Visualizzazioni di pagine: ultimo mese

giovedì 4 agosto 2011

Il contro piano I parte

Come già annunciato e già promesso, da quest’oggi, dopo averlo depositato sul tavolo di Canio, incominciamo a presentarvi il contro piano di città, quella lettura critica ed insieme costruttiva che vorrebbe contrapporsi a quel piano che il nostro Canio ha nella sua testa e che gli architetti progettisti  hanno ormai confezionato per portare in un prossimo consiglio e da lì avviare la nuova procedura di sua finale approvazione. Dobbiamo però dirvi che il documento non è ne breve, ne poi tanto facile, per questo ne dividiamo la sua pubblicazione in più di un giorno e cercheremo di accompagnare il testo con delle note esplicative. Partiremo dalla cose un po’ più lievi che riguardano la viabilità ed anche i parcheggi con la storia dei portali, quella infinita della solita Gabbiola, esamineremo poi le previsioni lungo il demanio della costa, un poco anche il Mottarone ed il centro di città, per finire dentro il vero cuore del problema che è l’espansione turistico/ alberghiera. Ci scuserete per la sua lunghezza, ma lo vogliamo presentare in integrale, ognuno poi ne faccia l’uso che ne vuole e tragga lui le conclusioni personali.

Incominciamo quindi sulla questione dei portali di ingresso alla città, così li hanno chiamati e li metterebbero: uno all’uscita autostradale, con la previsione della via ferrata che scende alla città, l’altro alla Pallavicino e l’altro ancora tra il lido e le scuderie dei Borromeo. Lì fermano le macchine e specie gli autobus e un po’ di auto e di autobus, ma solo un po’ non  entrano in città. Quanto alla Gabbiola, in questo bel discorso c’entra molto poco, gli mettono un bel vincolo, ma poi quanto a voler fare qualche cosa,  su  questo, il piano è assai sfuggente, troppo sfuggente. Dette queste cose, così noi abbiamo replicato.
1)        Viabilità e parcheggi:

Si manifesta massima attenzione per un adeguato reperimento di aree standard capaci di dare una adeguata e significativa risposta non solo all’ aggiuntiva domanda,  ma anche a quella pregressa ed inevasa, con la auspicabile concreta previsione di dismissione delle aree di sosta poste lungo la rete stradale interna e l’asse viario del fronte lago. In quest’ultimo caso si suggerisce di prevedere il riutilizzo funzionale delle fasce di attuale sosta per l’inserimento di percorso ciclabile che da  P.za  Marconi prosegua lungo via Sempione, Senatore Borromeo, via Torino, Lido, Sempione sino al confine con il territorio del Comune di Baveno. 

Per quanto riguarda le ipotesi dei portali di accesso  si osserva:

Portale ovest: si manifesta  condivisione per la previsione di collocarlo in ambito limitrofo all’area lido Carciano e ponte Roddo, con tuttavia prevalente o esclusiva funzione di rafforzamento dell’offerta a fronte della domanda generata dall’area lido medesima e di accesso alle isole, con possibile alleggerimento della pressione causata dalla sosta automobilistica e di autobus in ambito prossimo a quello lacuale, ambito sul quale dovranno inserirsi previsioni di riqualificazione d’area. La  previsione di area di parcheggio in zona scuderie Borromeo, rischia una eccessiva alterazione dell’area rispetto ai suoi attuali connotati naturali e risulta avere una collocazione eccessivamente decentrata rispetto alla zona lido da servirsi. Si privilegia la ricerca di sito nell’ambito dell’area di rispetto del cimitero di Carciano e cantiere Taroni. 

Portale est: si ritiene non presentare caratteristiche strategiche rispetto all’accesso alla città che privilegia invece i percorsi definiti dalle uscite autostradali. Per le esigenze degli utenti residenti, delle utenze del turismo congressuale e di quello alberghiero non presenta condizioni adeguate di localizzazione. La presenza di un grande parcheggio di superficie, ove poi destinato ad ospitare anche autobus, priverebbe l’accesso est della visuale libera del golfo che si coglie, in direzione centro Stresa, dal percorso stradale e ciò  in contrasto con i principi di salvaguardia delle vedute panoramiche di gran pregio.  Si ritiene invece che l’area debba mantenere, pro quota, caratteristiche di parcheggio privato, pur prevedendo  adeguamenti e mitigazioni, in funzione solo dell’accesso a villa Pallavicino e per il resto della superficie sia destinata ad ospitare il prolungamento della passeggiata sino a villa Lupo con servizi di verde urbano, utilizzi commerciali per  pubblici esercizi e per servizi di balneazione e di sport nautici da rafforzarsi e, ancora, da prevedersi, nella fascia demaniale lacuale, di pubblico temporaneo attracco per imbarcazione del diporto nautico di transito.

