Mentre
la squadra di capitan Canio sta in riposo e salta il turno, già si prepara,
anzi è già pronto, il girone di ritorno e il pacchetto di interpelli e roba
varia è da oggi messo sul tavolo del "nostro" capitano. Pochi giorni quindi di riposo e dopo la Pasqua si rientra, non
c’è tregua. C’è un po’ di tutto questa volta, son dieci infatti gli argomenti
che il gruppo Insieme ha presentato. C’è
la richiesta di sapere, bene e per benino, come procede o non procede la storia per il
porto; ci sono tre argomenti che
riguardano il demanio, queIlo di lago: lo stato di scoperta dell’evasione che ancora sta sommersa; la necessità di dare una bella regolata agli eccessi ed agli
effetti del traffico che solca, durante la stagione, il canale tra la costa e
le due isole; lo stato di revisione di quel piano del demanio, già approvato,
ma ancora molto e molto insufficiente. Si
prosegue per sapere come e perché il comandante, quello della locale polizia,
possa tener la segreteria di quell’ Ente, cui si annuncia metterà le slot machine anche da noi, senza che via sia conflitto di interesse. C’è un altro bello spreco nei conti del Palazzo che, senza in
apparenza cambiar nulla, ha fatto
schizzare quasi del doppio ciascun anno la spesa per far manutenzione del
pubblico verde. Si prosegue ed ecco chiamato in causa ancora il Professore. E
no ! Lui c’era, Lui deve spiegare la storia del terreno di Palese. Ne mancano
altre tre; la prima ancora si rivolge al Professore perché ci spieghi un po’
cosa ha mai fatto delle promesse intorno al tema del turismo, quello d'inverno; la
seconda vuol sapere che fine hanno mai fatto le stazioni di Lido Carciano e
Isola Bella che, per far presto, ma non forse per far bene, Canio aveva dato da far
fare a Stresa dei Servizi, l’ultima è corposa e la pretesa di dettare un
progetto bello ed anche ambizioso, ma
con la finanza messa dai privati: rifare il look e la funzione alla cortina fronte lago e alla
piazza di Marconi. Lo stato è ora uno di quelli che fanno solo vergognare, se
ancora dicono di no, dopo la partita vanno chiusi e assediati dentro il Palazzo.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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venerdì 30 marzo 2012
giovedì 29 marzo 2012
DOPO PARTITA
Finita
la partita si va oltre la cronaca e possono aver spazio anche i commenti di quel
match, finito in parità. E’ stata una sorpresa, un Canio solo in apparente piena forma perché fa molto gioco, ma poco risultato e, tanto per citare: il primo quarto d’ora
è un attacco forsennato. Ce l’aveva con
lo Stato, un’ entità fors' anche metafisica, contro cui scaglia una mitragliata
di palloni e tutti vanno in rete a porta che era vuota. Gli spettatori guardano, allibiti e divertiti, questa rilevazione del calcio anche giocato, ma quando
finisce il primo quarto d’ora, di reti validate manco l’ombra e quel giocatore va, un
poco, subito in panchina. Il risultato vero poi qual è di questo inizio disperato?
Il risultato presto lo vedremo, quando schizzeranno verso l’alto le aliquote di
quella imposta anche locale, mentre il nostro centro avanti, lo ha detto papale papale: di aiutar lo Stato a scovare
gli evasori manco se ne parla, ogni scovato è un voto che è perduto. Rimane la
domanda di qual sia poi la ragione di tanto attivismo e nervosismo che anima la
guida del Consiglio ? La serata era col clima rilassante, l’orario giusto per un
aperitivo al tavolino, il nemico era presente a ranghi anche ridotti, la maggioranza
era schierata e sempre ben compatta, degli argomenti poi, ormai son tutti conosciuti.
Comunque, finita la panchina, ritorna subito in partita e scalcia sempre più
quel povero pallone, però non vede l’avversario che lo sorpassa quando, per 20
mila euro buttati dentro un cesso, la giocata preparata gli va male perché le
ultime due righe d’interpello non le aveva manco lette e, li per li, gli è mancata
la giocata, quella giusta. Ma il nervosismo contagia anche la squadra e, caso quasi
che sa dell’inaudito, colpisce proprio il Dottore che non gradisce un passaggio
di pallone a centro campo e così lo concede, per dispetto, all’ avversario per
rimessa. Facciamogli però anche un applauso di sostegno quando lascia il
rettangolo di gioco, è una riserva, forse non è ancora abituato a giocare in prima
squadra dove il gioco è troppo duro. Anche nel finale è sempre però capitan Canio
che vuole fare gioco; c’è un argomento che sarebbe da approvare persino ad
occhi chiusi, ma lui vuole ugualmente tenere in scacco l’avversario a centro
campo, poi si stufa ed il pallone gli passa nella rete. Vista la partita dalla
studio, si consiglia, a tutta la gran squadra, un fermo per un turno e poi il
ritiro.
mercoledì 28 marzo 2012
PRE-PARTITA
Dopo
veniva la partita ed ecco allora il Consiglio alle 18, non proprio tutti son
presenti e le squadre più sguarnite son le minoranze senza i capigruppo; uno è in trasferta ancora
in Cina, l’altra qui vicina, sta in Provincia. Comunque quando suona la campana
arriva Canio con al seguito i fedeli e
subito incomincia.
Primo
ed unico argomento, questa sera, è quello di grande maggioranza. Lo spiega
Canio, non il Professore delegato e a dire il vero, non è che molto si capisce,
ma Lui insiste lo vuol proprio spiegare e, lasciatemelo dire, ne infila una e
poi anche un’ altra. Comunque la storia è del decidere chi deve esaminare le
osservazioni alle varianti di città; prima avevano scritto il Consiglio, ora lo
vogliono riscrivere e togliere al Consiglio l’incombenza. Minoranza fa le giuste osservazioni e siccome
le motivazioni non sono convincenti preannuncia che boccia la proposta e loro, tutti insieme, se l’ approvano.
Maggioranza
ha belle finito, potrebbe già prendere posto per guardare la partita, ma Canio,
per ora, non ha fretta. Dice che ha dimenticato di mettere in esame la
questione portata dalla Lega e la promette per la prossima. C’è la
mozione; presenta il gruppo “Insieme” e riguarda le attività che i comuni
possono anche fare per aiutare ad accertare l’evasione dei tributi dello Stato.
