Visualizzazioni di pagine: ultimo mese

venerdì 30 marzo 2012

NUOVO TURNO


Mentre la squadra di capitan Canio sta in riposo e salta il turno, già si prepara, anzi è già pronto, il girone di ritorno e il pacchetto di interpelli e roba varia è da oggi messo sul tavolo del "nostro" capitano. Pochi giorni quindi di riposo e dopo la Pasqua  si rientra, non c’è tregua. C’è un po’ di tutto questa volta, son dieci infatti gli argomenti che il gruppo Insieme ha presentato. C’è la richiesta di sapere, bene e per benino, come procede o non procede la storia per il porto; ci sono tre argomenti che riguardano il demanio, queIlo di lago: lo stato di scoperta dell’evasione che ancora sta sommersa; la necessità di dare una bella regolata agli eccessi ed agli effetti del traffico che solca, durante la stagione, il canale tra la costa e le due isole; lo stato di revisione di quel piano del demanio, già approvato, ma ancora molto e molto insufficiente.  Si prosegue per sapere come e perché il comandante, quello della locale polizia, possa tener la segreteria di quell’ Ente, cui si annuncia metterà le slot machine anche da noi, senza che via sia conflitto di interesse. C’è un altro bello spreco nei conti del Palazzo che, senza in apparenza cambiar nulla, ha fatto schizzare quasi del doppio ciascun anno la spesa per far manutenzione del pubblico verde. Si prosegue ed ecco chiamato in causa ancora il Professore. E no ! Lui c’era, Lui deve spiegare la storia del terreno di Palese. Ne mancano altre tre; la prima ancora si rivolge al Professore perché ci spieghi un po’ cosa ha mai fatto delle promesse intorno al tema del turismo, quello d'inverno; la seconda vuol sapere che fine hanno mai fatto le stazioni di Lido Carciano e Isola Bella che, per far presto, ma non forse per far bene, Canio aveva dato da far fare a Stresa dei Servizi, l’ultima è corposa e la pretesa di dettare un progetto bello ed anche  ambizioso, ma con la finanza messa dai privati: rifare il look e la funzione alla cortina fronte lago e alla piazza di Marconi. Lo stato è ora uno di quelli che fanno solo vergognare, se ancora dicono di no, dopo la partita vanno chiusi e assediati dentro il Palazzo.
  

giovedì 29 marzo 2012

DOPO PARTITA



Finita la partita si va oltre la cronaca e possono aver spazio anche i commenti di quel match, finito in parità. E’ stata una sorpresa, un Canio solo in apparente piena forma perché fa molto gioco, ma poco risultato e, tanto per citare: il primo quarto d’ora è un attacco forsennato. Ce l’aveva  con lo Stato, un’ entità fors' anche metafisica, contro cui scaglia una mitragliata di palloni e tutti vanno in rete a porta che era vuota. Gli spettatori guardano, allibiti e  divertiti, questa rilevazione del calcio anche giocato, ma quando finisce il primo quarto d’ora, di reti validate manco l’ombra e quel giocatore va, un poco, subito in panchina. Il risultato vero poi qual è di questo inizio disperato? Il risultato presto lo vedremo, quando schizzeranno verso l’alto le aliquote di quella imposta anche locale, mentre il nostro centro avanti, lo ha detto  papale papale: di aiutar lo Stato a scovare gli evasori manco se ne parla, ogni scovato è un voto che è perduto. Rimane la domanda di qual sia poi la ragione di tanto attivismo e nervosismo che anima la guida del Consiglio ? La serata era col clima rilassante, l’orario giusto per un aperitivo al tavolino, il nemico era presente a ranghi anche ridotti, la maggioranza era schierata e sempre ben compatta, degli argomenti poi, ormai son tutti conosciuti. Comunque, finita la panchina, ritorna subito in partita e scalcia sempre più quel povero pallone, però non vede l’avversario che lo sorpassa quando, per 20 mila euro buttati dentro un cesso, la giocata preparata gli va male perché le ultime due righe d’interpello non le aveva manco lette e, li per li, gli è mancata la giocata, quella giusta. Ma il nervosismo contagia anche la squadra e, caso quasi che sa dell’inaudito, colpisce proprio il Dottore che non gradisce un passaggio di pallone a centro campo e così lo concede, per dispetto, all’ avversario per rimessa. Facciamogli però anche un applauso di sostegno quando lascia il rettangolo di gioco, è una riserva, forse non è ancora abituato a giocare in prima squadra dove il gioco è troppo duro. Anche nel finale è sempre però capitan Canio che vuole fare gioco; c’è un argomento che sarebbe da approvare persino ad occhi chiusi, ma lui vuole ugualmente tenere in scacco l’avversario a centro campo, poi si stufa ed il pallone gli passa nella rete. Vista la partita dalla studio, si consiglia, a tutta la gran squadra, un fermo per un turno e poi il ritiro.
                                        

mercoledì 28 marzo 2012

PRE-PARTITA


 

