoranze, già da molto, han presentato. Se poi Canio si decida, finalmente, a completare il
programma dell’intera sua serata, forse questo, come sempre, non si sa. Poi c’è
anche sto problema; il problema sta nel fatto che chi presiede anche il Consiglio,
sempre Canio ben si intende, questa volta da più giorni si è incazzato, no
è furioso, anzi è ringhioso, è poi anche un po’ rabbioso, dite voi come volete,
c’è sta sera giusto il rischio di incidenti e di scenate per un niente o per
non nulla. Quasi, quasi stiamo a casa aspettando che si sbolla, che raffreddi
un po’ sta febbre, che gli scenda la pressione e che il suo battito rallenti;
per fortuna c’è il dottore, sempre pronto a intervenire, a soccorrere al
bisogno. C’è però anche sto caldo del solstizio e la sala del Consiglio è una
bolla di calore, sempre pronta a fare un
botto, poi ci accendono, a manetta, per far fresco anche le macchine, che si
mettono a ronzare come mosche fastidiose. C’è di tutto, c’è un complotto, siamo
certi, contro Canio il Presidente, c’è un complotto per tesarlo come mai prima
di ora e vedere quanto tiene e se poi….. tiene. Quasi, quasi stiamo a casa
aspettando che si sbolla, che si sbolla, mica tanto, già perché qui sta la
ragione: che la festa che aspettava gliela abbiamo già guastata. Quella festa
organizzata per il giorno 25, Santa Tigre di Maurienne, forse è andata rovinata;
quell’ accusa indirizzata con quel dito a Lui puntato deve avergli tolto il sonno
e gli ha dato questa furia inaspettata e incontrollata, ma chi fa anche l’aspetti,
prima o poi viene il momento, gira il vento.
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