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sabato 24 novembre 2012

L'ALTERNATIVA

 
La discussione, senza fine, su questo mega grande albergo mi ha stufato, certo solo su questo, perché è ormai certo che della variante per alberghi, quella dei 180 mila cubi, per intenderci, non ne sentiremo, invece, più parlare; è belle morta e sta sepolta dentro l’armadio dell’alcalde. Dicevo mi ha stufato, mentre giusto proprio ieri sfogliando un inserto del giornale con la carta colorata, mi imbatto su quanto fatto in un lago a noi vicino. Lago di Como, appunto:” Castadiva resort”, con questa indicazione andate sulla rete e lo trovate. Orbene, la domanda è presto fatta; perché là si fa e qua, invece, no. La si punta non certo alla grande quantità come si fa qua, ma sicuramente all’alta qualità. Là c’è una domanda di turismo che non è poi tanto così diversa da quella che c’è qua e allora anche l’offerta per turismo non dovrebbe essere poi così tanto diversa, eppure………. A vedere poi le cose nel concreto, le condizioni qui sarebbero ideali; ville di pregio abbandonate, aree per parchi andati alla malora da rifare, spazi insomma di grande qualità, non certo vocati al casermaggio. Eppure, eppure dicevamo, là lo si fa e qua, non solo non si fa, proprio non si vuole, si mira solo a costruire le caserme. Certamente, è facile pensare che quando una caserma è tutta piena, magari anche a prezzo un po’ svenduto, si tira giù la leva a fine di giornata e con gli euro si riempiono dei sacchi, ma a che prezzo vien poi quasi da dire. Il prezzo è troppo alto, questa è la risposta e qui sta il grande e grave errore che Canio sta compiendo. Orbene Lui quereli, quereli all’infinito, non sarà certo ricordato per le querele da strapazzo, ma per il disastro combinato.
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