C’è un premio che è di cento punti l’accertato, se poi è incassato, che lo Stato
promette ai suoi comuni, se virtuosi. Qui Canio si scatena, sembra un tribuno
che arringa la sua folla contro lo Stato predatore, si accalora, con veemenza lancia i suoi strali verso il fondo della sala
che è deserta. Siamo tutti sbigottiti, è una forza di natura, un fiume mezzo in
piena, tutti cerchiamo l’incauto spettatore contro cui si infrangono i suoi strali, ma non c’è proprio nessuno. Alla
fine è un lago di sudore, si ricompone ancora
un poco e chiede un voto negativo, come sempre maggioranza gli conferma una grande ed assoluta fedeltà.
Sull’
altro punto si va via perché la questione sollevata è quella già trattata in
apertura; poi viene una questione di soldi un po’ buttati, insomma si appaltano
i servizi, a peso anche un po’ d’oro e poi si affianca personale che non si sa
dove cacciarlo, morale sono 20 mila euro quelli buttati, ma Canio è ancora
accalorato e mezzo anche sudato.
“Insieme”
ricorda ora l’impegno di lavori in una commissione, poi persa per la strada, sulla questione del micro nido comunale. Qui Canio prende fiato e lascia la parola,
meglio diremmo la lettura, all’Assessore competente che, appunto, legge la
lezione preparata. A dir da loro la domanda è tutta soddisfatta, quindi il problema
non c’è più, ma forse il problema non è tanto la domanda che scende quanto quello dei costi che salgono e le
rette che gli va dietro tosto dietro.
C’è
un interpello sul concerto Max Gazzé,
quello svolto il 19 di novembre al Pala dei congressi. 184 furono gli spettatori,
quelli paganti, ed alla fine ci fu un buco di un
po’ di mille euro, quasi 14. Risponde il
Professore che ci va l’elenco e l’auto elogio di quelle, invece, andate bene, giusto
per dire che una su tutte può anche andar male. Certo e chi paga siamo sempre noi e Lui
non rischia proprio e mai un bel niente.
Arriva
Stresa dei Servizi, relaziona, ma non legge il solito Piervalle che ha un
approccio discorsivo e dialogante, ma subito ed inaudito, mai prima si era
visto, il dottore al bilancio lo rimbotta; forse è un tifoso che non gli va di
perdere l’inizio di partita, chi lo sa ? Comunque, finalmente, si riprende e
Piervalle riesce a finire quello che voleva, in pace, dire che detto in sole
due parole è questo qui: “ Sentite un po’, il gioco ormai sta per finire, la
legge dice che al 31 di dicembre o è trovata soluzione o Stresa Servizi non c’è
più, ci dite cosa fate ? “. Si alza Canio dalla scanno, ormai è pronto un’altra
volta a tenere l’orazione si accalora, difende la creatura sino all’ultimo
minuto, corregge cifre, fa l’elogio, ma non dice cosa mai pensa di fare da qui
all’ultimo dell’anno; spera ancora, non è vinto, beato lui; si guardi allora in
santa pace la partita, ma c’è l’ultimo punto, Canio ride, quasi prende in giro,
la verità però sta altrove ed è che gli
sarebbe piaciuto farlo Lui, allora dice di votarlo e così fanno; è un ordine
del giorno perché possano arrivare, quando e se non so, magari un poco di altri soldi ai comuni che si
affacciano sul lago. Basta, vanno via, c’è la partita.
martedì 27 marzo 2012
CANIO E LA SUA ORCHESTRA
Allora,
domani ore 18, giusto dopo due mesi e qualche giorno di riposo, Canio ritorna sullo scanno per guidare la sua
orchestra con il piglio fermo del
maestro che non perde una battuta. L’aria di primavera lo rincuora e ,forse, in
questi giorni lo risveglia. Non è che arriva in Consiglio con più di un argomento, ci arriva con uno solo dentro la
cartella, gli altri sono tutti dei nemici e poi c’è il mistero perché quello
del nuovo gruppo della Lega non l’ha messo in discussione. Comunque se il suo
argomento è solo uno, è un argomento che, pensiamo, gli stia a cuore perché
riguarda le sempre sue “varianti” tanto amate, o meglio, le osservazioni
presentate che, secondo la proposta, vorrebbe allontanare dall’esame del
Consiglio per far tutto dietro le quinte, in quella Conferenza dove non ha
ammesso gli uditori. Per quanto poi riguarda gli altri 7 punti del vecchio
gruppo in minoranza, anticipazioni non abbiam circa i comandi per il voto che
darà a tutti i suoi orchestrali e quanto
a quello del gruppo della Lega,
della scomparsa ne svelerà forse il mistero.
Comunque
all’ora della cena, domani, tutto sarà belle che finito e la cronaca andrà
quasi poi in tempo reale sulla rete, ore due-due, lo promettiamo. Ancora due
parole circa il risveglio di stagione; ieri è passata dunque la nuova
convenzione per fare l’Alberghiera e Canio mostrerà la sua soddisfazione, non
faccio previsione su quella che sarà la nostra posizione, ma : uno finisce nel
cestino quella che Canio aveva, una volta, già firmato; due, occorre
ricordarlo, quando ponemmo in aula la questione, Canio difese la prima decisione; tre, intanto
sono passati un po’ anche di anni e ancora un po’ ne passeranno. Il 29, il
giorno dopo, Canio non ha il tempo neppure di andare a riposare, deve correre a
dirigere la prima Conferenza, quella della variante detta PAI; sono un po’ le
prove generali di quell’altra, quella alberghiera, quando e se mai forse verrà.
Se le prove andranno bene, lui tira un sospiro di sollievo, se no son proprio
guai. Ultima e poi lascio, ma l’onda della nuova primavera deve proprio essere per Canio un
farmaco potente; vuol far ripartire la biblioteca e, dopo un tempo quasi infinito, riunisce intorno
al tavolo la nuova commissione e lì mostra le sue idee; una delle idee è quella
che portammo anche in Consiglio e Lui fece stroncare dall’orchestra: era una
prova, la prossima andrà meglio.
lunedì 26 marzo 2012
SOTTO IL VESTITO: QUASI NIENTE
Scusate,
ma il titolo di oggi è solo la sintesi del giornalino arrivato in questi giorni
alle famiglie tutte quante. “Stresa informa” e sotto quel titolo: “ Il giornale
del comune “ è il sottotitolo. L’articolo inaugurale porta la firma dell’ Avv.