Dopo veniva la partita ed ecco allora il Consiglio alle 18, non proprio tutti son presenti e le squadre più sguarnite son le minoranze senza i capigruppo; uno è in trasferta ancora in Cina, l’altra qui vicina, sta in Provincia. Comunque quando suona la campana  arriva Canio con al seguito i fedeli e subito incomincia.
Primo ed unico argomento, questa sera, è quello di grande maggioranza. Lo spiega Canio, non il Professore delegato e a dire il vero, non è che molto si capisce, ma Lui insiste lo vuol proprio spiegare e, lasciatemelo dire, ne infila una e poi anche un’ altra. Comunque la storia è del decidere chi deve esaminare le osservazioni alle varianti di città; prima avevano scritto il Consiglio, ora lo vogliono riscrivere e togliere al Consiglio l’incombenza.  Minoranza fa le giuste osservazioni e siccome le motivazioni non sono convincenti preannuncia che  boccia la proposta  e loro, tutti insieme, se l’ approvano.
Maggioranza ha belle finito, potrebbe già prendere posto per guardare la partita, ma Canio, per ora, non ha fretta. Dice che ha dimenticato di mettere in esame la questione portata dalla Lega e la promette per la prossima.   C’è la mozione; presenta il gruppo “Insieme” e riguarda le attività che i comuni possono anche fare per aiutare ad accertare l’evasione dei tributi dello Stato. C’è un premio che è di cento punti l’accertato, se poi è incassato, che lo Stato promette ai suoi comuni, se virtuosi. Qui Canio si scatena, sembra un tribuno che arringa la sua folla contro lo Stato predatore, si accalora, con veemenza  lancia i suoi strali verso il fondo della sala che è deserta. Siamo tutti sbigottiti, è una forza di natura, un fiume mezzo in piena, tutti cerchiamo l’incauto spettatore contro cui si infrangono  i suoi strali, ma non c’è proprio nessuno. Alla fine è un lago di sudore,  si ricompone ancora un poco e chiede un voto negativo, come sempre  maggioranza  gli conferma  una grande  ed assoluta fedeltà.
Sull’ altro punto si va via perché la questione sollevata è quella già trattata in apertura; poi viene una questione di soldi un po’ buttati, insomma si appaltano i servizi, a peso anche un po’ d’oro e poi si affianca personale che non si sa dove cacciarlo, morale sono 20 mila euro quelli buttati, ma Canio è ancora accalorato e mezzo anche  sudato.
“Insieme” ricorda ora l’impegno di lavori in una commissione, poi persa per la strada, sulla questione del micro nido comunale. Qui Canio prende fiato e lascia la parola, meglio diremmo la lettura, all’Assessore competente che, appunto, legge la lezione preparata. A dir da loro la domanda è tutta soddisfatta, quindi il problema non c’è più, ma forse il problema non è tanto la domanda che scende quanto quello dei  costi che salgono  e  le rette che gli va dietro tosto dietro.
C’è un interpello sul concerto  Max Gazzé, quello svolto il 19 di novembre al Pala dei congressi. 184 furono gli spettatori, quelli paganti, ed alla fine ci fu un buco  di  un po’ di mille euro, quasi 14.  Risponde il Professore che ci va l’elenco e l’auto elogio di quelle, invece, andate bene, giusto per dire che una su tutte può anche andar male. Certo e chi paga siamo sempre noi e Lui non rischia proprio e mai un bel niente.
Arriva Stresa dei Servizi, relaziona, ma non legge il solito Piervalle che ha un approccio discorsivo e dialogante, ma subito ed inaudito, mai prima si era visto, il dottore al bilancio lo rimbotta; forse è un tifoso che non gli va di perdere l’inizio di partita, chi lo sa ? Comunque, finalmente, si riprende e Piervalle riesce a finire quello che voleva, in pace, dire che detto in sole due parole è questo qui: “ Sentite un po’, il gioco ormai sta per finire, la legge dice che al 31 di dicembre o è trovata soluzione o Stresa Servizi non c’è più, ci dite cosa fate ? “. Si alza Canio dalla scanno, ormai è pronto un’altra volta a tenere l’orazione si accalora, difende la creatura sino all’ultimo minuto, corregge cifre, fa l’elogio, ma non dice cosa mai pensa di fare da qui all’ultimo dell’anno; spera ancora, non è vinto, beato lui; si guardi allora in santa pace la partita, ma c’è l’ultimo punto, Canio ride, quasi prende in giro, la verità però sta altrove ed è che gli sarebbe piaciuto farlo Lui, allora dice di votarlo e così fanno; è un ordine del giorno perché possano arrivare, quando e se non so, magari  un poco di altri soldi ai comuni che si affacciano sul lago. Basta, vanno via, c’è la partita.
        

martedì 27 marzo 2012

CANIO E LA SUA ORCHESTRA



Allora, domani ore 18, giusto dopo due mesi e qualche giorno di riposo, Canio  ritorna sullo scanno per guidare la sua orchestra con il piglio fermo  del maestro che non perde una battuta. L’aria di primavera lo rincuora e ,forse, in questi giorni lo risveglia. Non è che arriva in Consiglio con più di un  argomento, ci arriva con uno solo dentro la cartella, gli altri sono tutti dei nemici e poi c’è il mistero perché quello del nuovo gruppo della Lega non l’ha messo in discussione. Comunque se il suo argomento è solo uno, è un argomento che, pensiamo, gli stia a cuore perché riguarda le sempre sue “varianti” tanto amate, o meglio, le osservazioni presentate che, secondo la proposta, vorrebbe allontanare dall’esame del Consiglio per far tutto dietro le quinte, in quella Conferenza dove non ha ammesso gli uditori. Per quanto poi riguarda gli altri 7 punti del vecchio gruppo in minoranza, anticipazioni non abbiam circa i comandi per il voto che darà a tutti i suoi orchestrali  e quanto a quello del gruppo della  Lega, della  scomparsa ne svelerà forse il mistero.
Comunque all’ora della cena, domani, tutto sarà belle che finito e la cronaca andrà quasi poi in tempo reale sulla rete, ore due-due, lo promettiamo. Ancora due parole circa il risveglio di stagione; ieri è passata dunque la nuova convenzione per fare l’Alberghiera e Canio mostrerà la sua soddisfazione, non faccio previsione su quella che sarà la nostra posizione, ma : uno finisce nel cestino quella che Canio aveva, una volta, già firmato; due, occorre ricordarlo, quando ponemmo in aula la questione, Canio difese la prima decisione; tre, intanto sono passati un po’ anche di anni e ancora un po’ ne passeranno. Il 29, il giorno dopo, Canio non ha il tempo neppure di andare a riposare, deve correre a dirigere la prima Conferenza, quella della variante detta PAI; sono un po’ le prove generali di quell’altra, quella alberghiera, quando e se mai forse verrà. Se le prove andranno bene, lui tira un sospiro di sollievo, se no son proprio guai. Ultima e poi lascio, ma l’onda della nuova primavera deve proprio essere per Canio un farmaco potente; vuol far ripartire la biblioteca e,  dopo un tempo quasi infinito, riunisce intorno al tavolo la nuova commissione e lì mostra le sue idee; una delle idee è quella che portammo anche in Consiglio e Lui fece stroncare dall’orchestra: era una prova, la prossima andrà meglio.

lunedì 26 marzo 2012

SOTTO IL VESTITO: QUASI NIENTE


 
Scusate, ma il titolo di oggi è solo la sintesi del giornalino arrivato in questi giorni alle famiglie tutte quante. “Stresa informa” e sotto quel titolo: “ Il giornale del comune “ è il sottotitolo. L’articolo inaugurale porta la firma dell’ Avv. Canio Di Milia che, con tono, quasi, deamicisiano, ci da la sua benedizione e ci augura di vivere felici e anche sereni e il nostro Parroco, forse, non avrebbe potuto far di meglio. Otto sono le pagine che dovrebbero informare dietro una veste accattivante ed allettante, ormai le avete lette tutte, così siete super informati su quel che nel Palazzo è successo l’ultimo anno della vita. Sapete quindi che son 50 gli anni che c’è il festival di musica, poi vi fanno anche l’elenco, con commento, di tutte quante le iniziative pubbliche, più o meno culturali, già viste e conosciute; qualche incursione su ciò che fan dentro le scuole; foto di gruppo di Canio insieme agli anatroccoli e lì si scopre, questa si che è una notizia, che la città sarebbe all’avanguardia sui temi dell’ambiente. Gira la pagina e trovi la lista del cinema e lo sport, altra incursione nel mondo volontario e benemerito; passiamo all’ assistenza alle persone che han bisogno; giriamo l’ultima volta e ce n’è una fitta, fitta di opere compiute e, ahi, ahi,  ma molto meno fitta, di opere incompiute. Siamo alle ultime battute, deve essere stato un’ errore editoriale, perché metterci in fondo ci evidenzia, ma l’ultima parola spetta al capo redattore che ci bacchetta le dita delle mani, voleva che gli facessimo gli elogi. Chiudiamo allora il testo, scorrono i saluti sui titoli finali, però cosa è successo nell’ anno di vita fatta nel Comune, non sta scritto e a un’altra volta è, ancora, rimandato.


