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giovedì 21 giugno 2012

CANIO FURIOSO


Questa sera si va in replica e ancora un’altra volta Canio porta in scena sempre i testi, che minoranze, già da molto, han presentato. Se poi Canio  si decida, finalmente, a completare il programma dell’intera sua serata, forse questo, come sempre, non si sa. Poi c’è anche sto problema; il problema sta nel fatto che chi presiede anche il Consiglio, sempre Canio ben si intende,       questa volta da più giorni si è incazzato, no è furioso, anzi è ringhioso, è poi anche un po’ rabbioso, dite voi come volete, c’è sta sera giusto il rischio di incidenti e di scenate per un niente o per non nulla. Quasi, quasi stiamo a casa aspettando che si sbolla, che raffreddi un po’ sta febbre, che gli scenda la pressione e che il suo battito rallenti; per fortuna c’è il dottore, sempre pronto a intervenire, a soccorrere al bisogno. C’è però anche sto caldo del solstizio e la sala del Consiglio è una bolla di calore, sempre pronta  a fare un botto, poi ci accendono, a manetta, per far fresco anche le macchine, che si mettono a ronzare come mosche fastidiose. C’è di tutto, c’è un complotto, siamo certi, contro Canio il Presidente, c’è un complotto per tesarlo come mai prima di ora e vedere quanto tiene e se poi….. tiene. Quasi, quasi stiamo a casa aspettando che si sbolla, che si sbolla, mica tanto, già perché qui sta la ragione: che la festa che aspettava gliela abbiamo già guastata. Quella festa organizzata per il giorno 25, Santa Tigre di Maurienne, forse è andata rovinata; quell’ accusa indirizzata con quel dito a Lui puntato deve avergli tolto il sonno e gli ha dato questa furia inaspettata e incontrollata, ma chi fa anche l’aspetti, prima o poi viene il momento, gira il vento.     

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