Il contro piano II parte
Proseguendo la presentazione di questo contro piano, vi sono tre temi di cui, almeno due in qualche modo si incrociano tra loro ed un altro, è un po’ distante, ma non per questo meno importante. Dei due temi, un po’ comuni, ma che non ci sembrano tanto toccati dal piano che è di Canio, l’uno vuol ridare smalto alla qualità ed alla vitalità di quello che chiamiamo il fonte del porto; quella cortina di pensiline, in qualche modo abbandonate, che dovrebbe, nel nostro invece piano, ricostruirsi dall’altezza del “Milano” e sino alla fine degli edifici di cortina stesi verso sud e insieme, cambiare il volto a quella piazza di Marconi che invece è ora soltanto un gran brutto parcheggio: sotto le auto e sopra i pedoni con tanto di verde, spettacoli e tavolini dei dehors. Vi sembra tanto strano e tanto brutto, a noi proprio per niente, ma intanto Canio su questo sta mettendo i suoi bastoni dentro le ruote. Insieme a questi temi vi sono poi suggerimenti per la riqualificazione di altri pezzi della città pubblica. L’altro dei due temi è mettere mano allo stato della costa, riordinando un po’ le cose e riattrezzarla per la funzione che le è propria: consentire l’attracco al diportismo della nautica, oggi impossibile. Anche questa non è una cosa molto strana, ma anche su questo Canio mette i suoi freni.
L’ultimo tema, ma solo per oggi, è il Mottarone e qui si guarda un poco forse in là, ma poi non troppo, e per togliere l’intasamento che lo soffoca le domeniche nella stagione dello sci, si avanza una proposta . Sotto, a tutto ciò vi troverete le risposte.
Qualificazione urbana centrale
Si auspica che la variante introduca previsioni di qualificazioni urbane da attuarsi nell’ambito della zona centrale , in particolare lungo il fronte edilizio posto tra la Chiesa Parrocchiale e la stazione di servizio in uscita direzione sud, con una riconsiderazione positiva dei progetti acquisiti nell’ambito dell’ espletato, ma archiviato, concorso di idee, ricostruendosi le condizioni per una rivitalizzazione dell’area quale ambito privilegiato di animazione per i turisti ospiti. Insieme a tale auspicato recupero di previsione, si condividerebbe la riqualificazione funzionale della intera P.za Marconi, inclusa la stazione lacuale, prevista nel progetto di variante, ma in misura insufficiente. In tale ipotesi di riqualificazione dovrà essere prevista la realizzazione di parcheggio in sotterraneo con la pedonalizzazione totale dell’area di superficie e suo recupero di funzioni, secondo le indicazioni di massima contenute nella bozza di disegno prodotta dall’Architetto Mauro Botta e giacente agli atti del Comune .
L’area di riqualificazione prevista in adiacenza al Palacongressi, dovrà essere estesa a quella pertinenziale la vicina palazzina liberty, individuando quest’ultimo edificio quale ambito di servizi pubblici per la cittadinanza residente e per quella turistica.
L’ipotesi di realizzazione di nuova sala sotterranea presso Palacongressi dovrebbe essere meglio specificata quanto a dimensionamento, funzioni e necessità.
Qualificazione costiera:
Si rappresenta la necessità ed opportunità che le previsioni di variante, adeguatamente verificate, si raccordino con il piano di gestione del demanio lacuale , recentemente, ma insufficientemente redatto ai sensi dell’art. 6 della legge regionale 2/2009, piani entrambi che, nella previsione del loro auspicato raccordo, possano trovare reciproca implementazione con l’inserimento di recuperi, ammodernamenti, riutilizzi funzionale e rafforzamento delle strutture pubbliche, storicamente presenti su tutta la fascia costiera, isole incluse, destinate ad attracchi temporanei, strutture diventate inadeguate, sia per le condizioni di manutenzione in cui versano, sia per le mutate caratteristiche dei natanti cui dovrebbero offrire servizio di approdo specie in presenza del moto ondoso artificiale non sostenibile .
Si rappresenta la necessità di inserire previsioni per la realizzazione delle stazioni di navigazione laghi in località pontili di imbarco di Carciano e Isola Bella con prescrizioni e parametri circa le modalità di loro progettazione e realizzazione.
Mottarone vetta:
La variante rinvia ad altra sede la individuazione di soluzioni ai problemi della località vetta, problemi che determinano, in giornate di picco, specie invernali, situazioni di insostenibilità, causa le quantità di afflussi automobilistici. Poiché la variante traccia, però, soluzioni per l’utilizzo funzionale delle aree poste in località giardino Alpinia, prossima alla stazione intermedia della funivia Stresa/Mottarone, si suggerisce di inserire l’ ipotesi di privilegiato accesso alla vetta, a mezzo l’uso del secondo tronco della funivia, auspicandone la completa ristrutturazione tecnica con la introduzione di nuove tecnologie che ne accrescano, in quel tronco, la capacità di trasporto e riducano gli attuali impatti ambientali generati dalle stazioni vetta e, nel primo tronco stazione lido, stazioni per le quali si suggerisce comunque di introdurre norme finalizzate a prescriverne la loro riqualificazione, sino ad individuare l’ipotesi di stazione in sotterranea, in zona croce, per quella di vetta, con soppressione e smantellamento delle strutture esistenti, non più compatibili, compreso il recente impianto di seggiovia. In tale auspicata individuazione di arroccamento alla vetta, per essa, a impatto automobilistico zero, occorre perciò la individuazione di adeguate aree di parcheggio in località stazione intermedia.
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