Allora,
domani ore 18, giusto dopo due mesi e qualche giorno di riposo, Canio ritorna sullo scanno per guidare la sua
orchestra con il piglio fermo del
maestro che non perde una battuta. L’aria di primavera lo rincuora e ,forse, in
questi giorni lo risveglia. Non è che arriva in Consiglio con più di un argomento, ci arriva con uno solo dentro la
cartella, gli altri sono tutti dei nemici e poi c’è il mistero perché quello
del nuovo gruppo della Lega non l’ha messo in discussione. Comunque se il suo
argomento è solo uno, è un argomento che, pensiamo, gli stia a cuore perché
riguarda le sempre sue “varianti” tanto amate, o meglio, le osservazioni
presentate che, secondo la proposta, vorrebbe allontanare dall’esame del
Consiglio per far tutto dietro le quinte, in quella Conferenza dove non ha
ammesso gli uditori. Per quanto poi riguarda gli altri 7 punti del vecchio
gruppo in minoranza, anticipazioni non abbiam circa i comandi per il voto che
darà a tutti i suoi orchestrali e quanto
a quello del gruppo della Lega,
della scomparsa ne svelerà forse il mistero.
Comunque
all’ora della cena, domani, tutto sarà belle che finito e la cronaca andrà
quasi poi in tempo reale sulla rete, ore due-due, lo promettiamo. Ancora due
parole circa il risveglio di stagione; ieri è passata dunque la nuova
convenzione per fare l’Alberghiera e Canio mostrerà la sua soddisfazione, non
faccio previsione su quella che sarà la nostra posizione, ma : uno finisce nel
cestino quella che Canio aveva, una volta, già firmato; due, occorre
ricordarlo, quando ponemmo in aula la questione, Canio difese la prima decisione; tre, intanto
sono passati un po’ anche di anni e ancora un po’ ne passeranno. Il 29, il
giorno dopo, Canio non ha il tempo neppure di andare a riposare, deve correre a
dirigere la prima Conferenza, quella della variante detta PAI; sono un po’ le
prove generali di quell’altra, quella alberghiera, quando e se mai forse verrà.
Se le prove andranno bene, lui tira un sospiro di sollievo, se no son proprio
guai. Ultima e poi lascio, ma l’onda della nuova primavera deve proprio essere per Canio un
farmaco potente; vuol far ripartire la biblioteca e, dopo un tempo quasi infinito, riunisce intorno
al tavolo la nuova commissione e lì mostra le sue idee; una delle idee è quella
che portammo anche in Consiglio e Lui fece stroncare dall’orchestra: era una
prova, la prossima andrà meglio.
Nessun commento:
Posta un commento