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venerdì 11 ottobre 2013

MEZZI SALVATI




Mezzi salvati, questa che è nel titolo può essere la sintesi veloce della nota vicenda telamoni. Messi un po' su per festeggiare tre volte i cinquant'anni, inorridirono a quelli con buon gusto e un poco d'amor proprio. Ubiali è il nome che porta il progettista che più che un architetto pareva anche fosse artista. Mescolò un poco anche gli stili di ogni tempo, ne fece un'alchimia, ne uscì, commissionato in Cina e trasportato qui via mare, l'orrenda  costosa messa in scena che ora è lì, purtroppo, da guardare. Comunque la storia conoscete, partì con un progetto assai vistoso che poco, persino, piacque a tal Pernice, finito in gattabuia gli scorsi giorni, all'epoca dei fatti Soprintendente. Egli dispose infatti di dare un taglio a tutti quei decori e scrisse, si così preciso scrisse, che in particolare non fossero fatti i telamoni. Passò però del tempo è quando al posto di Pernice si fece viva la Papotti, i telamoni, un po' ridotti, riapparvero in disegno per mano dell'Ubiali. Per verità dei fatti, quando sta Papotti ci mise la sua firma era del mese di novembre il 17 e l'anno 2000 zero e nove. Era di agosto la norma che bloccava le nuove costruzioni nel parco del Des Iles, ma si sa come la pensa la Papotti e poiché si sa come la pensa anche sto Palazzo, a giugno dell'anno successivo uscì da lì anche il permesso a costruire. Poi la storia è pure nota perché tutti videro che l'opera fu fatta a fine d'anno del 2011 ed il permesso sembrava fosse decaduto. Orbene con una foto in mano il Palazzo contesta il fatto al Grand Hotel, ma sto Ubiali dimostrerà che non è vero ed il Palazzo chiede scusa e chiude gli atti. Stesso discorso, più o meno fa questa Papotti e che gli atti  che permisero lo scempio fosser fuori legge  a nessuno par che nulla freghi ed arriviamo quindi ai giorni nostri: morale la Papotti ha decretato l'amputazion degli arti a due dei telamoni, che sono troppi. Non manca di indicar questa Papotti che il tutto si faccia con cura e senza danno per tutto quanto il resto. Si vede che ci tiene alle opere d'arti firmate da sto Ubiali.

 

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