sabato 24 marzo 2012

CANIO INFEROCITO


Così par sia sembrato il nostro caro Canio quando, il 22 del mese ancora in corso, ha letto le risultanze del referto di verifica sulla progettazione esecutiva, fatta dall’ impresa vincitrice, dell’ ormai triste e famosa storia infinita di quel porto. Inferocito e imbufalito perché trascorsi ormai che sono sette anni dalla sua presa di palazzo, questa storia non finisce e rischia, un’altra volta e, a un passo da un traguardo, di sfuggirgli ancora dalle mani. Ben inteso, non è che noi siamo contenti se la storia finisce tutta in un bel niente, ma questa è un'altra cosa rispetto al dire di sì ad ogni richiesta di un’ impresa vincitrice. Questo voleva invece, forse, fare il nostro Canio, chiudendo questa storia con il forzare un po’ le cose e poi qualcuno avrebbe anche rimediato mettendoci quei soldi che ora non ci sono. Lo capiamo; ci vogliono nervi tanto saldi a reggere anche e ancora un po’ la cosa; lo capiamo, se l’impresa volge le spalle c’è forse da ripartir quasi da capo; lo capiamo, se anche questa gli va male, anche il suo destino è già segnato, ma la comprensione qui finisce, a Lui abbiamo affidato il mandato a governare, ma il mandato non gli da la libertà di fare la prima delle cose che gli viene in mente alla mattina, ma di fare le cose per benino e primo, se anche non di moda, rispettare una delle quattro regole che ormai tutti conoscono: quella di non forzare più di tanto. Tutto qui, si calmi solo un poco, lasci passare 30 giorni, ha aspettato 7 anni, magari la cosa la si aggiusta per il meglio e se no, anche Lui ci metta la pazienza che a noi chiede; non voglia le cose ad ogni “costo”, perché il conto di quel porto è già troppo salato ed è a noi che, altrimenti,  passa la pazienza.    

venerdì 23 marzo 2012

ARRIVA IL PROSSIMO CONSIGLIO


 

 Convocazione straordinaria del Consiglio Comunale.
IL SINDACO
DISPONE
di convocare il CONSIGLIO COMUNALE
 in sessione straordinaria – seduta di I convocazione, per il giorno di Mercoledì 28 Marzo 2012, alle ore 18.00 presso il Palazzo dei Congressi, per deliberare il seguente
ORDINE DEL GIORNO
1. Lettura ed approvazione verbali sedute precedenti.
2. Delibera programmatica relativa alla variante strutturale urbanistica al vigente P.R.G.C. Modifica ed integrazione delibera consiliare n. 115/2011 in merito all’ esame delle osservazioni presentate.
3. Gruppo Consiliare Insieme! Mozione. Attuazione del federalismo fiscale. Partecipazione dei Comuni all’ attività di accertamento dei tributi erariali (prot. n. 2946 dell’ 1.3.2012).
4. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza – Procedure relative a varianti urbanistiche strutturali in itinere. Documento programmatico: modalità di esame delle osservazioni (prot. n. 2944 dell’ 1.3.2012).
5. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza – Gestione dei servizi pubblici e appalti di servizi. Duplicato di spese (prot. n. 2945 dell’ 1.3.2012).
6. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza. Politica a favore della famiglia, prima infanzia, micronido. Disattesi impegni del Sindaco (prot. n. 2948 dell’ 1.3.2012).
7. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza. Organizzazione di concerto musicale Max Gazzè (prot. n. 2950 dell’ 1.3.2012).
8. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza. Società partecipata Stresa Servizi S.r.l. Andamento attività (prot. n. 2951 dell’ 1.3.2012).
9. Gruppo Consiliare Insieme! Ordine del Giorno. Concessioni di derivazione delle acque del bacino Verbano per scopi irrigui. Partecipazione dei Comuni (prot. n. 2947 dell’ 1.3.2012).
Ma si dimentica l'O.D.G. presentato dalla Lega: mistero. 
IL SINDACO
(avv. Canio Di Milia).

giovedì 22 marzo 2012

TEMPO SCADUTO



 Come avevamo già annunciato, oggi è il novantesimo giorno, quello in cui doveva finire la questione della verifica e della validazione per il  porto progettato, e come  nella partite in coppa Italia, si va ai supplementari. Nulla deciso ancora ed un rinvio di altri trenta giorni, quanto ai particolari ve li potremo dare soltanto fra ancora un po’ di giorni. Per ora registriamo la notizia e che cosa mai  sarà fra trenta giorni ancora, chi lo sa? Comunque la storia è di quelle senza fine ed ora che c’è il promesso giornalino, redatto dal Palazzo, potrebbero farci anche un inserto semestrale e raccontarci questa storia; dall’ inizio alla sua fine, ormai infinita. Canio intanto si consola e ci racconta che pianta quattro pali nel porto che, senza alcun problema, ormai ha visto tre secoli di storia, poi, non sapendo che altro dire, racconta che hanno terminato anche i lavori sulla isole per gli attracchi di quelli del soccorso, mentre si dimentica che quei lavori fanno schifo come abbiamo tutto provato e loro, come sempre, hanno ignorato. Adesso però aspettiamo questa grande novità editoriale, sarà l’evento di quest’anno, arriverà casa per casa, in carta patinata ed a colori, almeno avremo un po’di materiale da sfogliare e poi da  commentare e non dimentichiamo il comune su face book.  La verità però è quella che, da un po’di tempo, vi diciamo: il tempo se è perduto non c’è poi più il modo di fare un suo recupero. Non siamo alla partita di pallone, quello è solo un gioco, se scadono i minuti, magari, l'arbitro recupera e si segna, qui si esce tutti dal campo e la squadra è retrocessa.


mercoledì 21 marzo 2012

PORTA PAZIENZA



Leggiamo oggi, su un settimanale assai locale, un po’ di dichiarazioni del nostro caro Canio. Non è che ci stupiamo più di tanto, ma forse vale la pena di farne quattro righe di commento. Bene, costui dice che Stresa diventerà un luogo pedonale, quasi un’ isola felice, e tanto per ridimensionare un po’ le cose, cita P.za Possi e il suo possibile ampliamento. Tutto lì, il resto è già finito, o meglio aggiunge le solite sparate e dai: cita la Gabbiola, poi cita la storia dei portali, ancora il Principe ed il suo accordo e, dulcis proprio in fondo,  il suo sogno, quello del trenino che arranca su e giù per la collina. Il tutto viene chiuso però da una preghiera, dice infatti che bisogna portare un poco di pazienza. Su questo ha proprio gran ragione e siamo tutti in pieno accordo, qui la pazienza è veramente l’ultima a morire, dopo di lei non ci sarà, forse, più niente, sicuramente più nessuno. Ancora un paio di altre cose che quell' articolo di Canio rivela: la prima, segnatela pure per favore, farà storia: un anno e la variante con dentro quel trenino e tutto il resto, sarà pronta e l’altra, ma qui tenetevi dal ridere al solo suo annunciarla: sulla Gabbiola sta trattando, peccato che sono sette anni che lo dice ed il risultato tutti lo vedete. Alla fine però una cosa l' abbiam tutti capita, che la pazienza dobbiamo portarla proprio per Canio e sino a quando Lui e  il Suo supergoverno  andranno, entrambi, a casa loro.


