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venerdì 19 agosto 2011

Il piano è di destra o di sinistra ? 

Parafrasando anche noi l’ultimo Gaber, potremmo chiederci dove sta la destra e dove sta, invece, la sinistra perché, già dal suo costituirsi, l’alchimia,  messa in campo a far stravincere il Canio II, di stranezze pur ne aveva, ma sino ad ora è andato avanti sostenuto dal silenzio, sempre in aula, delle parti. Ora arriva questo piano che, se le cose sono serie, dovrebbe metterne alla prova la tenuta. La domanda, questa è bella, è quella quindi che oggi abbiamo messo anche nel titolo e siccome non sarà facile ottenere la risposta proprio da Canio, tanto più se la vogliamo un po’ precisa, forse sarà meglio a noi cercarla.
Di sinistra sono gli urbanisti/progettisti, tanto che Canio mica li voleva, ma avevano vinto anche una gara e se li doveva quindi tenere. Che il fatto orienti il piano, specie in questi tempi, però questo non è dato. Di sinistra è il delegato Professore, ma io me lo ricordo democratico e cristiano sin da  quando  era un novello designato da chi poi ebbe il cognato in Quirinale. Neanche qui ci sta quindi una stretta e certa relazione con il piano, cerchiamola perciò altrove.
Se allora fosse un piano di sinistra dovrebbe avere la massima attenzione per disegnare la parte di città detta anche pubblica, curare tanto recupero di quella che è esistente, non andare mica dietro agli interessi della rendita dei suoli e della finanza del mattone. Nel piano, la città pubblica manco l’anno disegnata, se la sono anzi proprio scordata, la cura del recupero non la si vede e quanto agli interessi di rendita dei suoli e di finanza del mattone, questi ci sono si e in abbondanza. Conclusione il piano non è di sinistra.
Se allora fosse, invece, un piano della destra, di quella magari un po’ conservatrice, ma comunque liberale,  gli piacerebbe conservare quelli che sono i segni del passato d’arte e del paesaggio, curare anche lei un poco il recupero, ma avere anche un po’ il fastidio verso le nuove scalate di finanza. Nel piano, all’arte e al paesaggio gli fanno la plastica facciale, quanto al recupero già ne abbiam parlato e senza tanta finanza, il piano rimane sulla carta . Conclusione il piano non è neanche della destra.
Ma di chi è mai allora questo piano? Riesumiamo anche il vecchio centro per vedere se riusciamo a indovinarlo. Nel piano c’è tanta città per i privati, quasi niente per il pubblico, c’è un’economia drogata dalla bolla del mattone d’albergone, c’è poi un po’ di libertinismo fatto di: monetizzazioni degli standard come se fossimo ad una grande lotteria; semplificazioni dette contro  burocratiche  cancellando i piani esecutivi; indici premiali da regalare ai vincitori della grande lotteria e poi sempre  tanto bisogno di denaro che finanzia.
Finalmente abbiamo trovato anche noi la soluzione. Questo  piano di Canio e del suo noto Professore è  di centro, e  loro sono i novelli capitani che vanno all' avventura, Lui va avanti con lo scudo e l’altro gli va dietro con la croce e  insieme stanno andando alla conquista della loro città santa e cristiana. E tanto per stare dentro questo tema: in nome di Dio, fermateli.           
                       



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