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martedì 6 novembre 2012

LO SGAMBETTO



Sorpresa, Canio mette agli atti la sua ultima proposta riferita a quel percorso , un poco senza fine, della variante detta PAI; ci sono in discussioni le giuste osservazioni prodotte dai gruppi consiliari seduti in minoranza e Lui propone, come è il suo solito, di respingere tutte quante le quattro presentate. Così si accinge o meglio si accingeva ad andare in assemblea, forte di pareri di regolarità tecnico/legale, di risultanze di conferenze e di quant’altro a lui più che favorevoli. Così almeno sino a oggi a mezzogiorno, quando ed ecco il colpo che irrompe un poco sulla scena, ai Consiglieri si cambiano le carte già a lor mani e la proposta inciampa; come per incanto i pareri si ribaltano e ora son contrari e poi, per dir l’ultima parola in ordine alla legittimità della proposta, il dirigente generale scrive che: “valuterà le risultanze dell’esame svolto in aula”. Insomma un bel pasticcio, mai visto prima da quanto Canio impera, dispone al voto i suoi ascheri riuniti e non ascolta mai le voci del dissenso. Ora a dir che siam sorpresi da quello che è successo saremmo gran bugiardi, ci abbiamo lavorato e certo non da ieri, ma da un anno gli siam dietro, non ci hanno mai ascoltato, gli abbiamo poi lasciati andare per prenderli più in là nella gran trappola ed ora la trappola è scattata e Canio è catturato e messo dentro un sacco. Or si dimena e si dibatte, ma non scappa, è obbligato a fare un po’ di passi tutti indietro, a perdere la faccia e a rinviare ancora un’altra volta e ad altro appuntamento quella variante PAI che già il Professore, quando era ancora delegato, dichiarava essere belle pronta e belle fatta; sono ormai due anni, caro Professore, intanto Lei è stato declassato e ora tocca a Canio  chiudere quel  vaso di Pandora, se ci riesce, e non  finisce, invece, dentro tutto quanto.

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