martedì 20 marzo 2012

REBUS


Così ci sembra di poter intitolare questa ricerca del luogo dove metterci la scuola e, quando poi trovato, l’altra ricerca è dove  metterci lo “ stadio”, ricerche che, a leggere un po’ in giro sembrerebbero ora giunte a conclusione. Chi scrive, insieme a tutti gli altri in assemblea, dovrà  alzare o no la mano, chiamato anche a  “decidere” e, tanto per cambiare, state certi, sino ad oggi non ne sappiano nulla più di voi. Comunque sembra fatta, il 26 del mese che è in corso la cosa andrebbe in Consiglio Provinciale e, subito dopo, in quello Comunale. Quanto ai contenuti son quelli che si dice: la scuola va nel campo di pallone e il campo di pallone va dove la scuola era decisa. Già la cosa suona un po’ da barzelletta, ma passiamo pure sopra gli errori del passato, qualche volta ripensare è anche buona cosa, ed il problema ora è se il cambio è fatto in meglio o solo in meno peggio. Rispondere per bene, senza che si abbia in mano uno straccio anche di carta con sopra 4 cifre, non sembra essere possibile; certo la scuola finisce in un posto più adeguato, ma quanto al resto non sappiamo. Insomma la questione sta ora nel confronto costi/benefici, ma su questo, sino ad oggi, nulla si sa ed il timore è che poi anche la sera della futura decisione, le carte mancheranno e ci verrà indicato di dare un voto senza sapere proprio più di tanto. Speriamo  quindi di essere smentiti; di sapere quale sarà il costo, quello vero, del nuovo campo di pallone, quanto sarà stimato quello vecchio, chi pagherà che cosa, quando le cose saranno poi  fatte e perché mai le altre soluzioni ( almeno sono due) vengono scartate. Non è che chiediam troppo, sono quattro informazioni messe in croce, senza le quali decidere è voler far fare le cose un po’ sempre con i piedi, ma visti i precedenti, le cose in corso e quelle anche imminenti, a  stupirci saremmo proprio dei cretini.

lunedì 19 marzo 2012

CANIO: GIOCARE ED ARBITRARE


Giusto qualche appena volta fa, sotto il titolo: “ Che paura”, raccontammo che Canio non vorrà degli uditori a disturbare quando, fra breve, andrà con le varianti a dirigere le previste Conferenze. Ne ha la facoltà, così al solito si dice quando si commentano decisioni, magari un poco non gradite, magari anche indispettite, per non dire inviperite, comunque insindacabili e noi poco, anzi proprio un bel nulla, ne possiamo, ma solo le subiamo. Ora però avvenne che quando Canio diresse l’assemblea la sera in cui venne votata la variante, quella alberghiera, Lui che in quella veste era anche un imparziale  Presidente ebbe un po’ a stupirsi quando le mani si alzarono, anzi qualcuna per vero non si alzò proprio per nulla. Tanto fu stupito che ci mise anche un commento dicendo che, almeno da qualcuno che sedeva in minoranza, si aspettava un voto un po’ anche diverso. Detta così non è che la cosa dice molto, ma conoscendo un po’ dietro le quinte, quella frase suona veritiera della sorpresa, anche sincera, che Canio ebbe quella sera. Insomma, per dirla tutta come stava, Lui era andato da un Presidente di Provincia, si certo il buon Massimo Nobili, perché questi facesse il giusto pressing su un suo Assessore che siede anche in Consiglio e le strappasse, almeno, un voto di astensione e Massimo provò, senza riuscirci. Insomma Canio voleva farci la sorpresa e invece, venne sorpreso dal voto condiviso. Ora non è che l’arbitro deve truccare le partite e decidere chi ha da tirar dentro la rete, perché se no è lui che deve poi scontare una squalifica, non certo i giocatori. Eppure ci ha provato, quasi non gli bastassero i voti che già aveva o forse temeva che qualche calciatore andasse in infortunio ? Comunque così è andata e allora, caro Canio, di te non ci fidiamo quando, fra breve, andrai ad arbitrare la partita in Conferenza.  

domenica 18 marzo 2012

IL PONTE CALATRAVA


Ne hanno parlato in questi giorni i quotidiani nazionali, il ponte dell’architetto portoghese che, in forme assai moderne, scavalca un canale veneziano. Dodici anni hanno impiegato a fare “l’opera”, mentre nel frattempo il costo è assai salito:  3,8 erano i milioni dell’inizio, 6,7 quelli del progetto esecutivo, 11,7 questo è il conto del finale. Ora che il ponte, comunque è stato aperto, giunge a conclusioni la Procura della Corte che in quei conti ha un po’ indagato e fa le sue contestazioni al progettista ed altri 6, dicendo che han sbagliato a progettare e a controllare, chiedendone il giudizio per danno: quello erariale. La sintesi d’accusa è quella che in questi casi si ritrova e che si chiama : "macroscopica approssimazione" sfociata in un "insieme di errori" sia nella fase di progettazione che di esecuzione dell'infrastruttura, unita a "leggerezza nell'uso del denaro pubblico".  Insomma c’era un difetto già all’inizio del progetto e dal difetto dell’inizio sono venuti giù, a cascata, tutti gli altri grandi guai. Ma c’è anche di più, perché la soluzione del difetto alzò i costi senza, però, risolvere il problema. Per ora qui finisce questa storia e si vedrà se mai qualcuno pagherà, ma quante analogie con il caso nostro qui locale che sembra proprio fotocopia di quello più noto e veneziano. Alla vigilia del giorno 22 di questo mese, quando sul tavolo di Canio e del Suo Vice delegato arriverà il referto dell’esame del progetto e dei suoi costi, ricordino quei due il caso Calatrava, salvo finir pur loro sui giornali nazionali.      

