Oggi entriamo dentro in casa; è villa Palazzola; un lascito al
Palazzo di un generoso Professor che si chiamava Alfonso Pini e che, dopo un ventennio di
contendere, fu risolto a nostro beneficio. Meglio forse se andava differente
vien da dire nel guardare come la villa è ora conciata. Comunque misero in
piedi una bella fondazione con dentro il Comune e la Regione, 5 milioni anche
poi in euro, non solo li promise, purè li impegnò sempre Regione e via
partirono per farne una sede espositiva. Non andarono tanto poi lontano perché,
giusto per non cambiare quasi mai, saltò fuori un contenzioso tra i soggetti
intervenuti nella gara di progetto, la storia quindi venne ancor più lunga e i
soldi, già promessi, sparirono. Per quanto poco ne sappiamo, sino ad ora, di
quei soldi già spariti non c’è traccia, così come non c’è traccia se la ricerca
è ancora in corso o è già finita. Su questo punto, nell’ultimo Consiglio, pure
lo chiedemmo, ma par che le bocche sian cucite, allora per il prossimo
Consiglio la domanda è presto replicata e chissà quale risposta Canio mai darà.
Non facciamoci illusioni, pensar che via siano positive novità è un’illusione,
comunque riferiremo e vi diremo. La situazione dunque è quella che vedete oggi
in prima pagina, le altre immagini non sono certo meglio, anzi forse ancora peggio, le evitiamo. La
predazione consumata negli anni di abbandono è sconsolante, nessuno frenò mai
quel libero saccheggio e quando, alla fine, questa villa arrivò nelle mani del
Palazzo, rimanevano macerie o poco più. Ora tra il patto che lascia fare quasi
nulla e la Regione che è quasi in fallimento, sta facile anche dire che non
si può e scusar così un altro fallimento del programma, ma così vanno le cose in questo lembo lungo un lago: profondo nord, la Svizzera è vicina.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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