Portale sud:

La previsione potrebbe trovare condivisione alla luce però di alcune considerazioni che ne comporterebbero una modifica. Essa, in assenza o in attesa di un collegamento su rotaia, dovrebbe trovare collocazione soltanto se accompagnata dall’inserimento nelle previsioni dell’adeguamento dell’attuale  collegamento stradale provinciale che garantisca la possibilità di uno scorrimento della circolazione nei due sensi di marcia di auto e minibus. Il parcheggio, adeguatamente attrezzato con servizi, dovrebbe essere esclusivamente destinato ai vettori turistici con autobus, obbligati a stazionarvi  per consentire, invece, il trasferimento dei passeggeri al centro città, precluso così agli autobus privati,  su minibus  di servizio pubblico da istituirsi  o di  servizi di autonoleggio. Allo scopo diventa essenziale introdurre nel piano le previsioni di adeguamento della tratta di strada provinciale interessata. 

Gabbiola :  

La  sua previsione per parcheggio multipiano deve rappresentare la soluzione migliore e capace di soddisfare gran parte della domanda di parcheggio in area centrale sia per esigenze dell’afflusso turistico giornaliero , sia per le esigenze dei molti residenti  nelle frazioni o in ambiti lontani dai servizi, sia per le esigenze del turismo congressuale. Di tutto ciò , per verità , nel documento preliminare si riscontra molto poco o quasi nulla, tanto che l’ipotesi Gabbiola non compare, neppure, nel conteggio degli standard  parcheggi  se non per un risibile 50 posti auto.  Occorre quindi che sia, invece, massimizzata la capacità di offerta di posti auto al fine di rendere la sua gestione quanto più economicamente sostenibile e capace di attrarre l’interesse del mercato per la sua realizzazione, anche modulare, nella forma della concessione delle opere pubbliche o della finanza di progetto.  Occorre che venga previsto l’adeguamento della viabilità, verso  e  dalla struttura di parcheggio, al fine di eliminare tutte le situazioni di criticità e aumentare la fluidità dei flussi, anche in funzione delle soluzioni di adeguamento dell’asse stradale provinciale di collegamento con il raccordo autostradale.
Si osserva comunque che:

1) L’inserimento di previsione di mq. 500 per esercizio pubblico non sembra compatibile con il vincolo espropriativo che deve riguardare sole opere di urbanizzazione.
2) Ove le distanze tra i fabbricati non siano in contrasto con il D.M. 1444/68, è opportuna la loro riduzione, specie su lato nord, al fine dell’utilizzo più intensivo possibile dell’area.
3) La superficie di via Vacetta dovrebbe essere inclusa nel perimetro d’area e prevedersi l’utilizzo nella parte sotto la superficie.
4) La destinazione funzionale prioritaria dovrebbe assegnarsi a quella di  parcheggio pubblico, non in subordine ad altro utilizzo, solo in subordine, invece, dovrebbe indicarsi, quale destinazione ammessa, il soddisfacimento di standard privato, secondo legge 122/89.
5) La previsione di copertura a verde non deve impedire l’utilizzo a parcheggio della superficie costituente tetto di copertura, individuando altre adeguate soluzioni di mitigazione della visuale di parcheggio dalle aree limitrofe.
6) Si ritiene possa esperirsi, in sede di variante PAI, il tentativo di ottenere deroga dal rispetto della distanza minima dal  rio, facendo ricorso a normativa vigente. 
7) Si ritiene infine che la previsione possa essere inserita anche nella variante “PAI” al fine di assicurare l’accelerazione della procedura di  approvazione.     

Per tutti:

Si manifesta comunque la necessità che sia i flussi di traffico, sia le effettive quantità di soste in giornate di picco e no, siano oggetto di rilevazioni e di monitoraggio al fine di verificare, in concreto, nell’ambito della VAS la sostenibilità ed adeguatezza delle soluzioni viabilistiche e di parcheggio proposte .



Nessun commento:

Posta un commento