venerdì 16 marzo 2012

SLALOM





Questo è il titolo, ma poco c’entra la pratica sportiva, visti anche i due partecipanti, quanto piuttosto i tanti tentativi che quel duo di punta di Palazzo, Canio e il Professore, stanno cercando di mettere sul campo per superare i molti o i troppi ostacoli che le loro due varianti di città: la PAI e l’Alberghiera, stanno incontrando sul percorso verso il lontanissimo traguardo. L’ultima notizia arriva stamattina con il deposito di una proposta, tutta loro, che andrà in Consiglio quanto prima. La proposta, però, non viene giù per caso perché, come sapete, pende un interpello per conoscere quale  sarà il percorso che intendono seguire per l’esame delle molte, anzi anche troppe, osservazioni che le proposte di variante han provocato. Il tempo sta passando; data il quinto giorno di settembre, dell’anno già trascorso, la riunione di Consiglio che deliberò su quella PAI, poi venne che a novembre andò in aula la variante scellerata e fu  questa che il caso lo ha creato perché disse, anzi lo scrisse, che le osservazioni sarebbero tornate dentro l’aula e, solo dopo, andate in “Conferenza”. A farla breve, in sette mesi, ora hanno deciso di fare all’ incontrario: baipassare l’aula e andare, diretti, in “Conferenza” e questo è il contenuto della proposta che hanno fatto.  Sette mesi, capite, sette mesi solo per decidere come fare il primo passo, anzi come non più farlo. Di questo passo andiamo quindi molto bene, il crono programma è rispettato e nell’arco dei prossimi dieci anni liquidiamo le varianti. Saranno contenti gli Alberghieri: i committenti. 

giovedì 15 marzo 2012

CRISI DI FINANZA


 
Domani, ore 21, la serata dedicata alla cultura, è riservata all’economia della finanza, ospite d’onore: Bankitalia. Serata quindi per certi versi interessante, fors’anche stimolante, dentro l’ultima crisi che da un anno si trascina, con alti e bassi, speranze, delusioni, previsioni e mica poi tanto finita. Comunque sentiremo la voce di un custode delle banche, di quei forzieri del risparmio che, come una cassa integrazione,  sembra ancora la riserva che consente la salvezza in un paese, peraltro, dissennato. Sentiremo, questo è certo, una versione delle tante, forse troppe, anche esattamente proprio opposte e inconciliabili, che dettano le ricette per la soluzione della crisi delle crisi. Insomma a noi par che la confusione non sia poca : tra quelli che dicono la causa essere il debito, altri la spesa degli Stati, altri  l’evasione delle tasse; altri che, invece, negano essere il debito e citano il Giappone, altri  che dicono quindi che ci si può ancora indebitare altrimenti la malattia, magari,  va anche via, ma intanto il malato è deceduto. Il vecchio continente, per ora, sta a guardare e mentre non riesce a fare almeno un passo avanti, si fa governare da una tedesca nata e cresciuta dietro la cortina e da un francese, sposato a un'italiana che, magari ancora pochi giorni, perde le elezioni. Da ultima, ma solo in queste righe, ci sta la BCE che “presta” i soldi in pacchi, a tasso quasi 0 a tutte le sue banche che, in tal modo, fanno soldi a loro volta prestandoli ai debiti sovrani, con tassi  dal 3 al 6, così che gli Stati  vanno ancora a indebitarsi,  il gioco ricomincia e la storia mai finisce.                             
     

mercoledì 14 marzo 2012

E' FINITA LA BENZINA



 

A legger la cronaca che, da qualche settimana,  compare sulla stampa locale e non locale, la crisi dell’Italia sembra sbarcata anche sui laghi e a rischio sono le flotte che solcano le acque e portano tanti turisti e pochi pendolari.
Dopo che Monti ha tagliato la flotta agli ammiragli, adesso toglie la benzina ai capitani e cancella l’ assegnino di 13 milioni che par fosse la somma che, per ciascun anno,  teneva a galla i bilanci e i suoi battelli. Sembrava che nessuno si era accorto che a navigar sui laghi subalpini non era la NL, gestione di governo, ma era la Tirrenia che affondava. Comunque andrà a finire, non è che la questione salta fuori solo ora, era già comparsa in occasione di qualche altra “finanziaria”, ma il naufragio era stato poi evitato con qualche scialuppa di soccorso arrivata coi milioni. Eppure, era l’altr anno, proprio  dopo il salvataggio, iniziava appena primavera e l’intera flotta, fatto nuovo, già salpava a far manovre e evoluzioni d’ogni tipo dentro il golfo, salvo imbarcar dieci persone dove ce ne stavano seicento; senza parlar delle unità, di acquisto più recente, che oltre che alzar onde simili a  tempesta, sembra consumino tanto quanto un bireattore. Comunque andrà quest’anno,  la verità non cambia, è questa qui, la flotta senza quei  milioni non sta a galla, va sul fondo .
                       

martedì 13 marzo 2012

CANIO L'EDITORE



 

L’anno era iniziato con due notizie interessanti sul piano della locale editoria:
la prima era quella che dava, come imminente, l’uscita del periodico ufficiale di Palazzo, con tanto di incarico professionale al  redattore e a noi la richiesta di stendere, entro tre giorni, il pezzo dedicato al gruppo del Consiglio in minoranza; la seconda delle due, era l’esordio in campo, sul piano della polemica locale, di Canio, proprio in persona che, così erano le intenzioni dichiarate, avrebbe rintuzzato, colpo a colpo, tutti quelli che, da quel giorno, avrebbero osato mettere in rete notizie o lor commenti, comunque non graditi. Questa era dunque la notizia e la premessa o la promessa con cui si apriva l’anno settimo del II dei governi di Canio, il vincitore. Siamo alla vigilia di questa primavera, l’inverno più duro dei vent’anni procedenti ormai è alle porte, siamo andati in India e poi tornati, abbiamo scritto e consegnato il pezzo a noi richiesto entro, soli, quattro giorni, ma quanto alla prima non c’è ombra, sembra sparita, essa è già scordata o forse è in attesa di qualche novità per fare un giornalino che rischia di andar mezzo invenduto, chi lo sa? Della seconda, sono usciti due pezzi di bravura firmati Canio Di Milia, Sindaco Avvocato e quanto ad esordio non c’è male, siamo al livello della stampa spazzatura, poi più nulla anche se la materia è certo che non manca e tutti i giorni la forniamo, son 55 solo quest’anno e son 350, 351 con quello di oggi, da quando Stresa futura 2 è dentro nella rete. Coraggio dunque, mantenga le promesse il nostro Alcalde, si cimenti con la penna e con la rete, ma non ci provi  a fare solo spazzatura.

lunedì 12 marzo 2012

CHE PAURA...!!!


 
 Sulle varianti ancora niente, vedremo però cosa dirà Canio o anche forse il Professore durante il prossimo Consiglio, perché, come avrete forse letto, c’è un interpello sulle procedure che intendono seguire. Giusto però per non lasciare nulla di intentato, il Gruppo cui son iscritto, ha chiesto con lettera al nostro amico Canio se mai volesse consentire, anche ad un solo consigliere, di essere presente, ma solo in veste di uditore, quando terranno le conferenze di pianificazione previste per proseguire nei cammini di variante. Risulterebbe  libero Canio di decidere se ammettere o meno gli uditori e, chi non l’avrebbe anche giurato che, nel nome e nel cognome di quella trasparenza che strombazza, avrebbe, ben volentieri, aperto le porte e le finestre della sala di quelle conferenze. Manco se ne parla, vista la richiesta Canio deve aver cominciato a sudar freddo, solo a pensare che il nemico gli arrivava, ormai, dentro la casa. E’ vero chiedevano di essere solo ascoltatori, non certo degli attori, ma questo deve esser parso ancor più pericoloso, deve esser stato visto come metter le spie dentro il Palazzo; il Professore poi non reggerebbe a tanta nuova prova, è infatti ancora sotto shock dopo i regali ricevuti per natale e dopo la storia, tutta in giallo, che lo ha fatto disertare anche la scena del Consiglio di gennaio. Per carità, noi non vogliamo averli tutte e due sulla coscienza, stiano quindi riguardati, chiusi e barricati dentro il Palazzo a tenersi i loro bei conclavi, mentre noi, in qualche altro modo, pur faremo.     

domenica 11 marzo 2012

STRADA SENZA USCITA ?


