Per sei raccomandate RR, si
sfilano altrettanti bigliettini, col ricalco, messi in mostra, quelli con il mittente
e il suo destinatario, poi altri sei per le cartoline del ritorno. Si va a casa
a compilare un po’ con calma e dopo un paio di giorni si entra in un ufficio a
consegnare. I bigliettini, caro mio signore, non vanno mica bene, questo è un altro ufficio e son diversi. Va
bene ho la pazienza e li riscrivo tutti quanti. Quanto costa ? Fan 5 di euro
per ciascuna, bene ma l’altra volta ne ho pagati giusto 12 di euro. Dipende, caro
signore, dai bigliettini compilati, ma è lo stesso, anche con questi c’è la
ricevuta col ritorno. Va bene ho la
pazienza, ma la macchina si inceppa anche sta volta e la pazienza scappa a
quelli che stanno messi in coda. Se vuole torno dopo, con più calma. No stia
pure perché la macchina è inceppata anche per gli altri. Finalmente la macchina
riparte, faccio le corna e stampa anche la sesta, poi ci sono anche sei
ordinarie. Morale fanno 44 euro e qualche rotto. Ecco il bancomat, gentile mia
impiegata; spiacente mio signore, dice
un poco imbarazzata, il bancomat non vale per le lettere, ma solo per gli altri
pagamenti. Torno a casa, prendo la moneta, ritorno, pago e ringrazio, fuori c’è
già la diligenza che subito riparte.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
Nessun commento:
Posta un commento