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giovedì 24 ottobre 2013

ASPETTANDO LA CHIAMA




Canio tace, aveva promesso in fine di seduta dell'ultimo Consiglio di chiamare, da lì a poco, i capi gruppo e fissar la nuova data; tace e sino ad oggi ancora nulla, seppur sempre poi Canio si sta prendendo ancora un po' di tempo e deposita un paio di proposte per sto nuovo Consiglio. Fatti comunque un po' di conti, ai primi di novembre sarebbe il tempo giusto della data per far finir l'ultimo Consiglio che, come sappiamo, Canio si era guardato ben dal terminarlo. Pendono dunque ancora tre interpelli: il porto, funivia e l'espropriazione dei diritti in vetta al Mottarone. Al secondo poi dei tre, in parte e in verità, Canio ha già risposto, ma occorre precisare ancora un paio di questioni e poi aspettiamo che giunga in aula l'accordo di programma  tra sempre il Comune e l'Ente Regionale o la sua società di committenza che dir si voglia, non sappiamo. Quel che sappiamo invece è che, sino all'altrieri l'accordo c'era in bozza, ma ciò che manco c'era in bozza erano i soldi. Vedremo dunque le novità dell'ultimo minuto se avrann portato in dote un po' di soldi o se, un'altra volta, solo balle. Quanto all'espropriazione dei diritti in vetta al Mottarone, la procedura, è noto, è andata molto male, anzi malissimo, tanto che i giudici del Tar ne hanno decretato la sua morte. Ad aiutar però sto Canio e a risollevar le sorti della stagione prossima sciistica sembra venuta la dichiarazione, a mezzo stampa, della proprietà che stava pure espropriata, o meglio almeno l'una delle due che ha dichiarato di non voler certo infierire sul vinto e le sue spoglie. Rimane il primo d'interpello, quello per il quale, a scommetter qui non si sbaglia, Canio ha pensato di chiudere il Consiglio alle 21 e rinviar ogni risposta. Siam dunque arrivati proprio in porto, sto grande pasticcio che districar sembra la cosa più impossibile e dove Canio pure sembra che stia ancora non poco impantanato. Penserà forse sto Canio di arrivar in aula con quell'assenso ad usar la cifra di 900 mila in euro che ancora ieri stava aspettando dall'Ente Regionale e così tacitar un poco chi l'incalza con le domande imbarazzanti cui preferisce non dar mai la sua risposta. Vedremo; noi lo aspettiamo in aula, ma intanto andiamo avanti a scrivere la storia di questa nostra solo gran vergogna e poi spedirla all'indirizzo:  via Roma 305 10100 di Torino.

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