Canio Di Milia che, con tono, quasi, deamicisiano, ci da la sua benedizione e
ci augura di vivere felici e anche sereni e il nostro Parroco, forse, non
avrebbe potuto far di meglio. Otto sono le pagine che dovrebbero informare dietro
una veste accattivante ed allettante, ormai le avete lette tutte, così siete
super informati su quel che nel Palazzo è successo l’ultimo anno della vita. Sapete
quindi che son 50 gli anni che c’è il festival di musica, poi vi fanno anche
l’elenco, con commento, di tutte quante le iniziative pubbliche, più o meno
culturali, già viste e conosciute; qualche incursione su ciò che fan dentro le
scuole; foto di gruppo di Canio insieme agli anatroccoli e lì si scopre, questa
si che è una notizia, che la città sarebbe all’avanguardia sui temi
dell’ambiente. Gira la pagina e trovi la lista del cinema e lo sport, altra
incursione nel mondo volontario e benemerito; passiamo all’ assistenza alle
persone che han bisogno; giriamo l’ultima volta e ce n’è una fitta, fitta di
opere compiute e, ahi, ahi, ma molto meno fitta, di opere incompiute. Siamo alle ultime
battute, deve essere stato un’ errore editoriale, perché metterci in fondo ci
evidenzia, ma l’ultima parola spetta al capo redattore che ci bacchetta le dita
delle mani, voleva che gli facessimo gli elogi. Chiudiamo allora il testo,
scorrono i saluti sui titoli finali, però cosa è successo nell’ anno di vita
fatta nel Comune, non sta scritto e a un’altra volta è, ancora, rimandato.
sabato 24 marzo 2012
CANIO INFEROCITO
Così par sia sembrato il nostro caro Canio quando, il 22 del mese ancora in corso, ha letto
le risultanze del referto di verifica sulla progettazione esecutiva, fatta
dall’ impresa vincitrice, dell’ ormai triste e famosa storia infinita di quel
porto. Inferocito e imbufalito perché trascorsi ormai che sono sette anni dalla
sua presa di palazzo, questa storia non finisce e rischia, un’altra
volta e, a un passo da un traguardo, di sfuggirgli ancora dalle mani. Ben
inteso, non è che noi siamo contenti se la storia finisce tutta in un bel niente, ma questa è
un'altra cosa rispetto al dire di sì ad ogni richiesta di un’ impresa
vincitrice. Questo voleva invece, forse, fare il nostro Canio, chiudendo questa
storia con il forzare un po’ le cose e poi qualcuno avrebbe anche rimediato
mettendoci quei soldi che ora non ci sono. Lo capiamo; ci vogliono nervi tanto
saldi a reggere anche e ancora un po’ la cosa; lo capiamo, se l’impresa volge
le spalle c’è forse da ripartir quasi da capo; lo capiamo, se anche questa gli
va male, anche il suo destino è già segnato, ma la comprensione qui finisce, a
Lui abbiamo affidato il mandato a governare, ma il mandato non gli da la
libertà di fare la prima delle cose che gli viene in mente alla mattina, ma di
fare le cose per benino e primo, se anche non di moda, rispettare una delle quattro
regole che ormai tutti conoscono: quella di non forzare più di tanto. Tutto
qui, si calmi solo un poco, lasci passare 30 giorni, ha aspettato 7 anni,
magari la cosa la si aggiusta per il meglio e se no, anche Lui ci metta la
pazienza che a noi chiede; non voglia le cose ad ogni “costo”, perché il conto
di quel porto è già troppo salato ed è a
noi che, altrimenti, passa la pazienza.
venerdì 23 marzo 2012
ARRIVA IL PROSSIMO CONSIGLIO
Convocazione straordinaria del Consiglio Comunale.
IL SINDACO
DISPONE
di convocare il CONSIGLIO COMUNALE
in sessione straordinaria – seduta di I convocazione, per il giorno di Mercoledì 28 Marzo 2012, alle ore 18.00 presso il Palazzo dei Congressi, per deliberare il seguenteORDINE DEL GIORNO
1. Lettura ed approvazione verbali sedute precedenti.
2. Delibera programmatica relativa alla variante strutturale urbanistica al vigente P.R.G.C. Modifica ed integrazione delibera consiliare n. 115/2011 in merito all’ esame delle osservazioni presentate.
3. Gruppo Consiliare Insieme! Mozione. Attuazione del federalismo fiscale. Partecipazione dei Comuni all’ attività di accertamento dei tributi erariali (prot. n. 2946 dell’ 1.3.2012).
4. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza – Procedure relative a varianti urbanistiche strutturali in itinere. Documento programmatico: modalità di esame delle osservazioni (prot. n. 2944 dell’ 1.3.2012).
5. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza – Gestione dei servizi pubblici e appalti di servizi. Duplicato di spese (prot. n. 2945 dell’ 1.3.2012).
6. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza. Politica a favore della famiglia, prima infanzia, micronido. Disattesi impegni del Sindaco (prot. n. 2948 dell’ 1.3.2012).
7. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza. Organizzazione di concerto musicale Max Gazzè (prot. n. 2950 dell’ 1.3.2012).
8. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza. Società partecipata Stresa Servizi S.r.l. Andamento attività (prot. n. 2951 dell’ 1.3.2012).
9. Gruppo Consiliare Insieme! Ordine del Giorno. Concessioni di derivazione delle acque del bacino Verbano per scopi irrigui. Partecipazione dei Comuni (prot. n. 2947 dell’ 1.3.2012).
Ma si dimentica l'O.D.G. presentato dalla Lega: mistero.