  
Con questo titolo vogliamo riprendere l’articolo di ieri sulla scadenza prossima ventura del 22 del mese che è ormai in corso. Facciamo un po’ il punto su una questione che è complessa e che qui non si può certo dipanare per intero, ma se fate mente un po’ locale a quello che già vi ho scritto, vi accorgere che non c’è uno solo degli esiti possibili tra quelli immaginati, che possa dirsi poi esser sicuro che anche quella soluzione vada  in "porto". Questo è il punto e tutti gli scenari diventano variabili che potrebbero sfuggire dalle mani del nostro governo cittadino. C’è il rischio contenzioso, sarebbe ormai infinito, promosso dai perdenti, in qualche caso e dal vincente, in altro caso; c’è la questione dei costi che sembrano moltissimo cresciuti ed anche questa è un’altra grana, non da poco; c’è, non lo dimentichiamo, il rischio tecnico dell’opera, quello “ scoperto” dall’ impresa vincitrice ed a proposito di quest’ultima  faccenda, vi faccio un copia – incolla e poi ritorno a continuare e a concludere, per ora:

“Si deve quindi ritenere che il palancolato finirà sostanzialmente per insistere sull’orizzonte o Livello S, poco addensato, molto sciolto e instabile: su tale strato, nell’ipotesi costruttiva di progetto, verrebbe a gravare un peso notevole costituito dall’intero blocco delle due palancolate e del rilevato interno oltre alla struttura in elevazione della diga di sopraflutto del porto. Tale configurazione statica potrebbe dare adeguate garanzie di stabilità solo nel breve periodo, ossia durante le fasi realizzative del nuovo molo, mentre nel medio-lungo periodo essa potrebbe subire fenomeni di instabilità con conseguenti cedimenti o scivolamenti del rilevato stesso non adeguatamente sostenuto dalle palancole scarsamente infisse e poste nei varchi fra una coppia di pali e un’altra, senza contare le conseguenti azioni non controllabili sui pali stessi.
Per ovviare a tale situazione si propone la seguente variazione progettuale , così come illustrato nella allegata tavola grafica preliminare: …………………………………………………………………..”
 Il tutto, aggiungiamo noi e "naturalmente", ha un maggior costo che l’impresa quantifica in €. 1.328.881,24, se poi gli spetti è tutto da vedere, comunque lo chiede .
Quello che vi ho incollato, giusto per non passar per un visionario, è un passo, per niente riservato, della relazione tecnica che l’impresa vincitrice la gara, o meglio i professionisti, incaricati dall’impresa, hanno redatto per giustificare la necessità di cambiare il progetto, nella fase di stesura di quello esecutivo,  cambiamento che il governo Canio autorizzò la primavera scorsa. In altre parole, secondo questa tesi, certo non del tutto terza, ma neppure, pare, troppo peregrina,  la diga del porto potrebbe crollare se realizzata secondo la soluzione strutturale che il Comune ha mandato in gara, dopo quasi dieci anni di studi, indagini, perizie e non so cosa altro. Dite voi come è possibile uscire da questa situazione, a me sembra che se uno voleva farsi male da solo, non poteva fare di meglio: finire in un sacco e chiudersi dentro.  Mi sa che ne dovremo parlare ancora e anche a lungo.         

sabato 10 marzo 2012

CONTO ALLA ROVESCIA


  
Entro il 22, del mese che è già in corso, arriva una delle scadenze più importanti per Canio e il suo governo, tutto intero, compreso, però in primis, il vice, in materia delegato. Quel giorno è quello infatti della data stabilita per la consegna del referto di riesame del progetto esecutivo di quel porto senza fine. Poco probabili proroghe o rinnovi dei termini in scadenza, quella data sarà forse rispettata; nessuna o quasi indiscrezione su quel che sarà il contenuto nel merito di quelle conclusioni, o almeno qui non le possiamo anticipare. Quel che facciamo invece sarà di disegnare i possibili scenari,uno dei quali quella data svelerà: eccoli qua.
Il primo, non dico il più probabile o presunto, ma solo il primo che facciamo è quello di un esito d’esame positivo sul piano tecnico e giuridico; le conseguenze sono che l’opera riparte, ma senza una sua parte, quella finale, perché mancano un po’ i soldi; il rischio è un nuovo contenzioso con le imprese già sconfitte e che l’opera stia al palo. Quanti per cento diamo a quest’ipotesi: 15 %.
Il secondo è un esito promosso sul piano, quello tecnico, ma non su quello giuridico economico; le conseguenze sono che il prezzo finale deve scendere oppure l’impresa vincitrice torna a casa e tutto si rifà.  Quanti percento diamo a questa soluzione: 50%.
Il terzo è un esito che boccia tutto senza appello: le conseguenze son diverse, si va dal ritornare al primo risultato, così come era uscito dalla gara, ad un nuovo contenzioso, questa volta col vincente e non con i perdenti. Nel primo caso l’opera riparte, ma con sulla testa l’incognita che il vincitore aveva anche indicato, nell’altro caso un altro blocco in attesa dell’esito del nuovo contenzioso, o in altro caso ancora, la rinuncia della impresa vincitrice e la tornata in campo di imprese già perdenti: percentuale 35. Vedremo.

venerdì 9 marzo 2012

STAGIONE DI PRIMAVERA


  
 Siamo in attesa che Canio emetta la chiamata per il Consiglio che abbiamo già richiesto, l’altro consiglio successivo sarebbe, invece, già fissato, per il giorno 4  aprile. Che cosa la maggioranza dentro questi consigli poi ci metta non sappiamo, perché il bilancio quest’anno sta slittando oltre ogni più pessimistica previsione, mentre il rendiconto è ancora in corso di lavori ed il suo termine legale rimane il 30  aprile. C’è dunque molto tempo da ingannare per preparare gli appuntamenti prossimi venturi e tanto vale allor darci da fare per mettere in scena il secondo spettacolo, quello in cartellone per il quattro. Saremo allora già di primavera, tanto varrà pensare a qualcosa un poco allegro, effervescente, qualcosa insomma che cerchi quasi l’impossibile qual' è risvegliare dal letargo dell’inverno tutta la truppa della grande, rassegnata, e vecchia maggioranza. Argomenti se ne trovano, statene certi, nuovi argomenti o aggiornamenti non importa, quel che importa è dargli una sveglia, farli saltare un po’ sui banchi, tenergli desti per tre ore tutte in fila, rovinargli la serata programmata, insomma qui bisogna un po’ cambiar registro, se no rischiamo  anche noi di far la loro fine e che fine ! Qua gli  argomenti sono ancora un po’ top secret, siamo troppo lontano ancora da quella  serata programmata per il 4, ma garantiamo che le prove sono in corso e non  appena sarà archiviata la prossima serata, quella richiesta, saranno subito dopo messi sul tavolo di Canio e qui ne scriveremo, portate un po’ pazienza.

