Non è che poi è una novità, anzi
ci siamo abituati, comunque qui parliamo di quelli che sono i programmi di Palazzo,
quelli anche programmati, quelli dichiarati e poi votati, ma poi mai attuati,
anzi più volte son cambiati e anche ricambiati. Ci vuole insomma grande fantasia,
grande capacità di cambiamento e innovazione, per dirla ancor più forte, è
quasi far mezza rivoluzione. Per carità, andiamoci un po’ piano, che quelli che
stanno nel Palazzo siano capaci anche di tanto, noi non ci mettiam proprio la
mano; un po’ confusionari questo si, rivoluzionari proprio no. Ora noi non ci
possiamo fare proprio quasi niente, però c’è questa strana cosa qui che ormai succede:
delle cose che erano quelle già previste;
le une rimangono in programma, ma non fanno; le seconde le tolgon dal programma
così, pure quelle non le fanno; mentre le terze poi le cambian, ma manco quelle poi si fanno. Se questa roba qui a voi poi sembra che forse sia
una gran rivoluzione, così sia. Comunque torniamo ai giorni nostri perché è di
questi che volevamo alfin parlare ed aggiornarvi un po’ sui cambiamenti sempre
in atto. Finisce quindi in un non nulla quel progettino tanto ambito e
decantato per far, nell’isola che fu il centro sul lago per la pesca,un
piccolo museo di storia, economia, vita vissuta, passata e tramandata. Finisce
così con quattro righe scritte, firmate Canio, che decide che è meglio lasciar
stare e pensar altro. Che cosa sia quest’altro è presto detto, o meglio è
scritto: un paio di residenze per
artisti che li alloggiati saranno più ispirati. Di più non ne sappiamo, ma è
già pronto un interpello che presenteremo al prossimo consiglio, così poi un po' di più, forse, ne sapremo e vi diremo.
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