IL SINDACO
(avv. Canio Di Milia).
giovedì 22 marzo 2012
TEMPO SCADUTO
mercoledì 21 marzo 2012
PORTA PAZIENZA
Leggiamo
oggi, su un settimanale assai locale, un po’ di dichiarazioni del nostro caro
Canio. Non è che ci stupiamo più di tanto, ma forse vale la pena di farne
quattro righe di commento. Bene, costui dice che Stresa diventerà un luogo
pedonale, quasi un’ isola felice, e tanto per ridimensionare un po’ le cose, cita
P.za Possi e il suo possibile ampliamento. Tutto lì, il resto è già finito, o
meglio aggiunge le solite sparate e dai: cita la Gabbiola, poi cita la storia dei portali,
ancora il Principe ed il suo accordo e, dulcis proprio in fondo, il suo sogno, quello del trenino che arranca
su e giù per la collina. Il tutto viene chiuso però da una preghiera, dice
infatti che bisogna portare un poco di pazienza. Su questo ha proprio gran ragione
e siamo tutti in pieno accordo, qui la pazienza è veramente l’ultima a morire,
dopo di lei non ci sarà, forse, più niente, sicuramente più nessuno. Ancora un
paio di altre cose che quell' articolo di Canio rivela: la prima, segnatela
pure per favore, farà storia: un anno e la variante con dentro quel trenino e tutto il
resto, sarà pronta e l’altra, ma qui tenetevi dal ridere al solo suo annunciarla: sulla
Gabbiola sta trattando, peccato che sono sette anni che lo dice ed il risultato
tutti lo vedete. Alla fine però una cosa l' abbiam tutti capita, che la pazienza
dobbiamo portarla proprio per Canio e
sino a quando Lui e il Suo supergoverno andranno, entrambi, a casa loro.
martedì 20 marzo 2012
REBUS
Così
ci sembra di poter intitolare questa ricerca del luogo dove metterci la scuola
e, quando poi trovato, l’altra ricerca è dove
metterci lo “ stadio”, ricerche che, a leggere un po’ in giro
sembrerebbero ora giunte a conclusione. Chi scrive, insieme a tutti gli altri in
assemblea, dovrà alzare o no la mano, chiamato anche a “decidere” e, tanto per cambiare, state
certi, sino ad oggi non ne sappiano nulla più di voi. Comunque sembra fatta, il
26 del mese che è in corso la cosa andrebbe in Consiglio Provinciale e, subito
dopo, in quello Comunale. Quanto ai contenuti son quelli che si dice: la scuola
va nel campo di pallone e il campo di pallone va dove la scuola era decisa. Già
la cosa suona un po’ da barzelletta, ma passiamo pure sopra gli errori del
passato, qualche volta ripensare è anche buona cosa, ed il problema ora è se il
cambio è fatto in meglio o solo in meno peggio. Rispondere per bene, senza che
si abbia in mano uno straccio anche di carta con sopra 4 cifre, non sembra essere
possibile; certo la scuola finisce in un posto più adeguato, ma quanto al resto
non sappiamo. Insomma la questione sta ora nel confronto costi/benefici, ma su
questo, sino ad oggi, nulla si sa ed il timore è che poi anche la sera della
futura decisione, le carte mancheranno e ci verrà indicato di dare un voto
senza sapere proprio più di tanto. Speriamo
quindi di essere smentiti; di sapere quale sarà il costo, quello vero,
del nuovo campo di pallone, quanto sarà stimato quello vecchio, chi pagherà che
cosa, quando le cose saranno poi fatte e
perché mai le altre soluzioni ( almeno sono due) vengono scartate. Non è che
chiediam troppo, sono quattro informazioni messe in croce, senza le quali
decidere è voler far fare le cose un po’ sempre con i piedi, ma visti i
precedenti, le cose in corso e quelle anche imminenti, a stupirci saremmo proprio dei cretini.
lunedì 19 marzo 2012
CANIO: GIOCARE ED ARBITRARE
Giusto
qualche appena volta fa, sotto il titolo: “ Che paura”, raccontammo che Canio
non vorrà degli uditori a disturbare quando, fra breve, andrà con le varianti a
dirigere le previste Conferenze. Ne ha la facoltà, così al solito si dice
quando si commentano decisioni, magari un poco non gradite, magari anche indispettite,
per non dire inviperite, comunque insindacabili e noi poco, anzi proprio un bel
nulla, ne possiamo, ma solo le subiamo. Ora però avvenne che quando Canio diresse
l’assemblea la sera in cui venne votata la variante, quella alberghiera, Lui che in
quella veste era anche un imparziale Presidente ebbe un po’ a stupirsi quando le mani
si alzarono, anzi qualcuna per vero non si alzò proprio per nulla. Tanto fu
stupito che ci mise anche un commento dicendo che, almeno da qualcuno che
sedeva in minoranza, si aspettava un voto un po’ anche diverso. Detta così non
è che la cosa dice molto, ma conoscendo un po’ dietro le quinte, quella frase
suona veritiera della sorpresa, anche sincera, che Canio ebbe quella sera. Insomma,
per dirla tutta come stava, Lui era andato da un Presidente di Provincia, si certo
il buon Massimo Nobili, perché questi facesse il giusto pressing su un suo Assessore
che siede anche in Consiglio e le strappasse, almeno, un voto di astensione e Massimo provò, senza riuscirci. Insomma
Canio voleva farci la sorpresa e invece, venne sorpreso dal voto condiviso. Ora
non è che l’arbitro deve truccare le partite e decidere chi ha da tirar dentro la rete, perché se no è lui che deve poi scontare una squalifica, non certo i giocatori. Eppure ci ha provato, quasi non gli bastassero
i voti che già aveva o forse temeva che qualche calciatore andasse in infortunio ? Comunque
così è andata e allora, caro Canio, di te non ci fidiamo quando, fra breve,
andrai ad arbitrare la partita in Conferenza.
domenica 18 marzo 2012
IL PONTE CALATRAVA
Ne hanno parlato in questi giorni i quotidiani
nazionali, il ponte dell’architetto portoghese che, in forme assai moderne, scavalca un canale veneziano. Dodici anni hanno impiegato a fare “l’opera”, mentre
nel frattempo il costo è assai salito:
3,8 erano i milioni dell’inizio, 6,7 quelli del progetto esecutivo, 11,7
questo è il conto del finale. Ora che il ponte, comunque è stato aperto, giunge
a conclusioni la Procura della Corte che in quei conti ha un po’ indagato e fa
le sue contestazioni al progettista ed altri 6, dicendo che han sbagliato a
progettare e a controllare, chiedendone il giudizio per danno: quello erariale.
