Dopo che abbiamo fatto una veloce, mica tanto, selezione delle bellezze
nascoste in una perla, molte altre le abbiamo risparmiate, qualcosa che sia un
poco anche una sintesi ed un commento generale e un po’ finale dovremo pure
scrivere. Intanto una prima distinzione: schifo pubblico va da un lato e schifo
privato va da un altro. Fatta questa grande distinzione ci sono da scoprire le
ragioni; un po’ le abbiamo anche già dette mentre scorrevano le immagini sulla
rete, ma anche qui, ci par sia necessario fare sintesi. Ci proviamo: Ci son le
cose pubbliche andate alla malora per incuria anche colpevole, vedi le strade; ci
son le cose pubbliche andate alla malora perché nessuno ci ha badato da gran tempo,
vedi le rive ed il demanio; ci son le cose pubbliche promesse e poi non fatte,
vedi la Gabbiola; ci son le cose pubbliche che avevano anche i soldi e poi son
andati tutti persi, vedi Palazzola; ci son le cose pubbliche che manco ci han
pensato, vedi la stazione dell’imbarco capoluogo; ci son le cose pubbliche che
non vogliono, vedi la cortina delle vecchie pensiline; ci sarà anche qualche
cosa pubblica che non possono, vedi allora sto cavolo di patto; ci son le cose
pubbliche che non riescono, vedi sto porto nelle nebbie; basta, passiamo un po’
al privato: ci son le cose che, forse, mai le fanno perché il pubblico li vincola
oltremisura, vedi la pensilina alla stazione e l’area all’incrocio via Sempione-via
Principe Piemonte; ci son le strade disastrate in fondo a quella scalinata che
scende da stazione perché c’è contenzioso; c’è l’area pur lei sta disastrata delle
Ville vincolate di Zanetta perché mai quello si accontenta dei cubi che può
fare; c’è il disastro di Villa dei Castelli, perché anche su quella ci sono
troppe esagerate aspettative e, allora si manda tutto alla malora. Basta, per
ora questo non è tutto, ma mi basta, la sede del Palazzo sta in P.za Matteotti, Canio sta al primo piano, non sta qui, andate lì e fate giuste e sante rimostranze.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
O andate dai privati (per lo meno per le cose che riguardano loro)uno ad uno che latitano e protestate con loro, montagna e maometto insegnano!
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