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mercoledì 20 giugno 2012

GIALLO



C’è il concorso "giallo Stresa"; c’è quest’anno anche il festival letterario con dentro un po’ di  genere del giallo; ma c’è anche che, in canonica, proprio il prete, l’arciprete, forse cade, prende un botto e finisce la carriera;  c’è poi  pronto già il supplente, forse un poco anche aspirante; non fa in tempo a dire  messa che finisce già inguaiato in vicende anche penali come fosse  un maggiordomo in Vaticano. Fin qui dunque solo la cronaca e sta volta il Palazzo è fuori gioco, mentre nella polvere chi finisce è proprio anche l’altare, quello insomma che se dispensa assoluzioni, tra finanze dello Ior, preti e vescovi accusati e le guerre di prelati tra le mura, di peccati ne produce a livello industriale, quanto e più forse ne assolve. Qui in canonica c’è quindi un po’ il giallo ed il detto: “morto un papa arriva un altro”, è rinviato. Dopo un botto  arriva, invece, l’ altro botto, anche più forte; non c’è pace, c’è la coda del demonio che si mette di traverso nella guerra della prima successione per la cattedra vacante. C’è materia per il giallo; un canonico stordito, l’altro andato sul giornale nella cronaca di nera per vicende edificanti, i fedeli e i fedelissimi  pure loro ora storditi, il ricorso all’esorcista sembra proprio necessario per scacciare sto demonio che è insediato, motu proprio, sulla cattedra vacante.   


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