La sintesi d’accusa è quella che in questi casi si ritrova e che si chiama : "macroscopica
approssimazione" sfociata in un "insieme di errori" sia nella fase di progettazione che di
esecuzione dell'infrastruttura, unita a "leggerezza
nell'uso del denaro pubblico". Insomma c’era un difetto già all’inizio del
progetto e dal difetto dell’inizio sono venuti giù, a cascata, tutti gli altri grandi
guai. Ma c’è anche di più, perché la soluzione del difetto alzò i costi senza, però,
risolvere il problema. Per ora qui finisce questa storia e si vedrà se mai
qualcuno pagherà, ma quante analogie con il caso nostro qui locale che sembra
proprio fotocopia di quello più noto e veneziano. Alla vigilia del giorno 22 di
questo mese, quando sul tavolo di Canio e del Suo Vice delegato arriverà il referto
dell’esame del progetto e dei suoi costi, ricordino quei due il caso Calatrava,
salvo finir pur loro sui giornali nazionali.
venerdì 16 marzo 2012
SLALOM
Questo
è il titolo, ma poco c’entra la pratica sportiva, visti anche i due partecipanti, quanto piuttosto i tanti
tentativi che quel duo di punta di Palazzo, Canio e il Professore, stanno
cercando di mettere sul campo per superare i molti o i troppi ostacoli che le loro
due varianti di città: la PAI e l’Alberghiera, stanno incontrando sul percorso verso
il lontanissimo traguardo. L’ultima notizia arriva stamattina con il deposito di
una proposta, tutta loro, che andrà in Consiglio quanto prima. La proposta,
però, non viene giù per caso perché, come sapete, pende un interpello per
conoscere quale sarà il percorso che intendono seguire per l’esame delle molte,
anzi anche troppe, osservazioni che le proposte di variante han provocato. Il
tempo sta passando; data il quinto giorno di settembre, dell’anno già
trascorso, la riunione di Consiglio che deliberò su quella PAI, poi venne che a
novembre andò in aula la variante scellerata e fu questa che il caso lo ha creato perché disse,
anzi lo scrisse, che le osservazioni sarebbero tornate dentro l’aula e, solo
dopo, andate in “Conferenza”. A farla breve, in sette mesi, ora hanno deciso di
fare all’ incontrario: baipassare l’aula e andare, diretti, in “Conferenza” e
questo è il contenuto della proposta che hanno fatto. Sette mesi, capite, sette mesi solo per
decidere come fare il primo passo, anzi come non più farlo. Di questo passo
andiamo quindi molto bene, il crono programma è rispettato e nell’arco dei prossimi dieci
anni liquidiamo le varianti. Saranno contenti gli Alberghieri: i committenti.
giovedì 15 marzo 2012
CRISI DI FINANZA
Domani,
ore 21, la serata dedicata alla cultura, è riservata all’economia della finanza,
ospite d’onore: Bankitalia. Serata quindi per certi versi interessante, fors’anche
stimolante, dentro l’ultima crisi che da un anno si trascina, con alti e bassi,
speranze, delusioni, previsioni e mica poi tanto finita. Comunque sentiremo la voce
di un custode delle banche, di quei forzieri del risparmio che, come una cassa
integrazione, sembra ancora la riserva che
consente la salvezza in un paese, peraltro, dissennato. Sentiremo, questo è
certo, una versione delle tante, forse troppe, anche esattamente proprio opposte
e inconciliabili, che dettano le ricette per la soluzione della crisi delle
crisi. Insomma a noi par che la confusione non sia poca : tra quelli che dicono
la causa essere il debito, altri la spesa degli Stati, altri l’evasione delle tasse; altri che, invece, negano
essere il debito e citano il Giappone, altri che dicono quindi che ci si può ancora
indebitare altrimenti la malattia, magari,
va anche via, ma intanto il malato è deceduto. Il vecchio continente, per
ora, sta a guardare e mentre non riesce a fare almeno un passo avanti, si fa
governare da una tedesca nata e cresciuta dietro la cortina e da un francese, sposato a un'italiana che, magari ancora
pochi giorni, perde le elezioni. Da ultima, ma solo in queste righe, ci sta la
BCE che “presta” i soldi in pacchi, a tasso quasi 0 a tutte le sue banche che, in tal modo, fanno soldi a loro volta prestandoli ai debiti sovrani, con tassi dal 3 al 6, così che gli Stati vanno ancora a indebitarsi, il gioco ricomincia e la storia mai finisce.
mercoledì 14 marzo 2012
E' FINITA LA BENZINA
A
legger la cronaca che, da qualche settimana,
compare sulla stampa locale e non locale, la crisi dell’Italia sembra
sbarcata anche sui laghi e a rischio sono le flotte che solcano le acque e
portano tanti turisti e pochi pendolari.
Dopo
che Monti ha tagliato la flotta agli ammiragli, adesso toglie la benzina ai
capitani e cancella l’ assegnino di 13 milioni che par fosse la somma che, per
ciascun anno, teneva a galla i bilanci e
i suoi battelli. Sembrava che nessuno si era accorto che a navigar sui laghi
subalpini non era la NL, gestione di governo, ma era la Tirrenia che affondava.
Comunque andrà a finire, non è che la questione salta fuori solo ora, era già
comparsa in occasione di qualche altra “finanziaria”, ma il naufragio era stato
poi evitato con qualche scialuppa di soccorso arrivata coi milioni. Eppure, era
l’altr anno, proprio dopo il
salvataggio, iniziava appena primavera e
l’intera flotta, fatto nuovo, già salpava a far manovre e evoluzioni d’ogni
tipo dentro il golfo, salvo imbarcar dieci persone dove ce ne stavano seicento;
senza parlar delle unità, di acquisto più recente, che oltre che alzar onde
simili a tempesta, sembra consumino tanto
quanto un bireattore. Comunque andrà quest’anno, la verità non cambia, è questa qui, la flotta
senza quei milioni non sta a galla, va
sul fondo .