giovedì 8 marzo 2012

LE PUNTATE IN GIALLO


See full size image

In occasione dell’ultimo consiglio entrò in scena il giallo dell’inverno, così almeno battezzammo quella vicenda che affondava la sua origine nel passato anche lontano, ormai dimenticata dentro faldoni polverosi ma, inopinatamente, tornata all’onore delle cronache, sempre per merito di quel noto nostro Professore allo scopo delegato, che forse pensò di risolvere la cosa ritoccando la variante per gli alberghi destinata. Nella prima serata di quel giallo, spettò però soltanto a Canio spiegare un po’ le cose perché il Professore, primo attore, sceneggiatore ed anche regista  era l’ assente, forse indisposto. Non è che per questo la serata andò poi buca, però insomma le attese andarono non poco anche deluse e ci mancò di ascoltare la versione originale che, siamo certi, avrebbe fugato ogni dubbio ed ogni sospetto. Quel che però è certo, è che la soluzione di quel giallo non ci e data ,ancora, di sapere e nell’attesa che venga poi svelata, continuano le indagini  avviate. Ormai crediamo che ci sia materia per un secondo tempo di quel giallo, le carte sono tante, le abbiamo anche guardate, abbiamo visto e letto “l’accordo transattivo”, giusto redatto dalla parte inadempiente, e poi finito, guarda il caso, dentro la variante. C’è poi una cosa che ci intriga: dentro quel mucchio delle carte, mai ne compare una, nel lungo tempo di dieci anni in cui ha guidato il gran Palazzo, del nostro noto Professore che mandi una richiesta di provvedere, rivolta ai soggetti inadempienti dell’accordo. Altri al suo posto, venuti dopo o venuti negli intervalli del suo  regno, pure lo fecero, Lui invece che era un attore dell’accordo, mai, ma proprio mai lo fece mai e questo è un giallo dentro il giallo che solo il Professore  può svelare.  

mercoledì 7 marzo 2012

LO SFRATTO


 
 Scrivono che quanto abbiamo fatto in materia di sfratto degli abusivi di Palazzo dal parcheggio, a loro riservato, è stata soltanto un po’  “demagogia” che, tradotto dal suo etimo, vuol significare: cercar ampio consenso con temi cari al popolo elettore. Lo smentiamo; lungi da chi scrive queste righe cercare consenso ad ogni costo, che se poi si pensa un poco, qui non si cerca manco quel consenso, anzi quel che si vorrebbe, sarebbe  proprio invertire il comune anche sentire che, a dire il vero e sino ad ora, spira in senso, non poco,  anche contrario. Per tornare invece, come anche poi sempre si dice, al merito da cui siamo partiti, non è che lo sfratto di quattro posti auto risolve alcun problema, siamo i primi a rider sopra questa cosa, ma due altri erano gli scopi: uno, l’affermare che tutti son proprio, in tutto, uguali, così che se il codice stradale non consente, capo o vice capo o delegato che tu sia, il posto gratis proprio non ce l’hai, due: che a provare i disagi più comuni della gente, forse è la volta che si danno anche una mossa e non ci prendono più in giro, loro si a far demagogia, ma  poi niente e sempre e solo niente. Questi erano dunque gli intenti veri di una cosa che letta in altro modo potrebbe non esser invece affatto condivisa, quasi sembrar una ripicca, qualcosa anche antipatica, irrispettosa di un rispetto che però va guadagnato e che non spetta per eredità di successione o per investitura da plebiscito popolare.
Qui si può chiudere senza, però, dimenticare tutte e le tante iniziative che pur portammo dentro il Consiglio per dare una mossa alla soluzione del problema dei parcheggi: tutte bocciate da quelli ora sfrattati dai posti loro, indebitamente, riservati.



martedì 6 marzo 2012

ALTRO INCIAMPO


Lo avevamo detto e la questione l’avevamo portata anche in Consiglio ma come suo solito, Canio non aveva voluto sentire manco ragione, anzi, nell’occasione si era preso l’azzardo di dire che forse noi poco intendevamo di come sono fatti i vincoli di patto. Così andò avanti per la strada che si era già tracciata nella testa ed affidava a Stresa dei Servizi di finanziare per metà e di appaltare, poi, l’esecuzione di due stazioni della Navigazione Laghi: Isola Bella e Lido di Carciano. Era circa la metà dell'altro estate, un po’ di tempo quindi è ben passato, ma alla vigilia della  stagione che ora sta per arrivare,  delle nuove stazioni manco c’è l’ombra e visto il tempo in cui siamo arrivati, per quest’anno manco se ne parla, questo è certo. La verità è che Canio ha sbagliato un’altra volta e per non incorrere nei vincoli di patto, che noi infatti non sappiamo, Stresa Servizi ha preferito non osare e stare, invece, solo a guardare. Un’ altra opera si ferma, anzi manco parte,  un’altra volta Canio inciampa e non va avanti e l’eccezione ormai diventa la sua regola. E’ ora troppo facile anche dirlo, ma se invece di ostinarsi, Canio  seguiva quel consiglio, forse, ora sarebbe stato, quasi, tempo di tagliare almeno il nastro. Nulla si è fatto, si è persa anche una tranche del patto verticale per qualche cento mila euro e ora siam d’accapo a fare i conti con quel patto, un’altra volta e un altro anno con baracche: complimenti.

