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giovedì 10 ottobre 2013

SEMI CONSIGLIO I PARTE


 
Ore 18, la solita sala del Pala del Congressi, Canio fa il suo ingresso e prende subito il suo posto. La sala è semivuota, togliendoci i tecnici del suono, il vigile Giaviana, l'informatico che testa un nuovo sistema a registrare e l'addetto del palazzo, non c'è proprio nessuno. Comunque, piano piano, entrano in aula i singoli chiamati, alla fine si conteranno cinque assenti ed undici presenti. Ora si inizia, si fa la chiama per l'appello e poi si approva una lunga serie di verbali delle sedute precedenti. Il clima è quello che si registra a inizio autunno, serata tiepida ed anche un poco uggiosa che più che rendere animosi sembra sopire la voglia di duellare. Così Canio, in veste finanziaria, ci chiama a ratificare un atto prima e dopo l'altro di qualche variazione, di poco conto, del bilancio e poi da inizio a relazionar sugli equilibri di bilancio. Per vero non ci sarebbe poi molto da raccontare  perché, come sappiamo, gli equilibri sono esatti, comunque l'occasione sembra propizia per raccontarci qualche primizia intorno all'adeguamento dell'impianto funiviario. Per la verità nulla poi ancora di sicuro e molto certo, soltanto che questo Comune  ci caccia nel bilancio 70.000 in euro nell'anno che è ora in corso, per dimostrar che tiene fede ai propri impegni. Per quanto invece spetta alla Regione, ci dice Canio avere la Società di committenza fatto arrivar la bozza di accordo di programma, ma che quanto alla quota di finanziamento regionale nulla ancor poi se ne sa. Prosegue l'esame dei programmi e quando si arriva in C.so Italia dove, si apprende, sarebbe intenzion procedere al progetto di suo rifacimento, ritorna in aula la questione del concorso di idee e di progettazione che fu archiviato con primo atto in assoluto dal primo governo già di Canio. Piervalle insiste che si c'è da metterci le mani su questa tratta centrale e disastrata, ma che occorre guardare un poco avanti per affrontar la riqualificazione in generale e se le risorse proprie rimangono bloccate dal noto patto di stabilità, passare ad altri mezzi mettendo in gioco le risorse che vengono dal parcheggio di P. za di Marconi, ma qui si sa che il dente duole perché toccarle vuol dire mettere in ginocchio Stresa Servizi. Canio lo nega, il Vice non lo dice, ma ci crede. Ci sono tre mozioni che portano la firma dei Consiglieri in minoranza ed anche di Coppola che sta con maggioranza. Relatore sulla prima è Lucio Casaroli della proposta ispiratore. E' il cimitero per animali da affezione, peraltro previsto e disciplinato da legge regionale, lo si vorrebbe come fosse un poco un parco, insomma non certo un mausoleo, ma molto semplice e tranquillo. Risponde il Vice che tra le parole già si capisce non vedere la cosa con favore, ma Canio ci mette parole un poco più indulgenti, chiedendo che siano i promotori a farsi carico. Il Professore invece, in deroga alla norma, prende la parola e stronca la proposta. Poi Piervalle, anche lui allora in deroga di norma,  pure prende la parola e prova a dire che si potrebbe trasferire la proposta all'amministrazion Pallavicino che forse un posticino per un parco mortuario pur  lo trova. Su questa allora si smorza la voglia di cassare la proposta e la si rinvia ad altra data in attesa di conoscere la risposta. C'è la proposta per organizzare un servizio di pubblico trasporto dalle  vie alte di Stresa capoluogo al centro e viceversa. Il  Vice la boccia senza appello e così il resto del Consiglio presente in maggioranza. La terza mozione la illustra Bertolino, riguarda una proposta di metter rotatoria che agevola manovra nell'incrocio tra la via Roma, la Carducci e via Gignous. E' sempre il Vice questa sera che, con il dente avvelenato perché anche Coppola ha firmato, propone, facendo solo grande confusione,  sia bocciata senza appello. Finite le mozioni ci sono gli interpelli , ma visto  che ore sono, il resoconto lo faccio un'altra volta.

 

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