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lunedì 12 novembre 2012

IL PATTO, I TAGLI, LA SCUOLA E IL CAMPO


 
Le Province, come è noto, hanno lanciato un’offensiva: quest’inverno gli studenti stanno al freddo. Se poi verrà la neve magari poi diranno che non sgombereranno neanche più le strade e poi ancora che forse non smaltiranno manco i rifiuti; insomma hanno inforcato la protesta popolare, scenderanno nelle piazze e daranno l’ultimo e forse decisivo, assalto al Palazzo del potere. Quanto alle ragioni che muovono la protesta, sacro e santa, questa sembra, ufficialmente, non esser poi tanto la lor prossima chiusura, ma l’ultimo dei tagli che il governo par abbia a loro imposto. Soldi dunque, sempre meno e, senza soldi, per ora, niente caldo nelle scuole. Come andrà ? Ma chi lo sa. Comunque a far la previsione e che, alla fine il caldo ci sarà e la protesta, su quel fronte, poi cadrà. Quel che rimane e che tra tagli della spesa e patto della stabilità, le cose stanno strette, non c’è spazio e se lo spazio si fa anche sempre poi più stretto che fine farà l’accordo sottoscritto tra Nobili e Di Milia per sistemare il campo e l’alberghiera? La domanda sui tempi rispettati, Canio, nell’ultimo consiglio, l’ha evitata o meglio, rimandata, ma se le notizie che trapelano sui tempi non son già così tanto poi buone, sui soldi le cose si stanno complicando. Il campo su in collina costa, forse, già il doppio del previsto, quindi se non sono circa più di due, son ora quasi cinque i milioncini da cacciarci per far contento Canio e per far fare silenzio anche a Bottini. Come vedete ciò che sembra facile; il campo che già c’è mettilo là, la scuola che non c’è spostala lì, non è poi tanto così facile, si complica e non poco. I tagli e i patti fanno poi la loro parte e allora ecco che ti voglio a far, tutto dal nuovo un  campo e  un’altra scuola che poi terranno anche un po' al freddo, invece di spegnere il riscaldamento dentro i loro uffici.

 

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