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giovedì 31 ottobre 2013

LA CHIAMA




Così ci chiama il sei prossimo del mese che inizia ormai domani; l'attesa è stata però alquanto avara e anziché mettere argomenti nel carniere, Canio sembra ora essersi distinto per levarli. Tre dunque e nulla più sono gli oggetti che maggioranza mette in campo, non è molto, almeno questa volta non ci sarà più nessuna scusa e dovrà trattare ed esaurire tutti gli interpelli. Intanto Lui però li leva e toglie, dall'ordine del giorno, quello che era stato da noi già presentato, ma non trattato e riguardava la telenovela dell'impianto che corre sulla fune. Avrà pensato che quanto aveva detto in argomento bastava e forse anche avanzava, ma non è vero e quindi gli abbiamo girato la richiesta di reinserire l'argomento all'odg e ora vediamo un po' questa risposta. Questo dunque ha tolto e l'altro non ha messo. Quest'altro che, in qualche modo, ci aveva invece anticipato come se fosse ormai ben certo, era proprio l'accordo di programma del Palazzo con l'Ente Regionale per il rinnovo dell'impianto che adesso sta sempre più sul bilico sopra la sua fune. Si allunga ancora dunque il tempo in cui le promesse diventano realtà e  questo è proprio il punto: qual' è dunque sto punto ? Questo poi non lo sappiamo e, a questo punto, neppure sappiamo se presto lo sapremo. Rimane comunque nel carniere l'interpello assai tosto predisposto per il porto. Saremo attenti, molto attenti alla risposta, ma qua bisogna aggiungere e annunciare che ormai sta pronta la bozza finale dell'esposto che andrà alla corte per i conti. Son 11 cartelle già scritte e due allegati. Rifanno dall'inizio la storia di quest'altro scandalo locale; ci mette cifre e somme dello spreco; si spera che spieghi per benino dove sta il danno già arrecato e quello potenziale che sta ormai già in agguato. Comunque non vale anticipare più di tanto, quando lo imbuchiamo, magari anche a puntate,  lo postiamo

 

 

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