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lunedì 21 ottobre 2013

SEGRETI ADDIO




Il Palazzo non ha dato la notizia, o meglio, l'ha data solo a quelli che sono i Consiglieri; eppure, giorni fa, c'è stata l'apertura al pubblico indistinto dei suoi archivi. Il merito guardate non è però di sto Palazzo, ma viene da ben altro, sta scritto in una norma dell'ultimo governo di quel che fu di Monti. D'ora innanzi l'archivio per ogni suo di atto starà aperto e disponibile sulla rete per almeno cinque anni. Comunque il Palazzo è stato, peraltro, generoso è già che ha aperto l'archivio e le sue carte, pur già da ora vi consente di entrar dentro la rete e andare a curiosare un paio d'anni anche a ritroso. Nessuna richiesta poi va fatta, nessuna carta va compilata e sottoscritta, nessuna marca da bollo va pagata. Entri dentro questa rete, vai sul sito del Palazzo, cerchi l'archivio digitale e fai ricerca. Non è che sia proprio uno spettacolo l'architettura di sto albo, direi che avrebbe bisogno una bella rinnovata e ammodernata perché cercare gli atti non è così facile facile, anzi a volte anche difficile. Comunque il fatto è che sto Palazzo ben si è guardato di dire al popol suo elettore e a quello che manco è il suo elettore, che da oggi ogni mistero ormai è caduto e che basta fare un doppio clic è sei informato su quel che accade dentro le sue  mura. No, la cosa è passata via come fosse una roba inosservata, che intanto forse è meglio che meno la si sappia, e meglio ancora, forse, che pochi ci sappiamo guardare e mettere le  mani. Comunque sembra  ieri che si litigava in aula  per ottener soltanto anche i diritti che legge già riconosceva ai rappresentanti del popolo elettore e Canio, comunque, ci provava. Ora anche da noi sembra spuntar la primavera di questa nuova trasparenza e la volontà contraria del dittator di turno nulla potrà contro la legge che ha detto che gli archivi stanno aperti e adesso basta. La riflession comunque è anche un'altra, perché se è vero che, con tanto di pazienza ed anche, però, non poca conoscenza, si potrà saper quasi di tutto, che poi il Palazzo stia un poco già più attento a non far danni e non commetter porcherie, la mano sul fuoco non la metto. Di quel che fa il Palazzo, di quel che è stato fatto, noi ne sappiamo già da molto prima, eppur non è servito quasi a nulla. La verità è che se ne frega.

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