martedì 13 marzo 2012
CANIO L'EDITORE
L’anno
era iniziato con due notizie interessanti sul piano della locale editoria:
la
prima era quella che dava, come imminente, l’uscita del periodico ufficiale di Palazzo,
con tanto di incarico professionale al redattore e a noi la richiesta di stendere,
entro tre giorni, il pezzo dedicato al gruppo del Consiglio in minoranza; la
seconda delle due, era l’esordio in campo, sul piano della polemica locale, di
Canio, proprio in persona che, così erano le intenzioni dichiarate, avrebbe rintuzzato,
colpo a colpo, tutti quelli che, da quel giorno, avrebbero osato mettere in rete
notizie o lor commenti, comunque non graditi. Questa era dunque la notizia e la premessa o la promessa con cui si apriva l’anno settimo del II dei governi di Canio, il vincitore. Siamo
alla vigilia di questa primavera, l’inverno più duro dei vent’anni procedenti ormai
è alle porte, siamo andati in India e poi tornati, abbiamo scritto e consegnato
il pezzo a noi richiesto entro, soli, quattro giorni, ma quanto alla prima non
c’è ombra, sembra sparita, essa è già scordata o forse è in attesa di qualche
novità per fare un giornalino che rischia di andar mezzo invenduto,
chi lo sa? Della seconda, sono usciti due pezzi di bravura firmati Canio Di
Milia, Sindaco Avvocato e quanto ad esordio non c’è male, siamo al livello
della stampa spazzatura, poi più nulla anche se la materia è certo che non
manca e tutti i giorni la forniamo, son 55 solo quest’anno e son 350, 351 con
quello di oggi, da quando Stresa futura 2 è dentro nella rete. Coraggio dunque,
mantenga le promesse il nostro Alcalde, si cimenti con la penna e con la rete, ma
non ci provi a fare solo spazzatura.
lunedì 12 marzo 2012
CHE PAURA...!!!
domenica 11 marzo 2012
STRADA SENZA USCITA ?
Con questo
titolo vogliamo riprendere l’articolo di ieri sulla scadenza prossima ventura
del 22 del mese che è ormai in corso. Facciamo un po’ il punto su una questione
che è complessa e che qui non si può certo dipanare per intero, ma se fate
mente un po’ locale a quello che già vi ho scritto, vi accorgere che non c’è uno solo degli esiti possibili tra quelli immaginati, che possa dirsi poi esser sicuro che anche quella soluzione vada in "porto". Questo è il punto e tutti gli scenari diventano variabili che potrebbero
sfuggire dalle mani del nostro governo cittadino. C’è il rischio contenzioso, sarebbe
ormai infinito, promosso dai perdenti, in qualche caso e dal vincente, in altro
caso; c’è la questione dei costi che sembrano moltissimo cresciuti ed anche
questa è un’altra grana, non da poco; c’è, non lo dimentichiamo, il rischio
tecnico dell’opera, quello “ scoperto” dall’ impresa vincitrice ed a proposito
di quest’ultima faccenda, vi faccio un
copia – incolla e poi ritorno a continuare e a concludere, per ora:
“Si deve
quindi ritenere che il palancolato finirà sostanzialmente per insistere
sull’orizzonte o Livello S, poco addensato, molto sciolto e instabile: su tale
strato, nell’ipotesi costruttiva di progetto, verrebbe a gravare un peso
notevole costituito dall’intero blocco delle due palancolate e del rilevato
interno oltre alla struttura in elevazione della diga di sopraflutto del porto.
Tale configurazione statica potrebbe
dare adeguate garanzie di stabilità solo nel breve periodo, ossia durante
le fasi realizzative del nuovo molo, mentre nel medio-lungo periodo essa potrebbe subire fenomeni di instabilità
con conseguenti cedimenti o scivolamenti del rilevato stesso non
adeguatamente sostenuto dalle palancole scarsamente infisse e poste nei varchi
fra una coppia di pali e un’altra, senza contare le conseguenti azioni non
controllabili sui pali stessi.
Per ovviare
a tale situazione si propone la seguente variazione progettuale , così come
illustrato nella allegata tavola grafica preliminare: …………………………………………………………………..”
Il tutto, aggiungiamo noi e "naturalmente", ha
un maggior costo che l’impresa quantifica in €. 1.328.881,24, se poi gli spetti
è tutto da vedere, comunque lo chiede .
Quello che vi ho
incollato, giusto per non passar per un visionario, è un passo, per niente riservato, della
relazione tecnica che l’impresa vincitrice la gara, o meglio i professionisti, incaricati
dall’impresa, hanno redatto per giustificare la necessità di cambiare il
progetto, nella fase di stesura di quello esecutivo, cambiamento che il governo
Canio autorizzò la primavera scorsa. In altre parole, secondo questa
tesi, certo non del tutto terza, ma neppure, pare, troppo peregrina, la diga del porto potrebbe crollare se
realizzata secondo la soluzione strutturale che il Comune ha mandato in gara,
dopo quasi dieci anni di studi, indagini, perizie e non so cosa altro. Dite voi
come è possibile uscire da questa situazione, a me sembra che se uno voleva
farsi male da solo, non poteva fare di meglio: finire in un sacco e chiudersi dentro. Mi sa che ne dovremo parlare ancora e
anche a lungo.
sabato 10 marzo 2012
CONTO ALLA ROVESCIA
Entro
il 22, del mese che è già in corso, arriva una delle scadenze più importanti
per Canio e il suo governo, tutto intero, compreso, però in primis, il vice, in
materia delegato. Quel giorno è quello infatti della data stabilita per la
consegna del referto di riesame del progetto esecutivo di quel porto senza
fine. Poco probabili proroghe o rinnovi dei termini in scadenza, quella data
sarà forse rispettata; nessuna o quasi indiscrezione su quel che sarà il
contenuto nel merito di quelle conclusioni, o almeno qui non le possiamo anticipare.
Quel che facciamo invece sarà di disegnare i possibili scenari,uno dei quali quella
data svelerà: eccoli qua.
Il primo,
non dico il più probabile o presunto, ma solo il primo che facciamo è quello di
un esito d’esame positivo sul piano tecnico e giuridico; le conseguenze sono
che l’opera riparte, ma senza una sua parte, quella finale, perché mancano un
po’ i soldi; il rischio è un nuovo contenzioso con le imprese già sconfitte e
che l’opera stia al palo. Quanti per cento diamo a quest’ipotesi: 15 %.
Il
secondo è un esito promosso sul piano, quello tecnico, ma non su quello
giuridico economico; le conseguenze sono che il prezzo finale deve scendere
oppure l’impresa vincitrice torna a casa e tutto si rifà. Quanti percento diamo a questa soluzione: 50%.
