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giovedì 1 novembre 2012

FONDAZIONE


Oggi entriamo dentro in casa; è villa Palazzola; un lascito al Palazzo di un generoso Professor che si chiamava Alfonso Pini  e che, dopo un ventennio di contendere, fu risolto a nostro beneficio. Meglio forse se andava differente vien da dire nel guardare come la villa è ora conciata. Comunque misero in piedi una bella fondazione con dentro il Comune e la Regione, 5 milioni anche poi in euro, non solo li promise, purè li impegnò sempre Regione e via partirono per farne una sede espositiva. Non andarono tanto poi lontano perché, giusto per non cambiare quasi mai, saltò fuori un contenzioso tra i soggetti intervenuti nella gara di progetto, la storia quindi venne ancor più lunga e i soldi, già promessi, sparirono. Per quanto poco ne sappiamo, sino ad ora, di quei soldi già spariti non c’è traccia, così come non c’è traccia se la ricerca è ancora in corso o è già finita. Su questo punto, nell’ultimo Consiglio, pure lo chiedemmo, ma par che le bocche sian cucite, allora per il prossimo Consiglio la domanda è presto replicata e chissà quale risposta Canio mai darà. Non facciamoci illusioni, pensar che via siano positive novità è un’illusione, comunque riferiremo e vi diremo. La situazione dunque è quella che vedete oggi in prima pagina, le altre immagini non sono certo  meglio, anzi forse ancora peggio, le evitiamo. La predazione consumata negli anni di abbandono è sconsolante, nessuno frenò mai quel libero saccheggio e quando, alla fine, questa villa arrivò nelle mani del Palazzo, rimanevano macerie o poco più. Ora tra il patto che lascia fare quasi nulla e la Regione che è quasi in fallimento, sta facile anche dire che non si può e scusar così un altro fallimento del programma, ma così vanno le cose in questo lembo lungo un lago: profondo nord, la Svizzera è vicina.

 

 

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