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martedì 27 marzo 2012

CANIO E LA SUA ORCHESTRA



Allora, domani ore 18, giusto dopo due mesi e qualche giorno di riposo, Canio  ritorna sullo scanno per guidare la sua orchestra con il piglio fermo  del maestro che non perde una battuta. L’aria di primavera lo rincuora e ,forse, in questi giorni lo risveglia. Non è che arriva in Consiglio con più di un  argomento, ci arriva con uno solo dentro la cartella, gli altri sono tutti dei nemici e poi c’è il mistero perché quello del nuovo gruppo della Lega non l’ha messo in discussione. Comunque se il suo argomento è solo uno, è un argomento che, pensiamo, gli stia a cuore perché riguarda le sempre sue “varianti” tanto amate, o meglio, le osservazioni presentate che, secondo la proposta, vorrebbe allontanare dall’esame del Consiglio per far tutto dietro le quinte, in quella Conferenza dove non ha ammesso gli uditori. Per quanto poi riguarda gli altri 7 punti del vecchio gruppo in minoranza, anticipazioni non abbiam circa i comandi per il voto che darà a tutti i suoi orchestrali  e quanto a quello del gruppo della  Lega, della  scomparsa ne svelerà forse il mistero.
Comunque all’ora della cena, domani, tutto sarà belle che finito e la cronaca andrà quasi poi in tempo reale sulla rete, ore due-due, lo promettiamo. Ancora due parole circa il risveglio di stagione; ieri è passata dunque la nuova convenzione per fare l’Alberghiera e Canio mostrerà la sua soddisfazione, non faccio previsione su quella che sarà la nostra posizione, ma : uno finisce nel cestino quella che Canio aveva, una volta, già firmato; due, occorre ricordarlo, quando ponemmo in aula la questione, Canio difese la prima decisione; tre, intanto sono passati un po’ anche di anni e ancora un po’ ne passeranno. Il 29, il giorno dopo, Canio non ha il tempo neppure di andare a riposare, deve correre a dirigere la prima Conferenza, quella della variante detta PAI; sono un po’ le prove generali di quell’altra, quella alberghiera, quando e se mai forse verrà. Se le prove andranno bene, lui tira un sospiro di sollievo, se no son proprio guai. Ultima e poi lascio, ma l’onda della nuova primavera deve proprio essere per Canio un farmaco potente; vuol far ripartire la biblioteca e,  dopo un tempo quasi infinito, riunisce intorno al tavolo la nuova commissione e lì mostra le sue idee; una delle idee è quella che portammo anche in Consiglio e Lui fece stroncare dall’orchestra: era una prova, la prossima andrà meglio.

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