Ore 18, la solita
sala del Pala del Congressi, Canio fa il suo ingresso e prende subito il suo
posto. La sala è semivuota, togliendoci i tecnici del suono, il vigile
Giaviana, l'informatico che testa un nuovo sistema a registrare e l'addetto del
palazzo, non c'è proprio nessuno. Comunque, piano piano, entrano in aula i
singoli chiamati, alla fine si conteranno cinque assenti ed undici presenti.
Ora si inizia, si fa la chiama per l'appello e poi si approva una lunga
serie di verbali delle sedute precedenti. Il clima è quello che si registra a
inizio autunno, serata tiepida ed anche un poco uggiosa che più che rendere animosi
sembra sopire la voglia di duellare. Così Canio, in veste finanziaria, ci
chiama a ratificare un atto prima e dopo l'altro di qualche variazione, di poco
conto, del bilancio e poi da inizio a relazionar sugli equilibri di bilancio.
Per vero non ci sarebbe poi molto da raccontare perché, come sappiamo, gli equilibri sono
esatti, comunque l'occasione sembra propizia per raccontarci qualche primizia
intorno all'adeguamento dell'impianto funiviario. Per la verità nulla poi
ancora di sicuro e molto certo, soltanto che questo Comune ci caccia nel bilancio 70.000 in euro
nell'anno che è ora in corso, per dimostrar che tiene fede ai propri impegni. Per
quanto invece spetta alla Regione, ci dice Canio avere la Società di committenza
fatto arrivar la bozza di accordo di programma, ma che quanto alla quota di finanziamento regionale nulla ancor poi
se ne sa. Prosegue l'esame dei programmi e quando si arriva in C.so Italia dove,
si apprende, sarebbe intenzion procedere al progetto di suo rifacimento,
ritorna in aula la questione del concorso di idee e di progettazione che fu
archiviato con primo atto in assoluto dal primo governo già di Canio. Piervalle
insiste che si c'è da metterci le mani su questa tratta centrale e disastrata,
ma che occorre guardare un poco avanti per affrontar la riqualificazione in
generale e se le risorse proprie rimangono bloccate dal noto patto di stabilità,
passare ad altri mezzi mettendo in gioco le risorse che vengono dal parcheggio
di P. za di Marconi, ma qui si sa che il dente duole perché toccarle vuol dire
mettere in ginocchio Stresa Servizi. Canio lo nega, il Vice non lo dice, ma ci
crede. Ci sono tre mozioni che portano la firma dei Consiglieri in minoranza ed
anche di Coppola che sta con maggioranza. Relatore sulla prima è Lucio Casaroli
della proposta ispiratore. E' il cimitero per animali da affezione, peraltro
previsto e disciplinato da legge regionale, lo si vorrebbe come fosse un poco
un parco, insomma non certo un mausoleo, ma molto semplice e tranquillo.
Risponde il Vice che tra le parole già si capisce non vedere la cosa con favore,
ma Canio ci mette parole un poco più indulgenti, chiedendo che siano i
promotori a farsi carico. Il Professore invece, in deroga alla norma, prende la
parola e stronca la proposta. Poi Piervalle, anche lui allora in deroga di
norma, pure prende la parola e prova a dire che si potrebbe
trasferire la proposta all'amministrazion Pallavicino che forse un posticino
per un parco mortuario pur lo trova. Su questa allora si smorza la voglia di
cassare la proposta e la si rinvia ad altra data in attesa di conoscere la
risposta. C'è la proposta per organizzare un servizio di pubblico trasporto dalle
vie alte di Stresa capoluogo al centro e
viceversa. Il Vice la boccia senza
appello e così il resto del Consiglio presente in maggioranza. La terza mozione
la illustra Bertolino, riguarda una proposta di metter rotatoria che agevola
manovra nell'incrocio tra la via Roma, la Carducci e via Gignous. E' sempre il
Vice questa sera che, con il dente avvelenato perché anche Coppola ha firmato,
propone, facendo solo grande confusione, sia bocciata senza appello. Finite le mozioni
ci sono gli interpelli , ma visto che ore
sono, il resoconto lo faccio un'altra volta.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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