lunedì 5 marzo 2012

PROCEDERE A TENTONI



Canio, già ne demmo avviso un po’ di tempo fa, ha preparato, questo è un adempimento peraltro obbligatorio, il piano del governo per fare opere pubbliche nel triennio che rimane. Sono carte che tutti possono vedere e consultare e che poi andranno  in discussione ( figuriamoci)  ed approvazione ( questa si ) nella seduta di bilancio del Consiglio. E’ una minestra riscaldata, questo vien giusto da dire a leggere le carte, riscaldata perché ricompaiono sempre le cose che abbiamo già anche visto e poi mai han fatto: ecco allora che si riparla, c’era già la previsione per l’anno che è passato, del parcheggio multi sottopiano in piazza detta Capucci, peccato che non ci sono manco strade giuste ad arrivarci; poi ricompaiono le luci da rifare, per 933 mila euro, anche queste già previste nell’anno che si è chiuso; fa poi l’ apparizione, anche se non è forse la prima delle volte, quel tratto di pista ciclopedonale che dovrebbe andare, il condizionale è sempre un obbligo, dal Lido a Villa Aminta, sempre in attesa che anche quest’ultima faccia la sua parte; compare poi e non è la prima volta p.za Marconi da rifare, solo per auto in superficie dice il progetto messo tra le carte, ma il Vice delegato è pronto a smentire anche se stesso e ci dice che invece sarà messo sottoterra; chi lo sa ? Di tutto quello che compare per l’anno che è già in corso, l’unica opera credibile sembra essere quella per rifare l’ultima tratta di marciapiedi sul viale detto di Duchessa: segnatevele e vedrete se mi sbaglio. Rimangono due anni da riempire, vi dico subito che della Gabbiola non c’è neppure l’ombra e questo sta  a dire che Canio ci ha fregato già due volte. Ne ha di coraggio questo ex sindaco ragazzo, ora che è cresciuto con il voto, regalato e immeritato, arrivato ai 2/3 del percorso, quanto agli impegni e alle promesse tutto è rimandato perché Lui si è già scordato.              

sabato 3 marzo 2012

CANIO: IL BOSCAIOLO


Sono 11 le piante, di alto fusto, che tra l’autunno e la fine dell’inverno son cadute o stanno per cadere sotto la scure di Canio, il boscaiolo. Così risulta a legger le ordinanze, tutte urgenti e indifferibili, come delle grida, che il gran Capo ha già emesso di suo pugno, coprendosi le spalle con perizie di un solito perito. Non ci piove, sono tutte queste piante assai “pericolose” ed  in, imminente, pericolo di crollo tanto da giustificare questi editti tanto imperiosi e senza scampo che vedono, un’esemplare  dietro l’altro, allora si, cader sotto la scure. Primo della lista era stato un gran bel platano che, ormai, da un pezzo passati i cento anni stava in gran salute, ma aveva avuto la sventura di metter le radici nel parco del “Regina” e  disturbava la costruzione dell’albergo sotterraneo, improvvisamente cade in malattia,  Canio lo vede  e non ha pietà cristiana; stessa sorte al tiglio sulla piazza del lido di Carciano, erano una coppia di gemelli quasi uguali, ma uno di loro ha una piccola ferita, non è prevista alcuna cura, arriva l’ordine e il taglio si consuma; poi Canio passa in via Bono Lamperti e lì fa quasi strage, ultimo di serie in via Novara ed un bel faggio, stessa sorte. Leggiamo che, in queste stesse ore,  sull’altra costa avanti a noi, tanti si son mobilitati per la salvezza di una canfora ultracentenaria già colpita da ordinanza e, probabilmente, sarà pure risparmiata.  Due modelli insomma un po’diversi che anche ci insegnano che non sempre  i periti hanno ragione e men che meno le ordinanze emesse in serie e in tutta fretta, ma Canio è così fatto, è come un fulmine, quando decide  subito colpisce.

 

venerdì 2 marzo 2012

DATEGLI UN PARCHEGGIO


 

L’avevamo intitolato : “ dietro i numeri”, e che qualcosa non funzionasse troppo bene  lo avevamo sospettato, poi manco 48 ore erano passate e abbiamo letto che agli stranieri sanzionati, quasi sempre per un divieto della sosta,  far pagare non si riesce quasi niente e che necessita far ricorso a servizi specialisti in ricerche, traduzioni e notifiche per l’estero. Sin qui dunque  la notizia, l’altra che non è proprio una notizia è che, nonostante tante promesse, nonostante due elezioni, nonostante c’è anche superbisogno, nonostante tutto questo, di parcheggi per la sosta di turisti manco l’ombra se ne è visto e manco l’ombra se ne vede e si vedrà. Si preferisce sanzionare, mettere  l’avviso che l’autovettura era meglio la lasciassero anche a  casa e che venissero a piedi o in bicicletta, perché la cittadella non dispone di spazio a sufficienza. Non ci fosse soluzione, saremmo i primi a dare a Canio, al Professore, al Vice delegato e agli altri tutti delegati una bella assoluzione, ma erano loro le promesse, nulla si chiede  se non di mantenerle; vi sembra cosa tanto strana ? Strano è, invece, non mantener quelle promesse, cambiare gli obiettivi, prenderci in giro come fossimo tutti burattini e poi  far finta, sempre, di un bel niente. Anche a loro va mandata dunque una notifica, con tanto di avviso e di preavviso: mantenete le promesse o pagherete la sanzione e gli interessi.


giovedì 1 marzo 2012

RICHIESTA PER


Come già lo preannunciammo, ora è sul tavolo di Canio la nuova richiesta di un Consiglio che, se tutto andrà secondo le regole, sarà da tenersi nella seconda decade del mese. L’ordine del giorno, per ora, è quello che sotto presentiamo, ma è probabile che il gruppo della Lega poi ci aggiunga anche dell’altro.

1)      Interpellanza art. 44  del regolamento  sul funzionamento del Consiglio. Procedura relative a varianti urbanistiche strutturali in itinere. Documento programmatico: modalità di esame delle osservazioni.

2)      Interpellanza art. 44  del regolamento  sul funzionamento del Consiglio. Gestione dei servizi pubblici e appalti di servizi. Duplicato di spese.

3)      Ordine del giorno art. 45 ultimo comma  del regolamento  sul funzionamento del Consiglio. Concessioni di derivazione delle acque del bacino del Verbano per scopi irrigui. Partecipazione dei Comuni.

4)      Mozione art. 45  del regolamento  sul funzionamento del Consiglio. Attuazione del federalismo fiscale. Partecipazione dei Comuni all’attività di accertamento dei tributi erariali.

5)      Interpellanza art. 44  del regolamento  sul funzionamento del Consiglio. Società partecipata Stresa Servizi srl – Andamento attività.

6)      Interpellanza art. 44  del regolamento  sul funzionamento del Consiglio.  Politica a favore della famiglia –prima infanzia-micronido-Disattesi impegni del Sindaco.

7)      Interpellanza art. 44  del regolamento  sul funzionamento del Consiglio. Organizzazione di concerto musicale di Max Gazzè.

8)      Mozione urgente art. 45  del regolamento  sul funzionamento del Consiglio. Legittimazione popolare Governo Monti.

Come vedete niente di difficile per Canio che, quando va male, chiude in fretta gli argomenti e manda a casa. Comunque qualche cosa dovrà pur dire, volente o anche nolente, su cosa vuol fare di questa Stresa dei Servizi che a leggere i suoi conti non è che il Comune ci guadagna; poi gli diamo un imput, se mai vorrà raccoglierlo, per un’azione, insieme ai suoi colleghi del lago per ottener qualche soldo per gestire il demanio che la regione ha scaricato e  sulla questione, quella fiscale, vedremo un po’  cosa dirà che vorrà poi fare quando in ballo c’è il serbatoio dei suoi voti e non soltanto i turisti che passano la notte.
Tema di partito, quello con cui la Lega si presenta e qui, per noi, vale la libera opinione.