Approfittiamo della tregua che per qualche giorno ora sta in atto e ritorniamo
alla scoperta delle bellezze della Perla che, sembra impossibile, pare non
abbiano mai fine. Questa volta la cosa sta anche nel fatto che quanto abbiamo
messo nella foto in prima pagina, è roba poi recente, quasi nuova, pagata tutta, fatta per “
restaurare” le opere esistenti, insomma destinata a migliorare le cose del passato. Non c’è male;
sono le famigerate palancole che stanno in acqua come in strada stanno le barriere
di metallo tripla onda taglia teste, gambe e braccia. Non c’è male dicevamo, in
altri tempi, quelli andati, usavano palificate in legno infisse, legate da
correnti pur in legno, messe a quota esatta, dalla massima di magra ad
andar giù, pressoché quasi eterne e invisibili. Insomma, era la regola dell’arte, ora eccole
qua, quelle moderne, messe a caso, in qualche modo, come possono e anche riescono, un po' le picchiano giù e un po' le tagliano su, tutto è a caso,
tranne il prezzo, quello è certo, ed è sempre ben pagato. Sembra poi vi sia anche un
certo gusto al loro uso, quasi fosse incentivato, anzi c’è la corsa per ricorrervi ed eccolo
poi sto risultato, niente male dicevamo, roba nuova che volete non rompete.
Questa infatti è la risposta che il Palazzo usa dare se qualcuno si lamenta,
non rompete e state zitti. Noi rompiamo, quanto a zitti quasi mai, ma il Palazzo
non va giù, anche lui mette palancole che lo tengono tutto quanto ancora su.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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