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lunedì 19 novembre 2012

CONTROFFENSIVA


Or che Canio ha sparato tutte le armi, anche noi tocca rispondere a quel fuoco poco amico e ricacciare indietro l’offensiva d’inverno ormai lanciata. Che l’offensiva sia poi tanto travolgente, dir proprio così ci sarebbe ad andar cauti, molto cauti. Intanto, per quanto noi si sa, si, certo, Canio ha lanciato l’ offensiva giudiziaria, ma dietro a lui non lo seguon le sue truppe, pure loro tanto offese da un’infamia così grave, tanto che sto condottiero sembra cavalcar proprio da solo contro quel potente suo nemico. Generale senza truppa, cavaliere nella steppa, va al galoppo di un cavallo solitario, poi lo sferza così tanto che lo strema ancor prima della posta per il cambio. L’offensiva fa paura se si pensa dove sbatte il condottiero: contro un muro che non vede tanto è cieca la vendetta che lo guida e lo consiglia. Il nemico sta lontano, se ne frega della corsa sul cavallo, sta quattato, quando Canio arriverà, sarà pure senza fiato e, ualà, dal cavallo, con un soffio, volerà. Ecco dunque disegnato tutto il fronte di battaglia; da una parte l’offensiva che è scattata ordinando a tutti i suoi la grande carica, ma partendo poi lancia in resta lui da solo, poi c’è da attraversare la distanza che separa i contendenti, dove ammazza anche il cavallo; alla fine, dietro un muro sta il nemico sonnecchiando, attendendo senza fretta che sto Canio anche ci sbatta. Visto quindi che c’è tempo per parlare e dialogare, l’argomento sarà messo in discussione nel Consiglio che sarebbe circa il 30 anche del mese. Questo infatti è l’interpello con il quale noi quindi si chiede a Canio le ragioni del furore che lo ha preso, se poi forse non sia il caso di calmarsi un pochettino e magari, ripensandoci anche un poco, faccia un gesto di bravura e ritiri ste querele da strapazzo. Boh? Vedremo.

 

 

 

 

 

 

 

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