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venerdì 8 giugno 2012

MESSA IN RIGA




Mentre il nostro Premier è sempre un po’ troppo nervoso e molto poco avvicinabile, minoranza anche si stufa di questo tirar in lungo per trattar quattro argomenti dentro il Consiglio ed allora scrive al Governo, quello che siede a Villa Taranto si intende, perché metta in po’ in riga questo nostro caro Premier. Per l’occasione facciamo anche uno strappo e in integrale, qui pubblichiamo anche la lettera inviata.

Preg.mo  Sig. Prefetto della Provincia
Del Verbano Cusio Ossola
Ufficio Territoriale di Governo
Via Buonarroti 100 Villa Taranto
VERBANIA PALLANZA
VB

E p.c. Al Sindaco della città di
STRESA
Sede
  

OGG: D.Lgs. 267/2000 e s.m. Testo unico dell’ordinamento sugli Enti Locali.  Prerogative dei Consiglieri Comunali-Loro elusione da parte del Sindaco  della città di Stresa


                                   In qualità di  Consigliere Comunale eletto nel Consiglio della città di Stresa  e Capo del gruppo di minoranza denominato: “ Insieme”, sono a chiedere l’attenzione della Autorità Provinciale di Governo, da Lei rappresentata,  al fine di manifestare il disagio mio personale e dei Consiglieri del gruppo, disagio che trova la sua motivazione nelle modalità  con cui il Sindaco  garantisce i diritti dei consiglieri nell’ambito del consiglio comunale.
In particolare mi voglio riferire al fatto del differimento, sine die, dello svolgimento di interpellanze, mozione e proposte che i consiglieri aderenti al gruppo presentano.
Ultimo episodio che devo segnalare è quello che, a fronte di una formale e regolare  richiesta di convocazione del Consiglio per la trattazione di n 6 interpellanze, il Consiglio è stato, regolarmente, riunito entro i termini previsti dall’art. 39 secondo comma del testo unico, ma gli argomenti non sono stati trattati poiché preceduti da altri,  frutto anche di precedenti interpellanze e mozioni, ma neppur questi, peraltro, tutti trattati. A fronte del non esaurimento della seduta, ci si  sarebbe attesi un pronto rinnovo di convocazione da lì a pochi giorni per l’esaurimento dei lavori, mentre invece ci è stato annunciato, in sede di riunione di capi gruppo che la prossima seduta consiliare si svolgerà, soltanto,  il giorno 30 giugno.
Questo però è solo l’ultimo di una serie di episodi che hanno riguardato i consigli degli ultimi mesi.
Infatti, riassumendo: nell’ultimo sono 14 gli argomenti delle minoranze ( 6 quelli per i quali è stata chiesta la convocazione ), il Sindaco ne tratta 5, neppure uno dei sei, poi chiude la serata;  nel Consiglio del  26 di aprile, 11 argomenti sono delle  minoranze, il Sindaco ne tratta 2 e chiude la serata, mentre nel  Consiglio del 14 di maggio, 10 sono gli argomenti delle minoranze e il Sindaco ne tratta 2 e chiude la serata.
E’ evidente la elusione dei diritti dei consiglieri che, in tal modo operando, il Sindaco provoca;  depotenziando l’attività  di controllo del consiglio, violando le norme sui termini per lo svolgimento, effettivo, delle sedute richieste e quelle sui termini per rispondere ad interrogazioni, provocando o, meglio, cercando di provocare la caduta di interesse e di attualità su molti dei temi oggetto di iniziativa consiliare, ma così facendo il Sindaco non assolve la funzione terza che deve svolgere quando, nella  sua persona, accentra anche i poteri di Presidente del Consiglio.
Le ragioni di ordine “politico” che muovono il Sindaco della città di Stresa ad assumere i richiamati comportamenti non rilevano, né possono o debbono rilevare poiché le prerogative dei singoli consiglieri, siano essi appartenenti alla maggioranza o no, non importa, sono tutelate dalla legge e il Sindaco non può che registrarne le volontà ed adempiere alle funzioni istituzionali assegnate.
Per queste ragioni sono, perciò, a suscitare  l’attenzione del Sig, Prefetto che, in virtù dei poteri di controllo sull’attività degli Organi, ben possa, assunte le corrette informative, svolgere quella Sua autorevole funzione suasiva nei confronti del Sindaco di Stresa, consentendo così  il ripristino di una regolare e corretta dialettica democratica all’interno di questo Consiglio Comunale.

Sono a ringraziarla, sin da ora Sig. Prefetto, per quanto potrà fare e , nell’occasione, Le porgo i più sentiti saluti . 

F.to G.B. Vecchi
      
  

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