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mercoledì 24 agosto 2011

Cronaca agostana 

Ore 21, non tutti sono in aula, ma dopo un quarto d’ora Canio, ben saldo nel suo seggio, da il via alle operazioni. Giusto un preambolo prima di iniziare gli argomenti, chiedendo qualche notizia intorno al porto. Risponde sempre Canio, un po’ come fece l’altra volta ci dice che il tempo si è allungato per progettare quello esecutivo. Ora si parla di settembre e forse ottobre, ma meglio così, sempre Lui ci dice, non si può certo sbagliare come si fece già una volta. Noi prendiamo atto che, per la prima volta, sentiamo dire che , una volta, hanno sbagliato, e naturalmente hanno pagato. Comunque la prima è una ratifica di una variazione di  bilancio che somma 106 mila euro in aggiunta alla già tanto esigua spesa. Legge, come suo  solito il dottore del bilancio. Minoranza se ne astiene. Poi arriva il bancomat e, un’altra volta, bisogna chiudere gli sfondamenti delle spese, tutte per avvocati, che sommano ad altri 10 mila euro. Qui minoranza cita, nella materia, giurisprudenza, non di un giudice di pace, ma della suprema cassazione. Allora Canio, che già di suo sembra nervoso, sembra un po’ troppo scatenarsi , non certo contro i giudici togati, ma contro chi si permette di citarli. Quando i nervi stanno  un po’ troppo allo scoperto, succede anche di peggio, comunque minoranza vota contro e fa mettere a verbale quanto dice cassazione. Si chiude l’esperienza della istituzione biblioteca, rimane gestita solo dal Comune, costava poco o nulla, ma non importa, quindi si votano i documenti che rendono i suoi conti.  Si passa all’esame della fusione per incorporazione delle società che gestiscono i rifiuti. La storia ormai si allunga nel decennio tra una legge che vuole che siano privatizzate, un’altra che le salva, un referendum fatto per l’acqua e che invece finisce nei rifiuti, e infine l’ultima manovra che sembra volerle mettere ancora sul mercato. In questo guazzabuglio si crogiuola la politica locale che se le vuole certo tenere e mica si sogna di metterle a mercato. Comunque si discute una proposta che non tiene affatto conto dell’ultima manovra di Tremonti e che quindi è ancora un po’ in sospeso. Una nota di ridicolo sta scritta: poiché ci sono le montagne, i laghi ed anche i fiumi, queste sono le ragioni per giustificare ulteriori nuovi e futuri affidamenti  senza gare. Maggioranza se l’approva.
Così finisce il primo tempo ed inizia subito il secondo, quello dedicato a minoranza. Subito c’è la proposta per portare a soluzione Stresa Servizi; dividerla in due rami, l’uno quello parcheggi mandarlo a liquidare e l’altro venderne le quote tutte intere. Si evita la lettura, questa sera, dei lunghi documenti, tanto non regge maggioranza ad ascoltarli e si preferisce andare a braccio, perorandone ragioni e facendo riflessioni.  Canio, nella replica, si alza dal suo scrigno, come è suo uso nelle occasioni più solenni, in realtà quando è un po’ troppo nervoso e giù a difendere questa sua creatura, tanto virtuosa e tanto benvoluta. Sembra un dittatore della costa del nord Africa, non si è ancora accorto che il mondo è un’altra cosa e così si danno una bella mazzata sui ………. e votano contro. Torna il fantasma del principe Domenico che Canio pensava ormai sepolto. Tanto per non sapere cosa dire, Canio dice che è un’ ossessione della superminoranza, anzi del relatore la proposta. L’argomento è convincente, direi che è decisivo tanto che, anche qui, dopo che si va a braccio a riassumere i concetti scritti in proposta, l’avvocatura di governo: Canio /Falciola, non  tira fuori uno che è uno di argomento a confutare le tesi dell’accusa che è tranciante sulla giuridica inesistenza dell’accordo. Se non ne hanno o se non lo vogliono questo non è dato da capire, tanto il processo lo vincono lo stesso perché, quando si vota, la giuria popolare vota per loro. C’è poi la storia della disapplicazione delle regole del piano di città quando si autorizzano gli ampliamenti alberghieri, Sotto accusa è tutta la Giunta , sotto mira Canio e il delegato Professore. Serafico quest’ultimo confessa che così si è sempre fatto e non c’è il male, sembra un santo medioevale già assunto su nel cielo. Potenza del demonio che si nasconde anche dentro l’acqua santa. Facciamoci il segno della croce, ma il popolo li assolve e vota contro la proposta.
Un’altra volta Stresa Servizi, e questa volta perché affidataria nella gestione dei progetti e delle gare per le nuove stazioni della navigazione Laghi al Lido e Isola Bella. Stresa Servizi non c’entra proprio niente, ma non importa così almeno fa qualcosa. Ma la questione  è anche un po’ oltre perché il Camune caccia dei soldi per finanziare la costruzione di stazioni che vanno a sostituire le baracche, molto, molto probabili abusive. Qui Canio, ancora in piedi,  si scatena  contro che è reo di rovinargli la festa già imbandita , chi rema contro, chi  tira fuori certe cose che si devono, invece, cercare di nascondere. Canio dimentica che proprio minoranza chiese, mesi ormai sono, di metter in progetto le stazioni incriminate chiedendo finanziamenti a chi doveva e non a  Stresa Servizi, Canio si dimentica che quella proposta fu bocciata e adesso cosa parla ?
Si va alla carellata delle interpellanze nel finale. C’è lo stato indecoroso del cimitero vecchio di Carciano, Bottini ci risponde che abbiamo anche ragione; c’è  l’uso dell’ex asilo di Vedasco affidato, senza soldi, alla pro loco. Bottini un po’ da i numeri e le cifre, poi sorvola sulle domande più scottanti e, a mezza voce,  fa capire che è così. Canio fa il suo solito intermezzo e allora gli si ricorda che la politica ha due costi , quello diretto che Lui si mette in tasca e quello indiretto che serve per fare i saldi elettorali/ algebrici e forse questo è un caso. Ci danno poi  tutti i ragguagli  sulla delimitazione, in corso, delle aree balneabili e ci garantiscono la qualità pure dell’acqua. Quanto all’interpello sullo stato delle riscossione delle concessioni demaniali, non è che confermato che l’evasione è ormai di massa, non paga quasi più nessuno, ma siamo un Comune anche virtuoso aveva infatti  esordito Canio, in apertura di consiglio, in una tirata contro il reo Governo.  Sullo stato del parco gioco comunale di Via Verdi  ci dicono che l’area è della chiesa, e allora è giusto che si sfasci ? Sullo stato della gestione dell’area di stoccaggio dei rifiuti, quelli ingombranti, che fa schifo, Bottini ne conviene e ci da assicurazioni che occorre rimediarvi. Ecco è  passata, da poco, mezzanotte e sarebbe anche finito, ma c’è ancora un punto finito fuori sacco. E’ una  mozione aggiunta sulla sicurezza urbana, telecamere e roba così, che minoranza aveva presentato. Finisce con un voto anche bipartisan. Questa volta si chiude in una  volta anche soltanto, mentre sembra che la prossima sarà alle nove di mattina e forse il tre del mese di settembre, argomento la variantina, quella di piano, non la variante, quella vera, per quest’ultima qualche mistero.                   
   

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