Riformismo senza la riforme
Sembrava incominciata qualche cosa che sa di rivoluzione; sono passati poco più che dieci giorni ed è già finita, qualcuno dice che è solo rimandata, qualcun’ altro , come me, che è già passata. Comunque calma, questo è sicuro, non è successo proprio niente, ognuno si tiene i suoi comuni, anche se sono grandi come un condominio, altri, come Nobili, si tiene la sua bella provincia, tutta azzurra. Ci fanno anche un ordine del giorno, dopo la sommossa, dicono un sacco di grandi fesserie tipo che bisogna tenerci anche il Prefetto, tutti i comandi e i loro comandanti, insomma tutto lo Stato decentrato e così magari c’è un posto anche per loro. Ma io, come un poco d’abitudine, preferisco anche andar contro corrente e invece di chiedere se serve o se non serve, preferisco dire che fa danno. Ultimamente, per esempio, questa provincia che sembra azzurra di colore, riesce ad approvare delle norme che farebbero l’invidia di uno stato bolscevico e fissa le regole per impossessarsi, senza pagare un solo soldo, delle società private che vogliono produrre l’energia. E’ la liberalizzazione dei servizi per l’appunto, giusto il suo contrario, ma l’epoca è confusa e ne succedono di cose anche un po’ strane, comunque credo si dia il via libera a un bel rapporto tra la politica e gli affari. Poi, solo per ricordarne alcune, non dimentichiamo i piani e i contro piani del governo di questo territorio, ogni governo di colore un po’ diverso ci riprova, comunque stanno per chiuderla ed il piano di governo non è ancora arrivato nel porto terminale. Per non parlare del piano dei rifiuti, tentato e poi forse anche ormai scordato. Si potrebbe continuare e tanto per ricordare qualcosa a noi vicino, pensiamo all’Alberghiera. Comunque il Presidente, che è di turno, faccia, giustamente, la sua parte, il Consiglio, pure lui di turno, si approvi il suo bel ordine del giorno per salvarsi e i sudditi paghino e tacciano.
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