Il
terzo è un esito che boccia tutto senza appello: le conseguenze son diverse, si
va dal ritornare al primo risultato, così come era uscito dalla gara, ad un
nuovo contenzioso, questa volta col vincente e non con i perdenti. Nel primo
caso l’opera riparte, ma con sulla testa l’incognita che il vincitore aveva
anche indicato, nell’altro caso un altro blocco in attesa dell’esito del nuovo
contenzioso, o in altro caso ancora, la rinuncia della impresa vincitrice e la
tornata in campo di imprese già perdenti: percentuale 35. Vedremo.
venerdì 9 marzo 2012
STAGIONE DI PRIMAVERA
giovedì 8 marzo 2012
LE PUNTATE IN GIALLO
In
occasione dell’ultimo consiglio entrò in scena il giallo dell’inverno, così
almeno battezzammo quella vicenda che affondava la sua origine nel passato
anche lontano, ormai dimenticata dentro faldoni polverosi ma,
inopinatamente, tornata all’onore delle cronache, sempre per merito di quel
noto nostro Professore allo scopo delegato, che forse pensò di risolvere la
cosa ritoccando la variante per gli alberghi destinata. Nella prima serata di
quel giallo, spettò però soltanto a Canio spiegare un po’ le cose perché il
Professore, primo attore, sceneggiatore ed anche regista era l’ assente, forse indisposto. Non è che
per questo la serata andò poi buca, però insomma le attese andarono non poco anche
deluse e ci mancò di ascoltare la versione originale che, siamo certi, avrebbe
fugato ogni dubbio ed ogni sospetto. Quel che però è certo, è che la soluzione di
quel giallo non ci e data ,ancora, di sapere e nell’attesa che venga poi
svelata, continuano le indagini avviate.
Ormai crediamo che ci sia materia per un secondo tempo di quel giallo, le
carte sono tante, le abbiamo anche guardate, abbiamo visto e letto “l’accordo
transattivo”, giusto redatto dalla parte inadempiente, e poi finito, guarda il caso,
dentro la variante. C’è poi una cosa che ci intriga: dentro quel mucchio delle
carte, mai ne compare una, nel lungo tempo di dieci anni in cui ha guidato il
gran Palazzo, del nostro noto Professore che mandi una richiesta di provvedere,
rivolta ai soggetti inadempienti dell’accordo. Altri al suo posto, venuti dopo o
venuti negli intervalli del suo regno, pure
lo fecero, Lui invece che era un attore dell’accordo, mai, ma proprio mai lo fece mai e
questo è un giallo dentro il giallo che solo il Professore può svelare.
mercoledì 7 marzo 2012
LO SFRATTO
Qui
si può chiudere senza, però, dimenticare tutte e le tante iniziative che pur
portammo dentro il Consiglio per dare una mossa alla soluzione del problema dei
parcheggi: tutte bocciate da quelli ora sfrattati dai posti loro,
indebitamente, riservati.
martedì 6 marzo 2012
ALTRO INCIAMPO
Lo avevamo detto e la questione l’avevamo portata anche in Consiglio ma
come suo solito, Canio non aveva voluto sentire manco ragione, anzi, nell’occasione si era preso l’azzardo di dire che forse noi poco intendevamo di come sono
fatti i vincoli di patto. Così andò avanti per la strada che si era già
tracciata nella testa ed affidava a Stresa dei Servizi di finanziare per metà e
di appaltare, poi, l’esecuzione di due stazioni della Navigazione Laghi: Isola
Bella e Lido di Carciano. Era circa la metà dell'altro estate, un po’ di tempo quindi
è ben passato, ma alla vigilia della
stagione che ora sta per arrivare, delle nuove stazioni manco c’è l’ombra e visto
il tempo in cui siamo arrivati, per quest’anno manco se ne parla, questo è
certo. La verità è che Canio ha sbagliato un’altra volta e per non incorrere
nei vincoli di patto, che noi infatti non sappiamo, Stresa Servizi ha preferito
non osare e stare, invece, solo a guardare. Un’ altra opera si ferma, anzi
manco parte, un’altra volta Canio
inciampa e non va avanti e l’eccezione ormai diventa la sua regola. E’ ora
troppo facile anche dirlo, ma se invece
di ostinarsi, Canio seguiva quel
consiglio, forse, ora sarebbe stato, quasi, tempo di tagliare almeno il nastro. Nulla
si è fatto, si è persa anche una tranche del patto verticale per qualche cento
mila euro e ora siam d’accapo a fare i conti con quel patto, un’altra volta e un altro
anno con baracche: complimenti.
lunedì 5 marzo 2012
PROCEDERE A TENTONI
Canio, già ne demmo avviso un po’ di
tempo fa, ha preparato, questo è un adempimento peraltro obbligatorio, il piano
del governo per fare opere pubbliche nel triennio che rimane. Sono carte che tutti
possono vedere e consultare e che poi andranno in discussione ( figuriamoci) ed approvazione ( questa si ) nella seduta di
bilancio del Consiglio. E’ una minestra riscaldata, questo vien giusto da dire a
leggere le carte, riscaldata perché ricompaiono sempre le cose che abbiamo già
anche visto e poi mai han fatto: ecco allora che si riparla, c’era già la previsione
per l’anno che è passato, del parcheggio multi sottopiano in piazza detta Capucci,
peccato che non ci sono manco strade giuste ad arrivarci; poi ricompaiono le luci
da rifare, per 933 mila euro, anche queste già previste nell’anno che si è
chiuso; fa poi l’ apparizione, anche se non è forse la prima delle volte, quel
tratto di pista ciclopedonale che dovrebbe andare, il condizionale è sempre un
obbligo, dal Lido a Villa Aminta, sempre in attesa che anche quest’ultima
faccia la sua parte; compare poi e non è la prima volta p.za Marconi da rifare,
solo per auto in superficie dice il progetto messo tra le carte, ma il Vice
delegato è pronto a smentire anche se stesso e ci dice che invece sarà messo
sottoterra; chi lo sa ? Di tutto quello che compare per l’anno che è già in
corso, l’unica opera credibile sembra essere quella per rifare l’ultima tratta
di marciapiedi sul viale detto di Duchessa: segnatevele e vedrete se mi
sbaglio. Rimangono due anni da riempire, vi dico subito che della Gabbiola non
c’è neppure l’ombra e questo sta a dire
che Canio ci ha fregato già due volte. Ne ha di coraggio questo ex sindaco
ragazzo, ora che è cresciuto con il voto, regalato e immeritato, arrivato ai
2/3 del percorso, quanto agli impegni e alle promesse tutto è rimandato perché Lui si è già scordato.
