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sabato 3 novembre 2012

LA VISIONE

 
Ce ne vuole di pazienza a scorrere la lista di tutte le vergogne che incoronano la Perla; pensavamo di finire, invece dopo l’una eccone un’altra, dopo un’altra un’ altra ancora e via così, la lista mai finisce. Allor oggi si cambia, in prima pagina va una bella e grande area tutta verde. Non c’è male, guarda il golfo, anche vista dal golfo non è poi tanto male, il male allor dov’è ? E’ che il nostro Canio pure lui ci ha messo gli occhi addosso e come si sa, quando lo fa la cosa poi rischia che non finisce tanto bene. Or dovete anche sapere, ne parleremo un po’ diffusamente un’ altra volta, che sto Canio, abbandonata, per timore, la Gabbiola alla sua sorte, si è cacciato nella testa l’idea di costruire tre “portali“. Uno lo mette su per la motta chiamata la Vinea, l’altro lo mette nell’area del Principe Pallavicino e il terzo lo mette proprio lì nel verde prato, quello che oggi vi mettiamo in primo piano e, coincidenza vuole che pure questo è di un Principe; anche se è un altro. Ecco il suo disegno, la “visione” lui è solito chiamarla, la visione della Stresa a lui futura, quella insomma che vuol lasciare da far a quelli che verranno poi, dopo di lui. Or che sia la sua visione non ci piove, ma a noi pare che a furia di parlare di visioni, questo Canio sia anche un poco troppo visionario e molto poco assai pratico e concreto. A noi ci andava bene la Gabbiola e lo abbiamo detto in mille modi, a lui gli andava super bene, ma quando poi è stata l’ora di mettersi alla prova, cambia idea perché gli vengon le visioni. Ne avevamo già abbastanza, ora ci tocca anche un Sindaco che, a imitazione di La Pira,  è un Santo  ispirato da visioni. Che poi a farci le spese sia proprio l’ultimo dei prati ancora verdi, questo no, facci la grazia e questa Stresa un po' beghina e sempre zitta, che  dia un colpo finalmente e dica basta .
 

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