Dunque si prepara un nuovo appuntamento consiliare che, lo ripetiamo,
dovrebbe essere per il 30 del mese che sta in corso. Qualcuno dice sarà caldo,
non si sa, perché la cosa che sembra ora diventar d’attualità, a me, per verità,
non fa ne tanto caldo, ne poi un gran freddo. Ben si intende non è che sia una
roba tanto poi ordinaria che un Sindaco non sappia più che fare per fermarli e
si metta a querelare chi si oppone, proprio no, ma confidiamo nel nulla che sta
dietro a quelle accuse e poi, col tempo, si vedrà. Comunque il 30 o il giorno
che sarà qualcosa si vedrà. Se quindi l’argomento risaputo ora stuzzica un poco
anche i media, c’è invece forse un altro argomento che andrà in aula che, per
certi aspetti , è più serio e interessante. La domanda che in quell’aula si
farà è se sia lecito non rispettare lo strumento urbanistico o, invece, sia
vietato. La questione non è nuova, ma ora la si vuole riaffrontare per intero perché
la risposta che, in prima battuta, già ci diede il Professor, ancora oggi, lo
ricordiamo, delegato all’edilizia, quella privata, era stata, a dir poco, sconcertante:
“ abbiam fatto sempre così e andremo avanti sempre così”. Errare umanum est,
perseverare è diabolico. Quale è però il problema detto in soldoni, vediamo se
ci riesco: La norma che, badate è puntuale, non generalizzata, dice: se utilizzi
i cubi che ti ho dato e che hai pagato, devi accordarti con il comune perché insieme
alla realizzazione delle tue cubature devi affrontare alcune soluzione pubbliche,
mettendoci altri soldi, più o meno gli oneri di urbanizzazione, il così detto
premesso a costruire convenzionato. Norma legittima, non si discute, la
normativa di legge lo prevede. Ebbene, a nessuno viene imposto tale onere,
nessuno meno uno che però non convenziona, nella sostanza, proprio niente, sta infatti
scritto che ha preso i cubi, pagato e buona notte, Gli altri, niente, hanno
pagato, poi chi ha fatto ha fatto e morta lì. Gli altri, un momento, meno uno,
si perché in questo paesello c’è sempre qualche eccezione che, in questo caso
diventa un’eccezione ad una eccezione. Non faccio nomi, questo non paga, perché
dice che convenziona, poi convenziona e non fa o meglio, rimanda, morale dal
2009 si tiene in tasca 220 mila euro che sono nostri e non li spende per noi,
insomma gli facciamo la banca etica a tasso zero. Naturalmente Canio ha detto
che è un grande successo, ma se volete saperne di più venite ad ascoltare il
prossimo Consiglio.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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