Ore 18 manca il Professore, arriverà
molto più tardi, manca come anche un po’ il suo solito il buon Coppola, manca
Vecchi, sta in Tailandia e manca la Luini. A ranghi un po’ ridotti e
rabberciati così s’avvia questo consiglio che prese inizio l’anno che è passato
ed ora va verso conclusione. Maggioranza ha un solo oggetto, modificar nel
comma giusto un articolo del testo che regolamenta i tempi di conclusion per
certi atti ( 30 giorni). L’approvazione è certo unanime, ma Piervalle lo ricorda
che son ben nove anni e cinque mesi che lui, intanto, aspetta. Giusto per
comunicar qualcosa del bilancio, ma proprio poca cosa, prende la parola il
nostro buon dottor e maggioranza ha già tutto finito. Adesso toccano a sfilar le
interpellanze, son tutte quante del gruppo che sta “Insieme” e a Piervalle, che
sta solo, tocca di far la sua parte sino al fondo. Il primo interpello è già ben
tosto, si fanno cinque esempi, presi a caso, dove non sembra che la gestione
del Palazzo sia proprio tutta trasparente. C’è la questione infatti degli
affidi a ditte passate a parenti di soggetti condannati per atti fatti a danno
anche dell’Ente; c’è la questione dei troppi progetti e dei conseguenti
affidamenti senza gare degli appalti delle manutenzioni delle strade; c’è sempre
e ancora la questione delle pubblicazioni, mal fatte o manco poi rifatte, delle
varianti al noto piano; ci son le troppe reticenze su altri affidamenti di conduzione
di un pubblico locale, c’è, ma questo Piervalle lo dice fuori sacco: La “Zannetta”
che risuona in sala esser, per eccelenza: “violazion di Stato”. Di tutto insomma
un po’, cui replica Bottini leggendo, sempre a suo modo, sul testo
preparato, ma in conclusione scaricando dove può sulla gestione ed assolvendo
invece sempre Sindaco e Assessori. Non molto diverso è quanto dice Canio che
sempre pare un innocente. Piervalle, concessa o no che sia, si prende il diritto anche della replica per dire che non
crede all’innocenza sbandierata e ai scarica barile che fan tutti quanti quasi sempre,
ma questi son come di sasso, non li smuovi. Adesso arriva la più bella, è la favola del porto che
par stia ancor perso tra le nebbie Qui è Canio che si atteggia a uomo serio che
stretto il microfono tra le due mani ed imposto ogni silenzio si appresta a
quello che tutti si aspettan essere l’annuncio del nuovo secolo. Tranquilli, niente,
ancora proprio niente, l’attesa è andata vana, l’annuncio finale è, ancora una
volta, rimandato. Canio allora ce lo dice e ce lo spiega che l’autorità adìta ha
atteso ben sette mesi per mandare una risposta, che la risposta è arrivata solo
l’altro ieri, ma che non dice proprio niente. Vi risparmio un po’ quanto è stato
il di Lui seguito che è stato scaricar su quel ritardo ogni qualsiasi colpa e
danno, poi ci dice che adesso si ricomincia per saper se la Regione gli
autorizza l’uso di quei 900 mila euro che son la nuova causa del ritardo. Ma l’impresa
è ancora lì che aspetta o è andata via? Alla domanda Canio sembra non voler
dare risposta, anzi sembra non
ascoltar neppure la domanda. Un poco ancora di insistenza e allora esce un si, ma forse è un po’ anche un no o ancora
meglio un non lo so. Morale ne sappiamo quasi quanto prima e andiamo, ormai,
sempre con più lena, verso la fine del primo quindicennio. Si va allora in replica: caro Canio, si paga il
peccato originale e forse altri peccati fatti per strada, questa è la morale
che traiamo e poi chi, alla fine, ne risponde? Allor, un po’ senza e fuori dal contesto, è
Canio che chiede che sia la minoranza a
far la relazione per indicar in chi e dove sta tutta la colpa, Allor è meglio cambiare
l’argomento e la prossima volta vi scrivo l’altro pezzo.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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