La palla al piede

Un obiettivo, lo abbiamo detto, è un’altra volta Stresa Servizi che torna in Consiglio su richiesta di superminoranza. Questa volta non sono in discussione quelle prebende che divennero famose per la loro dimensione e gli intrecci che parvero essere tessuti tra la casta e gli interessi, perché quelle cose ormai sono state, per vergogna, cancellate. La questione che si affronta questa volta gira invece attorno al patto, si sempre  intorno ai vincoli del patto che sono tanto forti che obbligherebbe chi governa  a prender qualche risoluta decisione. Chi governa, invece, non si muove ed allora arriva la proposta del governo che sta in ombra e che, sarà anche bocciata, ma di sicuro così quelli della grande maggioranza si giocheranno un’altra volta un’ occasione per allentarsi, almeno un poco , la stretta al collo di quel patto.  

Quindi, nessuna, ma propria nessuna illusione su come Canio gradirà questa proposta che , per cercare di dirla nel modo più semplice possibile, vuole produrre il risultato di riattribuire risorse al bilancio cittadino per circa 500 mila d’euro, mettendo in liquidazione il ramo societario che si occupa dei pedaggi dei parcheggi, ( li gestirà il Comune come già lo aveva sempre fatto), mentre invece l’altro ramo, quello che si occupa di pubblicità,affissioni,occupazioni e lampade votive ed altre cose, sarà  tutto da mettere in gara per la vendita e chi lo prende si prende il personale ed i contratti dei servizi per tutto il tempo che rimane, ed è anche tanto. Alla fine di Stresa Servizi non rimarrà proprio più nulla, manco il ricordo, Tremonti ci darà anche un premio sul fronte di quel patto e nel bilancio ci saranno le risorse per, almeno, tentare di far partire qualche progetto di finanza, diversamente oggi bloccato perché c’è da mantenere la creatura che Canio vuole non si tocchi. Semplice dunque, fin troppo, ma non si farà nulla e il vice delegato rimetta il cuore in pace e i suoi progetti nei cassetti .