sabato 3 marzo 2012
CANIO: IL BOSCAIOLO
Sono 11 le piante, di alto fusto, che tra l’autunno e la fine dell’inverno son cadute o stanno per cadere sotto la scure di Canio, il boscaiolo. Così risulta a legger le ordinanze, tutte urgenti e indifferibili, come delle grida, che il gran Capo ha già emesso di suo pugno, coprendosi le spalle con perizie di un solito perito. Non ci piove, sono tutte queste piante assai “pericolose” ed in, imminente, pericolo di crollo tanto da giustificare questi editti tanto imperiosi e senza scampo che vedono, un’esemplare dietro l’altro, allora si, cader sotto la scure. Primo della lista era stato un gran bel platano che, ormai, da un pezzo passati i cento anni stava in gran salute, ma aveva avuto la sventura di metter le radici nel parco del “Regina” e disturbava la costruzione dell’albergo sotterraneo, improvvisamente cade in malattia, Canio lo vede e non ha pietà cristiana; stessa sorte al tiglio sulla piazza del lido di Carciano, erano una coppia di gemelli quasi uguali, ma uno di loro ha una piccola ferita, non è prevista alcuna cura, arriva l’ordine e il taglio si consuma; poi Canio passa in via Bono Lamperti e lì fa quasi strage, ultimo di serie in via Novara ed un bel faggio, stessa sorte. Leggiamo che, in queste stesse ore, sull’altra costa avanti a noi, tanti si son mobilitati per la salvezza di una canfora ultracentenaria già colpita da ordinanza e, probabilmente, sarà pure risparmiata. Due modelli insomma un po’diversi che anche ci insegnano che non sempre i periti hanno ragione e men che meno le ordinanze emesse in serie e in tutta fretta, ma Canio è così fatto, è come un fulmine, quando decide subito colpisce.
venerdì 2 marzo 2012
DATEGLI UN PARCHEGGIO
L’avevamo intitolato : “ dietro i numeri”,
e che qualcosa non funzionasse troppo bene lo avevamo sospettato, poi manco 48 ore erano
passate e abbiamo letto che agli stranieri sanzionati, quasi sempre per un
divieto della sosta, far pagare non si
riesce quasi niente e che necessita far ricorso a servizi specialisti in
ricerche, traduzioni e notifiche per l’estero. Sin qui dunque la notizia, l’altra che non è proprio una
notizia è che, nonostante tante promesse, nonostante due elezioni, nonostante c’è
anche superbisogno, nonostante tutto questo, di parcheggi per la sosta di
turisti manco l’ombra se ne è visto e manco l’ombra se ne vede e si vedrà. Si
preferisce sanzionare, mettere l’avviso
che l’autovettura era meglio la lasciassero anche a casa e che venissero a piedi o in bicicletta, perché
la cittadella non dispone di spazio a sufficienza. Non ci fosse soluzione, saremmo
i primi a dare a Canio, al Professore, al Vice delegato e agli altri tutti delegati una
bella assoluzione, ma erano loro le promesse, nulla si chiede se non di mantenerle; vi sembra cosa tanto strana
? Strano è, invece, non mantener quelle promesse, cambiare gli obiettivi, prenderci
in giro come fossimo tutti burattini e poi far finta, sempre, di un bel niente. Anche a
loro va mandata dunque una notifica, con tanto di avviso e di preavviso: mantenete
le promesse o pagherete la sanzione e gli interessi.
giovedì 1 marzo 2012
RICHIESTA PER
Come già lo preannunciammo, ora è sul
tavolo di Canio la nuova richiesta di un Consiglio che, se tutto andrà secondo
le regole, sarà da tenersi nella seconda decade del mese. L’ordine del giorno,
per ora, è quello che sotto presentiamo, ma è probabile che il gruppo della
Lega poi ci aggiunga anche dell’altro.
1) Interpellanza art. 44 del regolamento sul funzionamento del Consiglio. Procedura
relative a varianti urbanistiche strutturali in itinere. Documento
programmatico: modalità di esame delle osservazioni.
2)
Interpellanza
art. 44 del regolamento sul funzionamento del Consiglio. Gestione dei
servizi pubblici e appalti di servizi. Duplicato di spese.
3)
Ordine del
giorno art. 45 ultimo comma del
regolamento sul funzionamento del
Consiglio. Concessioni di derivazione delle acque del bacino del Verbano per
scopi irrigui. Partecipazione dei Comuni.
4)
Mozione art.
45 del regolamento sul funzionamento del Consiglio. Attuazione
del federalismo fiscale. Partecipazione dei Comuni all’attività di accertamento
dei tributi erariali.
5)
Interpellanza
art. 44 del regolamento sul funzionamento del Consiglio. Società
partecipata Stresa Servizi srl – Andamento attività.
6)
Interpellanza
art. 44 del regolamento sul funzionamento del Consiglio. Politica a favore della famiglia –prima infanzia-micronido-Disattesi
impegni del Sindaco.
7)
Interpellanza
art. 44 del regolamento sul funzionamento del Consiglio.
Organizzazione di concerto musicale di Max Gazzè.
8)
Mozione
urgente art. 45 del regolamento sul funzionamento del Consiglio. Legittimazione
popolare Governo Monti.
Come
vedete niente di difficile per Canio che, quando va male, chiude in fretta gli
argomenti e manda a casa. Comunque qualche cosa dovrà pur dire, volente o anche
nolente, su cosa vuol fare di questa Stresa dei Servizi che a leggere i suoi
conti non è che il Comune ci guadagna; poi gli diamo un imput, se mai vorrà
raccoglierlo, per un’azione, insieme ai suoi colleghi del lago per ottener qualche
soldo per gestire il demanio che la regione ha scaricato e sulla questione, quella fiscale, vedremo un po’ cosa dirà che vorrà poi fare quando in ballo c’è il serbatoio dei suoi voti e non
soltanto i turisti che passano la notte.
Tema
di partito, quello con cui la Lega
si presenta e qui, per noi, vale la libera opinione.
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