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mercoledì 21 novembre 2012

BANCA ETICA


Dunque si prepara un nuovo appuntamento consiliare che, lo ripetiamo, dovrebbe essere per il 30 del mese che sta in corso. Qualcuno dice sarà caldo, non si sa, perché la cosa che sembra ora diventar d’attualità, a me, per verità, non fa ne tanto caldo, ne poi un gran freddo. Ben si intende non è che sia una roba tanto poi ordinaria che un Sindaco non sappia più che fare per fermarli e si metta a querelare chi si oppone, proprio no, ma confidiamo nel nulla che sta dietro a quelle accuse e poi, col tempo, si vedrà. Comunque il 30 o il giorno che sarà qualcosa si vedrà. Se quindi l’argomento risaputo ora stuzzica un poco anche i media, c’è invece forse un altro argomento che andrà in aula che, per certi aspetti , è più serio e interessante. La domanda che in quell’aula si farà è se sia lecito non rispettare lo strumento urbanistico o, invece, sia vietato. La questione non è nuova, ma ora la si vuole riaffrontare per intero perché la risposta che, in prima battuta, già ci diede il Professor, ancora oggi, lo ricordiamo, delegato all’edilizia, quella privata, era stata, a dir poco, sconcertante: “ abbiam fatto sempre così e andremo avanti sempre così”. Errare umanum est, perseverare è diabolico. Quale è però il problema detto in soldoni, vediamo se ci riesco: La norma che, badate è puntuale, non generalizzata, dice: se utilizzi i cubi che ti ho dato e che hai pagato, devi accordarti con il comune perché insieme alla realizzazione delle tue cubature devi affrontare alcune soluzione pubbliche, mettendoci altri soldi, più o meno gli oneri di urbanizzazione, il così detto premesso a costruire convenzionato. Norma legittima, non si discute, la normativa di legge lo prevede. Ebbene, a nessuno viene imposto tale onere, nessuno meno uno che però non convenziona, nella sostanza, proprio niente, sta infatti scritto che ha preso i cubi, pagato e buona notte, Gli altri, niente, hanno pagato, poi chi ha fatto ha fatto e morta lì. Gli altri, un momento, meno uno, si perché in questo paesello c’è sempre qualche eccezione che, in questo caso diventa un’eccezione ad una eccezione. Non faccio nomi, questo non paga, perché dice che convenziona, poi convenziona e non fa o meglio, rimanda, morale dal 2009 si tiene in tasca 220 mila euro che sono nostri e non li spende per noi, insomma gli facciamo la banca etica a tasso zero. Naturalmente Canio ha detto che è un grande successo, ma se volete saperne di più venite ad ascoltare il prossimo Consiglio.

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