Mentre il nostro Premier è
sempre un po’ troppo nervoso e molto poco avvicinabile, minoranza anche si stufa di
questo tirar in lungo per trattar quattro argomenti dentro il Consiglio ed
allora scrive al Governo, quello che siede a Villa Taranto si intende, perché metta
in po’ in riga questo nostro caro Premier. Per l’occasione facciamo anche uno strappo
e in integrale, qui pubblichiamo anche la lettera inviata.
Preg.mo Sig. Prefetto
della Provincia
Del Verbano Cusio Ossola
Ufficio Territoriale di Governo
Via Buonarroti 100 Villa Taranto
VERBANIA PALLANZA
VB
E p.c. Al Sindaco della città di
STRESA
Sede
OGG: D.Lgs. 267/2000
e s.m. Testo unico dell’ordinamento sugli Enti Locali. Prerogative dei Consiglieri Comunali-Loro
elusione da parte del Sindaco della
città di Stresa
In
qualità di Consigliere Comunale eletto
nel Consiglio della città di Stresa e
Capo del gruppo di minoranza denominato: “ Insieme”, sono a chiedere
l’attenzione della Autorità Provinciale di Governo, da Lei rappresentata, al fine di manifestare il disagio mio
personale e dei Consiglieri del gruppo, disagio che trova la sua motivazione
nelle modalità con cui il Sindaco garantisce i diritti dei consiglieri
nell’ambito del consiglio comunale.
In particolare mi voglio riferire
al fatto del differimento, sine die, dello svolgimento di interpellanze,
mozione e proposte che i consiglieri aderenti al gruppo presentano.
Ultimo episodio che devo
segnalare è quello che, a fronte di una formale e regolare richiesta di convocazione del Consiglio per la
trattazione di n 6 interpellanze, il Consiglio è stato, regolarmente, riunito entro
i termini previsti dall’art. 39 secondo comma del testo unico, ma gli argomenti
non sono stati trattati poiché preceduti da altri, frutto anche di precedenti interpellanze e
mozioni, ma neppur questi, peraltro, tutti trattati. A fronte del non
esaurimento della seduta, ci si sarebbe
attesi un pronto rinnovo di convocazione da lì a pochi giorni per l’esaurimento
dei lavori, mentre invece ci è stato annunciato, in sede di riunione di capi
gruppo che la prossima seduta consiliare si svolgerà, soltanto, il giorno 30 giugno.
Questo però è solo l’ultimo di una serie di episodi che hanno
riguardato i consigli degli ultimi mesi.
Infatti, riassumendo: nell’ultimo sono 14 gli argomenti delle
minoranze ( 6 quelli per i quali è stata chiesta la convocazione ), il Sindaco
ne tratta 5, neppure uno dei sei, poi chiude la serata; nel Consiglio del 26 di aprile, 11 argomenti sono delle minoranze, il Sindaco ne tratta 2 e chiude la
serata, mentre nel Consiglio del 14 di
maggio, 10 sono gli argomenti delle minoranze e il Sindaco ne tratta 2 e chiude
la serata.
E’ evidente la elusione dei
diritti dei consiglieri che, in tal modo operando, il Sindaco provoca; depotenziando l’attività di controllo del consiglio, violando le norme
sui termini per lo svolgimento, effettivo, delle sedute richieste e quelle sui
termini per rispondere ad interrogazioni, provocando o, meglio, cercando di
provocare la caduta di interesse e di attualità su molti dei temi oggetto di
iniziativa consiliare, ma così facendo il Sindaco non assolve la funzione terza
che deve svolgere quando, nella sua persona,
accentra anche i poteri di Presidente del Consiglio.
Le ragioni di ordine “politico”
che muovono il Sindaco della città di Stresa ad assumere i richiamati
comportamenti non rilevano, né possono o debbono rilevare poiché le prerogative
dei singoli consiglieri, siano essi appartenenti alla maggioranza o no, non
importa, sono tutelate dalla legge e il Sindaco non può che registrarne le
volontà ed adempiere alle funzioni istituzionali assegnate.
Per queste ragioni sono, perciò,
a suscitare l’attenzione del Sig,
Prefetto che, in virtù dei poteri di controllo sull’attività degli Organi, ben
possa, assunte le corrette informative, svolgere quella Sua autorevole funzione
suasiva nei confronti del Sindaco di Stresa, consentendo così il ripristino di una regolare e corretta
dialettica democratica all’interno di questo Consiglio Comunale.
Sono a ringraziarla, sin da ora
Sig. Prefetto, per quanto potrà fare e , nell’occasione, Le porgo i più sentiti
saluti .
F.to G.B. Vecchi
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